In diversi Paesi esperti di educazione sostengono l’importanza di rendere gli "studi sulla natura" una materia obbligatoria per tutti gli alunni, con l’obiettivo di creare da subito nei giovani sensibilità ai temi ambientali.
L’obiettivo è di puntare a una trasformazione del nostro rapporto con il mondo naturale prima che sia troppo tardi. Ogni bambino in ogni Paese, sostengono, dovrebbe essere introdotto alla soggezione e meraviglia del mondo naturale, per apprezzare da subito come contribuisce alla nostra vita.
Riscoprire il nostro legame con la natura
Farebbe davvero la differenza, questo insegnamento? Quello che sta accadendo al nostro ecosistema e anche la pandemia in corso, nel contesto di una crisi ecologica generale, sono buone ragioni per credere che potrebbe farla.
Alcuni psicologi parlano di "estinzione dell'esperienza", riferendosi a come ogni generazione successiva ha un minore contatto sensoriale con diversi ambienti naturali.
Man mano che il contatto significativo scompare, il nostro senso di ciò che è normale viene gradualmente ridefinito. Man mano che le esperienze abituali con la natura diventano sempre più ridotte e vuote, il timore è che si perda anche la nostra capacità di comprendere, prenderci cura e difendere il mondo naturale, portando a un rapido ciclo di reciproco declino tra uomo e natura.
L'educazione ambientale basata sull'esperienza potrebbe essere uno strumento importante per invertire questo cambiamento.
Recenti ricerche confermano il buon senso a questo proposito: ripetute, positive (il che non significa agevoli) esperienze in ambienti naturali nella prima infanzia sono alla base di un profondo attaccamento con la natura, che durerà in età adulta e per tutta la vita.
Per contrastare l'estinzione dell'esperienza, dicono i sostenitori di questa idea, ha senso progettare in modo proattivo un sistema educativo che promuoverà l'attaccamento alla natura. Esistono già precedenti positivi, come le scuole forestali, che hanno avuto origine in Scandinavia ma ora sono diventate un movimento globale che sostiene il valore sociale ed educativo di trascorrere parte della giornata scolastica nella natura.
Anche continuare lo studio dell'ecologia nell'età adulta sembra un passo necessario se si vuole affrontare collettivamente la sindrome di perdita dell’esperienza e della sensibilità per l’ambiente.
Lo studio della natura è anche uno studio sociale
Gli studi sulla natura non dovrebbero rifuggire dal fatto che gli ambienti naturali sono minacciati dalle attività umane. In questo senso, la storia naturale è anche storia sociale e gli studi sulla natura sono studi sociali.
Quando si inizia a pensare alla storia umana e al tipo di attività responsabili della biodiversità e della crisi climatica, le cose si complicano. Impero, colonialismo, tratta degli schiavi, industrialismo, capitalismo, comunismo e agricoltura intensiva sono tutti elementi centrali nel modo in cui l’uomo ha trasformato i paesaggi naturali in tutto il pianeta nel corso della sua storia e soprattutto degli ultimi decenni.
Concezioni alternative basate sulla comprensione e il rispetto della natura state spesso ignorate ed emarginate. Queste tradizioni continuano in molte comunità indigene e informano la resistenza di chi si impegna a contrastare le attività distruttive per l'ambiente, in nome della difesa dei diritti della natura.
Gli studi sulla natura potrebbero imparare molto da queste esperienze di rapporto con la natura più continuativo, profondo e rispettoso, proprio come potrebbero fare le persone che lavorano con la natura in molti modi diversi, come agricoltori, guardie forestali, ambientalisti e attivisti.
La lezione chiave da imparare è che la natura è viva ed è qualcosa di cui tutti facciamo parte e da cui dipendiamo, non una risorsa esterna e inerte da saccheggiare senza conseguenze.
Portare a scuola questi temi potrebbe richiedere un approccio radicale all'educazione, trasversale alle diverse materie - scienza, storia, letteratura, geografia, economia, psicologia, persino gli studi religiosi - piuttosto che qualcosa che contenuto in una materia obbligatoria.
Un'educazione agli studi sulla natura basata sull'esperienza, intessuta in un programma di studi progressivo, sarebbe una novità molto importante. Le interazioni significative tra uomo e natura sono una spinta molto più forte per l'azione rispetto a lezioni solo teoriche sul perché tutti dovrebbero prendersi cura della natura.
Potrebbe essere una scelta molto efficace per un futuro sostenibile e per creare una generazione di persone disposte a prendersi cura e difendere attivamente la natura.
Se fosse venisse attuata, potrebbe essere un potente fattore di crescita collettiva di un senso di soggezione e meraviglia a partire dall’infanzia, e potrebbe produrre un attaccamento per tutta la vita alla natura.