Quando i ragazzi si mettono nei guai, o quando i temi da trattare sono pesanti, difficili, faticosi, gli adulti fanno quadrato, dedicano tempo, energia, pensiero al massimo delle loro possibilità. Diventano una task force micidiale, che coordina strategie d’intervento complesse, capaci di “attaccare” il problema facendo fronte comune, ma sapendo individuare anche singole azioni chirurgiche, focalizzate verso specifici obiettivi, così da accerchiare il “nemico”. Mettono in campo tutto questo sforzo organizzativo e progettuale perché avvertono l’importanza di essere in un passaggio cruciale, che va presidiato, compreso, approfondito come uno snodo articolato e complesso che, se sciolto, può permettere un salto di livello. Un salto di livello che può liberare dai lacci di un funzionamento che spesso appare come un circolo vizioso, contorto su se stesso e che impedisce un’apertura verso un cambiamento, avvertito come fondamentale per accedere a nuovi equilibri, orientati verso un maggiore benessere.
Luca Cateni riflette sui fattori della dipendenza e della spinta all'autonomia nell'azione educativa.