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Se un ragazzo si sente irrequieto, apatico o addirittura emotivamente vuoto, soprattutto in questo periodo di pandemia, potrebbe lasciarsi andare e “galleggiare” in una sorta di stato emotivo di limbo, provando mancanza di scopo e malumore, una condizione che può durare anche a lungo.

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Tuttavia, sebbene questo stato di fiacchezza fisica ed emotiva non sia di per sé considerato un disturbo di salute mentale, alla fine potrebbe portare ad ansia o depressione.

Molti giovani potrebbero anche averlo vissuto - o potrebbero viverlo - senza nemmeno sapere davvero di cosa si tratta o perché si sentano in quel modo. In effetti, uno studio internazionale che ha esaminato i dati dei partecipanti in 78 diversi paesi tra aprile e giugno 2020 ha rilevato che il 10% di loro ha sofferto di questa spossatezza emotiva durante la pandemia.

Le sue cause sono diverse per ogni persona, anche se possono derivare da molti fattori, come stress, traumi o persino un cambiamento nella routine quotidiana. Tuttavia non dura per sempre e ci sono molte cose che si potrebbe consigliare a un adolescente per migliorare il suo stato mentale.

“Abbattimento” contro depressione

L’abbattimento e il lasciarsi andare senza prendere iniziative, possono essere un precursore della depressione o esistere insieme alla depressione. Tuttavia, sebbene possono assomigliarsi, per molti aspetti differiscono, principalmente nel modo in cui i sintomi si presentano.

La depressione può essere caratterizzata da precisi sintomi emotivi, mentali, comportamentali e fisiologici, tra cui affaticamento, dormire troppo o troppo poco, perdita di peso, pensieri e sentimenti negativi, pensieri suicidari. L’abbattimento condivide alcuni dei sintomi con la depressione, come l’avere emozioni negative. Ma è anche caratterizzato dal non sentirsi in controllo della propria vita, sentirsi come se non si fosse in grado di crescere o cambiare e dal non impegnarsi con le persone del proprio entourage sociale (anche amici o familiari).

Sebbene questo stato di inerzia non sia considerato un disturbo di salute mentale, può comunque essere difficile da sopportare e per alcuni potrebbe essere anche più difficile della depressione. La ricerca che ha confrontato le esperienze di persone con disturbi di salute mentale con quelle che soffrono di questo stato di illanguidimento, ha scoperto che queste ultime erano più propense a non sapere cosa volevano dalla vita, trovavano la definizione di obiettivi per il prossimo futuro inutile o non agivano di fronte alle avversità.

D'altra parte, le persone con depressione, ansia e persino dipendenza da alcol si sentivano più propense a trovare utile la pianificazione, ad agire per migliorare la propria situazione e sapere quello che avrebbero voluto dalla loro vita.

Queste esperienze contrastanti danno un'idea del perché l’illanguidimento possa essere uno stato così difficile da vivere. Una diagnosi sulla condizione di salute mentale fa sì che le persone possono sapere meglio come affrontare la propria situazione e apportare miglioramenti, o almeno essere in grado di accedere a servizi e cure (come la terapia) che possono aiutarle. Ma poiché l’inerzia emotiva e il lasciarsi vivere non sono considerate un disturbo di salute mentale, le persone potrebbero non sapere perché si sentono in quel modo e potrebbero non essere in grado di ottenere l'aiuto di cui hanno bisogno dal proprio medico di famiglia o da altri servizi di salute mentale.

Questo non vuol dire che la depressione non sia una condizione difficile da vivere. Ma poiché il lasciarsi vivere può benissimo trasformarsi in depressione, è importante agire e fare qualcosa per migliorare la salute mentale prima possibile, soprattutto quando si tratta di un giovane.

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Migliorare

Per capire come ridurre questo stato di intorpidimento, è importante capire la differenza tra chi “galleggia” nella propria vita e chi “fiorisce” (ragazzi e persone che sperimentano alti livelli di salute mentale).

Da molte ricerche è emerso che chi prospera ha sette volte meno probabilità di soffrire di depressione rispetto alle persone con livelli di benessere inferiori (come chi “languisce”). Il prosperare protegge dalla depressione.

Mentre sia chi è abbattuto che chi “fiorisce” apprezza il fatto di avere un significato nella vita, obiettivi e relazioni, i giovani e le persone abbattute sono più egocentriche, desiderose di trovare il senso della propria esistenza e essere per quanto possibile felici. Chi prospera, d'altra parte, è più concentrato sugli altri e contribuisce a un bene più grande di quello strettamente personale.

Queste due “categorie” di giovani si mettono in relazione con gli altri in modo diverso. Entrambi i gruppi apprezzano le relazioni, gli abbattuti tendono a chiudersi nel loro piccolo ambiente, a legarsi più ad animali domestici o alle loro cose che alle altre persone, sentendoli come più importanti per loro, mentre chi prospera sente il collegamento con la società, con la sua comunità o con la cultura come la cosa più importante.

Questo mostra che chi “fiorisce” è molto più concentrato sulla relazione con altre persone, mentre chi “languisce” cerca modi alternativi per sentirsi connesso a qualcosa.

Prendere esempio da chi prospera può aiutare le persone che si trovano in uno stato di abbattimento a migliorare il proprio benessere.

Agire

La ricerca ci mostra che trovare modi per entrare in contatto con la comunità può aiutare i giovani e le persone che vivono in una situazione di inerzia a migliorare il proprio benessere. Questo può essere fatto in qualsiasi forma, come compiere atti di gentilezza per gli altri (un piccolo gesto per un compagno, aiutare una persona anziana, fare volontariato).

Altre tecniche che possono migliorare il benessere delle persone “abbattute” includono praticare la gratitudine e riflettere su ciò che sta andando bene nella loro vita e cercare di usare un linguaggio meno negativo nella loro vita quotidiana.

La ricerca attiva di esperienze positive, come quelle che permettono di sentire una connessione con i propri cari, amici o anche estranei, può aiutare i ragazzi in questo stato pre-depressivo a migliorare il benessere e ridurre la sensazione di abbattimento.

Anche se trovarsi e sentirsi in una situazione di limbo senza meta è una condizione difficile, è importante ricordare che fare qualcosa è meglio che non fare nulla. Che si tratti di qualcosa di piccolo come semplicemente riconoscere che si sta “galleggiando” nei propri giorni o parlare con un amico di come ci si sente, fare qualcosa è il primo passo per apportare miglioramenti positivi, e genitori ed educatori dovrebbero sostenere i giovani a muovere questo primo passo per uscire dalla loro condizione di inerzia.


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