L’urgente questione della salute mentale negli adolescenti viene affrontata oggi da molti punti vista. Uno dei punti focali emersi dalle ricerche sul tema, è quello dell'appartenenza scolastica e del suo valore per il benessere dei ragazzi.
Nonostante il crescente riconoscimento della sua importanza, una comprensione esaustiva di come l'appartenenza scolastica influenzi il benessere mentale a lungo termine degli studenti non è ancora stata raggiunta.
Un nuovo studio, pubblicato da School Mental Health, dedicato all'appartenenza scolastica e ai suoi esiti sulla salute mentale in età adulta mira a colmare questa lacuna conoscitiva esaminando i suoi effetti duraturi sulle condizioni di salute mentale dall'adolescenza all'età adulta.
L'appartenenza scolastica, spiegano i ricercatori, si riferisce a quanto gli studenti si sentono personalmente accettati, rispettati, inclusi e supportati nel loro ambiente scolastico.
Questo concetto comprende i sentimenti positivi dei ragazzi e delle ragazze verso la loro scuola, la qualità delle loro relazioni con gli insegnanti e il grado di valore sociale percepito nelle relazioni tra i pari.
Far luce sugli effetti a lungo termine
Mentre i benefici immediati dell'appartenenza scolastica alla salute mentale sono ben documentati, i suoi effetti a lungo termine non sono stati ancora esplorati approfonditamente, spiegano gli autori della ricerca.
Lo studio, condotto attraverso uno sforzo collaborativo dell'Università di Monash, dell'Università di Deakin, dell'Istituto di Ricerca sui Bambini di Murdoch e dell'Università di Melbourne, ha gettato luce su questo tema.
La ricerca ha coinvolto oltre 1500 giovani adulti, attingendo da uno dei più longeve basi di studio incentrate sulla popolazione e sulla sua evoluzione socio-emotiva in Australia. Ha esaminato specificamente come l'appartenenza scolastica all'età di 15-16 anni abbia influenzato la salute mentale nelle fasi successive della vita, precisamente all'età di 19-20, 23-24 e 27-28 anni.
Le conclusioni di questo studio sono rivelatrici. Livelli più elevati di appartenenza scolastica all'età di 15-16 anni sono stati associati a livelli inferiori di depressione, ansia e stress in età adulta. Questa associazione sottolinea l'importanza dell'appartenenza scolastica adolescenziale come fattore protettivo contro futuri problemi di salute mentale.
Le implicazioni di questi risultati sono profonde, affermano i ricercatori, in quanto evidenziano la necessità di interventi ben sostenuti e programmi che non solo supportino l’inclusione, ma estendano anche la loro influenza oltre l'ambito formativo per favorire un coinvolgimento positivo in vari ambiti della vita durante la transizione all'età adulta.
Il tempismo di queste scoperte è significativo, dato il crescente enfasi sull'appartenenza come tendenza educativa chiave da parte dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE).
L'OCSE indica l'appartenenza come mezzo per contrastare le tendenze crescenti di solitudine, isolamento sociale e problemi di salute mentale che affliggono molte società.
Impatto duraturo sul benessere
Il follow-up a lungo termine degli individui nel Progetto Temperamentale Australiano, che ha sostenuto questo studio, fornisce un contributo unico e significativo sulla base di prove e verifiche, mostra come le esperienze di appartenenza scolastica abbiano effetti duraturi sul benessere dei giovani adulti.
La ricerca evidenzia anche la sua importanza come obiettivo di intervento per avere impatti duraturi sulla salute mentale. Per le scuole e le comunità che in questo periodo stanno affrontando difficoltà e sofferenze dei giovani, iniziative che migliorano il senso di accettazione e rispetto degli studenti all'interno dell'ambiente scolastico sono fondamentali.
Non solo contribuiscono a benefici immediati per la salute mentale, ma pongono anche le basi per un positivo benessere mentale continuo fino all'età adulta. Lo studio rafforza inoltre l'idea che le scuole siano ambienti fondamentali per la prevenzione e la promozione della salute mentale.
Come luoghi in cui i giovani trascorrono una parte significativa del loro tempo, le scuole hanno l'opportunità di creare ambienti che promuovano un senso di appartenenza e, di conseguenza, supportino la salute mentale. Questo approccio è cruciale per i giovani vulnerabili che potrebbero non avere condizioni di sostegno altrove.
Adottare misure preventive
Alla luce di questi risultati, è evidente che per prevenire i problemi di salute mentale in età adulta, gli sforzi devono iniziare presto, negli ambienti scolastici. Questo impegno può agire come misura preventiva contro varie forme di vulnerabilità, incluse le condizioni avverse a casa, il difficile rapporto con i genitori, un ambiente familiare conflittuale, e così via.
Tutto questo sottolinea il fondamentale ruolo delle istituzioni scolastiche non solo come luoghi di apprendimento tradizionale ma come contesti critici per favorire il benessere mentale.
Lo studio fornisce preziose intuizioni per insegnanti, educatori, amministratori politici e psicologi, sottolineando la necessità di approcci integrati che affrontino i molteplici e delicati aspetti dell'appartenenza scolastica. Il suo impatto sul benessere mentale a lungo termine è un'area cruciale di ricerca che merita ulteriore attenzione, affermano gli studiosi.
Man mano che la base di prove cresce diventa sempre più chiaro che le iniziative volte a migliorare l’inclusione possono avere effetti di vasta portata sul benessere e sul senso di sicurezza dei giovani.
L’impegno, a tutti livelli, concludono gli autori, è ora quello di tradurre questi risultati in strategie e interventi pratici e politiche amministrative che possano essere attuate in tutti i contesti educativi e scolastici per favorire la costruzione di ambienti in cui tutti gli studenti si sentano valorizzati, supportati e inclusi.
