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La musica è uno degli elementi fondamentali della vita di un adolescente, presente e imprescindibile quando si è giovani, forse, più che in altre fasi dell’esistenza. Musica significa appartenenza, espressione, piacere, identificazione, non solo a livello individuale ma anche in rapporto agli altri.

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La relazione con gli amici, così importante per lo sviluppo della personalità di un ragazzo, è favorita dal grado di empatia che un giovane riesce a esprimere.

L'empatia permette di percepire i pensieri e i sentimenti degli altri. Musica e empatia sono connesse, in quanto, come sostengono psicologi e musicologi, la musica può aumentare la capacità di essere individui più sensibili nei confronti degli altri.

La musica, soprattutto nel corso della giovinezza, è un collante sociale che rafforza i sentimenti di unità e appartenenza.

L’empatia, a sua volta, permette a un ragazzo di condividere le stesse emozioni osservate in un'altra persona. La musica può trasmettere empatia in modo non verbale.

E, viceversa, chi dimostra empatia può interpretare meglio le emozioni trasmesse attraverso la musica. Le persone empatiche tendono ad essere più sensibili nel capire cosa i musicisti intendono comunicare attraverso la loro arte.

I livelli di empatia influenzano le preferenze musicali delle persone, secondo studi fatti. La ricerca ha dimostrato che l'empatia è positivamente legata alle preferenze per la musica malinconica e tenera (R&B/soul, generi soft rock) e negativamente correlata con le preferenze per la musica molto intensa (punk, heavy metal, e hard rock).

I ricercatori hanno dimostrato che le persone altamente empatiche sperimentano una tristezza più intensa dopo aver ascoltato musica strumentale triste, e trovano anche più piacevole ascoltare musica rispetto a chi ha bassi livelli di empatia.

Questi risultati suggeriscono la possibilità che l'empatia possa essere coltivata attraverso la musica. Un’indicazione preziosa per gli adulti che hanno una responsabilità educativa nei confronti degli adolescenti.

La musica con profondità emotiva può aumentare le capacità di immedesimazione, mentre la musica con caratteristiche più forti e tese può ridurla.

Ascoltare musica potrebbe aiutare ad essere più vicini verso gli altri: ascoltare canzoni d'amore intensifica i sentimenti romantici, così come le canzoni a sfondo sociale possono accrescere i sentimenti solidaristici.

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Per alcuni giovani la musica può rappresentare addirittura una persona virtuale con cui empatizzare. Ad esempio, ascoltando musica malinconica quando si sentono tristi, percepiscono la musica come se empatizzasse con i loro sentimenti, facendoli sentire meno soli.

Le ricerche hanno anche dimostrato che una formazione musicale a lungo termine (coordinazione ritmica) ha un'influenza positiva sull'empatia e la competenza sociale dei ragazzi.

Ad esempio, i più piccoli con formazione musicale tendono ad essere più sensibili alle emozioni espresse nella musica, e gli adulti con formazione musicale professionale hanno una maggiore sensibilità alle emozioni altrui rispetto ai non musicisti.

L'ormone sociale ossitocina gioca un ruolo nel facilitare l'empatia, spiega la neuroscienza. La musica stimola gli ormoni ossitocina e serotonina, responsabili del legame, della fiducia e dell'intimità. Condividere comportamenti ritmici come cantare, ballare, cantare in coro, rispondere a un sorriso o parlare insieme può aumentare il legame sociale.

In sintesi, l'empatia è la capacità di condividere ciò che qualcun altro sta provando, portando a un comportamento compassionevole. Non è innata, la ricerca suggerisce che le persone possono coltivarla. La musica ha un potere speciale nel motivare l’empatia di un giovane e lo aiuta a connettersi con gli altri.

Ascoltare musica che contiene richiami riflessivi, pensierosi e gentili può aumentare la capacità di immedesimazione e migliorare il funzionamento riflessivo.

Un possibile beneficio evolutivo della musica è migliorare la coesione del gruppo. Cantare insieme, partecipare a un concerto, condividere ritmi e melodie unisce le persone e può essere uno strumento educativo per promuovere empatia e connessione nei ragazzi più solitari, meno socievoli, veicolando contestualmente valori pro-sociali per la loro maturazione.


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