Sebbene i social media abbiano il potere di unire le persone, costruendo reti sociali e mettendo in contatto persone in tutto il mondo, la ricerca continua a far luce sui loro effetti negativi sulla salute mentale, in particolare per adolescenti e giovani adulti.
Gli psicologi esprimono una crescente preoccupazione per il modo in cui i post dei social media presentano contenuti e immagini spesso modificate che invitano a confronti e fanno sentire “inferiori” chi vi accede.
"I social media e l'uso della tecnologia possono privarci delle cose che creano il vero benessere: passare il tempo con i propri cari e costruire relazioni significative, perseguire una buona salute ed essere presenti per i momenti di vita ordinari ma belli che accadono ogni giorno" ha affermato Alexis Karris Bachik, professore di scienze psicologiche alla Metropolitan State University di Denver e psicologo clinico.
Ma in che modo i social media influiscono negativamente sulla salute mentale?
Il cervello umano mette in atto in modo istintivo e naturale processi di confronto i social media possono esacerbare i confronti sociali che una persona, soprattutto se ancora molto giovane, effettua, facendola sentire "meno di" qualcun altro che incontra online.
Poiché le persone tendono a pubblicare immagini ed eventi che sono scelti accuratamente e curati per mostrarle nella luce migliore o nei momenti migliori, scorrere i social media può far pensare a un ragazzo che tutti gli altri sono più affascinanti, fanno cose più interessanti, sono più soddisfatti delle loro relazioni, e così via.
Il costante bombardamento di immagini irrealistiche è particolarmente dannoso per i giovani, le cui identità e immagini di sé sono ancora in costruzione. La psicologia sottolinea che le preoccupazioni per l'immagine corporea sono particolarmente forti negli adolescenti che usano molti social media. Anche la depressione e l'ansia negli adolescenti sembrano essere collegate a un uso eccessivo dei social media.
Il professor Bachik sottolinea, a partire da queste considerazioni, che i social media possono avere effetti negativi sulla salute mentale. Esiste una crescente ricerca che associa l'uso dei social media a disturbi del sonno, disregolazione emotiva, diminuzione del rendimento scolastico e depressione. Questi sono solo alcune delle conseguenze negative.
Quasi tutti gli studenti possiedono uno smartphone e il tempo trascorso davanti allo schermo di solito è in media di oltre sette ore al giorno, da questo dato è facile vedere come possano sorgere problemi.
In generale, afferma lo studioso, quando guardiamo alla ricerca sui social media e sulla salute mentale, i dati sono contrastanti. I social media possono essere sia buoni che cattivi per la nostra salute mentale. Dipende molto da come li si usa.
Se una persona sta solo scorrendo i social media, senza aggiungere contenuti o pubblicare qualcosa, tende a provare maggiori livelli di invidia e gelosia. Di fatto, non si ha un quadro realistico o completo della vita di qualcuno sui social media. Le persone, con le immagini, usano spesso filtri, potenziando e migliorando il loro aspetto.
Versioni filtrate di se stessi aumentano l’insoddisfazione per il proprio aspetto naturale e minano la propria fiducia. Questo può essere vero a tutte le età. Esistono ricerche che collegano l'uso dei filtri dei social media con l'aumento del ricorso alla chirurgia plastica. Ai chirurghi plastici viene chiesta una versione filtrata di se stessi. Questo accade sia per gli adulti, sia per gli adolescenti.
I ragazzi ancora adolescenti tendono ad essere dipendenti dagli smartphone e desiderosi di esplorare la miriade di app e programmi disponibili, appena possibile aprono un account Instagram, Facebook o TikTok.
Quando poi crescono hanno sperimentato il richiamo, l'attrazione, lo scorrere le pagine per un tempo interminabile, le ore perse. Probabilmente hanno anche osservato l’insensibilità, le microaggressioni, il bullismo e altre modalità di comunicazioni negative che creano consapevolezza degli aspetti dannosi dei social media. Tuttavia, sono generalmente restii ad ammettere che i social media aumentano i problemi di salute mentale.
La ricerca, sottolinea il professor Bachik, mostra che l'impatto sulla salute mentale non è diverso per gli studenti universitari e i giovani adulti da quello che è per i ragazzi e le ragazze più giovani. Anche i giovani adulti sono profondamente colpiti dall'uso dei social media e sperimentano depressione, minore autostima, minore fiducia in se stessi, ansia per il loro aspetto, insoddisfazione per il proprio corpo, solitudine e timore di essere esclusi, come risultato dell'uso dei social media.
Da parte degli adulti, che siano genitori, insegnanti o educatori, occorre fornire supporto e consigli per un uso responsabile e non nocivo dei social media, a partire dal dato di ricerca che indica come un loro utilizzo limitato nella giornata porti a una riduzione dell’ansia e del timore di essere esclusi.
Un uso consapevole di questi mezzi sembra da solo favorire un loro minor utilizzo, limitandone la fruizione momenti marginali nella giornata, conclude lo studioso.