Gli adolescenti sono in genere desiderosi di fare nuove conoscenze, incontrare possibili partner e avere relazioni affettive. Esplorano la dimensione dell’affettività e del sesso. Anche mandare messaggi di testo espliciti e condividere video e foto intime risponde all'esigenza di esplorare e sperimentare la sessualità, affermano alcuni esperti.
Il sexting può certo essere un modo per i giovani per indagare la sessualità. Sorgono però pesanti problemi quando i messaggi e le immagini a contenuto sessuale vengono condivisi senza autorizzazione oppure estorti. Quanto, in altre parole, si violano la fiducia e la libertà.
In questo caso il sexting si configura come una violenza, un abuso, un atto pericoloso per l’equilibrio e la salute mentale di chi lo subisce.
Gli adolescenti di oggi spesso non fanno distinzione tra la loro vita sul web e quella “disconnessa”. Una condizione difficile da comprendere per chi ha una responsabilità da adulto nei loro confronti.
La maggior parte degli adolescenti non parla in alcun modo del sexting, e i ragazzi che inviano o ricevono messaggi, registrazioni o immagini a contenuto sessuale inequivocabili tendono ad essere più esperti di genitori, insegnanti, educatori che dovrebbero guidarli e sostenerli verso la maturità e la responsabilità.
È importante che i programmi educativi che promuovono comportamenti di sexting più sicuri considerino le esigenze specifiche degli adolescenti con problemi comportamentali, suggerisce un nuovo studio condotto da ricercatori della McGill University. La ricerca è pubblicata sulla rivista Computers in Human Behavior.
Gli adolescenti con problemi comportamentali praticherebbero livelli elevati di sexting rispetto ai loro coetanei senza tali problemi, affermano gli autori della ricerca.
Anche se questo vale sia per gli adolescenti maschi che per le femmine, i ricercatori hanno scoperto che il collegamento risulta più forte per le giovani donne.
Gli studiosi hanno anche scoperto che le ragazze che hanno mostrato problemi comportamentali da piccole e da preadolescenti praticano livelli elevati di sexting da adolescenti. Per i ragazzi, invece, i problemi comportamentali durante l’infanzia non sono un fattore predittivo del futuro praticare sexting durante l’adolescenza, secondo lo studio.
Nell'ambito di un'indagine più ampia sulle traiettorie di sviluppo dei giovani con problemi comportamentali precoci, lo studio aveva cercato di capire in quali tipi di attività di sexting i giovani fossero impegnati (inviare, ricevere, inoltrare o ricevere sext inoltrati) e eventuali differenze di genere nel loro comportamento di sexting.
Esplorare la sessualità adolescenziale nell’era digitale
La tecnologia digitale offre un vasto spazio in cui i giovani possono esplorare la propria sessualità e identità. I ricercatori sottolineano la necessità di includere i comportamenti sessuali online e le sfumature legate alle differenze di genere nell’educazione sessuale.
"Questo panorama digitale in rapida evoluzione comporta anche rischi nuovi e unici, come la sextortion e la violenza sessuale online.
Attraverso la nostra ricerca, miriamo a guidare gli sforzi per promuovere un comportamento online sicuro e responsabile tra i giovani, con un focus specifico sui bisogni dei giovani. con problemi di condotta" ha affermato Caroline Temcheff, professoressa associata alla McGill University e direttrice dell'Healthy Development Lab.
I ricercatori esortano insegnanti, genitori e professionisti della salute mentale ad avere un dialogo aperto e non giudicante con i giovani per aiutarli, guidarli e sostenerli attraverso la complessità delle interazioni umane nell’era digitale. Lo studio fornisce informazioni su quali giovani potrebbero essere maggiormente a rischio.
"Gli adulti devono riconoscere e sostenere i giovani che potrebbero essere particolarmente vulnerabili alla vittimizzazione sessuale, come le ragazze con problemi di condotta.
"Questi sforzi sono parte integrante della promozione dell'alfabetizzazione digitale e dell'aiuto ai giovani a navigare in modo sicuro e responsabile nei paesaggi digitali" concludono i ricercatori.