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Soluzioni troppo semplici e a portata di mano, un mondo di finte sorprese veicolato dalla tecnologia e dai social, la fatica per molti giovani sempre più “insostenibile” della ricerca, della conoscenza, dell’esplorazione di tutto quando non è subito immediatamente fruibile e acquisibile, sembrano oggi andare di pari passo, nell’universo medio dei ragazzi, con il depotenziamento di quel fattore vitale che è rappresentato dalla curiosità.

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Questo fattore è di fatto la forza trainante del progresso umano, dell'innovazione e della possibile comprensione di fenomeni naturali e psicologici ancora sconosciuti.

Detto in modo semplice, la curiosità è il desiderio di imparare, esplorare e dare un senso al mondo che ci circonda. Esercitando il potere della curiosità, gli esseri umani trovano opportunità per arricchire le loro vite, rendendo più profonde e significative le relazioni e arrivando anche a risolvere problemi complessi.

La curiosità è spesso associata ai bambini e alle loro infinite domande, al loro desiderio di sapere e di esplorare. È tuttavia una caratteristica, spiega la psicologia, che anche i ragazzi e poi gli adulti possono coltivare e alimentare.

Quando viene abbracciata consapevolmente, la curiosità diventa un'abitudine trasformativa che espande gli orizzonti e alimenta la crescita personale e sociale.

La curiosità è un atteggiamento, una mentalità: un'apertura all'ignoto e una volontà di porre domande, di approfondire. Cresce quando si riconosce di non avere tutte le risposte e si è ansiosi di saperne di più.

Questa apertura consente di affrontare problemi, di avvicinarsi alle idee e agli altri con un senso di meraviglia piuttosto che di giudizio. È facile cadere in routine e supposizioni che limitano la prospettiva, ma la curiosità spinge a guardare più a fondo e a mettere in discussione lo stato delle cose.

Tutto questo ha un valore particolare per i più giovani, la cui personalità è ancora in formazione.  Chiedendosi perché o immaginando le alternative del se, si apre la strada a possibilità e soluzioni che altrimenti potrebbero rimanere nascoste.

Uno dei benefici più profondi della curiosità è la capacità di migliorare l'apprendimento. Fattore dunque prezioso in adolescenza.

Quando i ragazzi sono curiosi, il loro cervello diventa più ricettivo alle nuove informazioni. Gli studi hanno dimostrato che la curiosità attiva il sistema di ricompensa del cervello, rilasciando dopamina, la quale crea un senso di piacere e motiva un'ulteriore esplorazione.

Questa ricompensa neurologica rafforza l'atto dell'apprendimento, rendendolo un ciclo autosostenibile. Ad esempio, uno studente che è sinceramente curioso di un argomento è più propenso a impegnarsi più profondamente, a conservare più informazioni e a trovare modi creativi per applicare le sue conoscenze in quel campo.

La curiosità rafforza le relazioni interpersonali

Quando ci si attivamente alle esperienze, ai pensieri e ai sentimenti degli altri, si promuovono con loro relazioni più profonde.

Fare domande meditate e ascoltare attentamente dimostra che si dà valore al punto di vista degli altri, il che può creare fiducia e un rapporto più solido. È una cosa particolarmente importante considerando quanto incomprensioni e divisioni spesso nascano da una mancanza di empatia. Restando curiosi dei punti di vista degli altri, anche quando sono diversi dai propri, si creano opportunità di dialogo e comprensione reciproca. Tra due giovani, la curiosità nelle conversazioni può trasformare i disaccordi in esperienze di apprendimento, in cui entrambe le parti crescono dallo scambio.

Se si pensa a una relazione affettiva, ad esempio, un giovane che sia curioso dell’infanzia del partner, di quello che piace, di quello che potrebbe fare per essergli di aiuto, rafforzerebbe di sicuro il legame e lo farebbe sentire meglio.

La curiosità può essere un forte antidoto per la paura e l'incertezza

La vita di oggi è piena di difficoltà e incognite. La reazione a questo può spesso essere evitamento o ansia.

Molti giovani che cadono nell’evitamento o nell’ansia potrebbero sentire come affrontare l'incertezza con curiosità cambi la prospettiva. Invece di temere l'ignoto, inizierebbero a vederlo come un'opportunità per imparare e crescere.

Quando ci si trova di fronte a un cambiamento nella propria vita o nelle proprie routine, adottare una mentalità curiosa può aiutare a esplorare nuove strade invece di soffermarsi e intimorirsi per possibili battute d'arresto.

È questo un cambiamento di prospettiva che può ridurre lo stress e aumentare la resilienza, poiché la curiosità fornisce a un giovane la flessibilità per adattarsi ai colpi di scena della vita.

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Creatività e innovazione sono alimentate dalla curiosità

Molte innovazioni nella scienza, nell'arte e nella tecnologia sono nate perché qualcuno ha posto una domanda o ha perseguito un'idea che altri avevano trascurato. La curiosità incoraggia a guardare i problemi da angolazioni diverse, a esplorare soluzioni non convenzionali e a spingersi oltre i confini del pensiero convenzionale.

Ha pertanto un grande valore educativo e formativo, che andrebbe promosso con forza nella fase di sviluppo dell’adolescenza e della giovane età adulta.

Un modo di farlo è quello di spingerlo a sfidare se stesso e ad ascoltare persone diverse dalle solite con cui è in relazione, prestando attenzione a qualcuno la cui esperienza di vita è molto diversa dalla sua.

Avvicinarsi a una nuova prospettiva aiuta a considerare le differenze più attentamente, a sviluppare empatia e ad espandere ciò che è possibile nella vita. Esercitare la curiosità richiede pratica, allo stesso modo in cui si rafforza un muscolo.

La psicologia sottolinea che la curiosità implica anche la disponibilità ad accettare il fallimento e l'incertezza.

Non tutte le domande portano a una risposta e non tutte le esplorazioni portano al successo. Tuttavia, essere curiosi è prezioso di per sé perché crea resilienza e perseveranza.

Riformulando i fallimenti come opportunità di apprendimento, i giovani possono continuare a crescere e adattarsi.

Viaggiare, incontrare persone con esperienze diverse e provare nuove attività può ulteriormente stimolare la curiosità di un ragazzo, facendolo stare in ambienti non familiari. Ogni nuova esperienza si aggiungerà alla sua riserva di conoscenze e alimenterà il desiderio di continuare a imparare.

Un modo per alimentare la curiosità è porre più domande. Che si tratti di conversazioni, contesti si studio o esplorazioni personali, adottare un approccio basato sulle domande aiuta a scoprire nuove idee.

Un'altra strategia, spiegano gli psicologi, è quella di abbracciare una mentalità da principiante, affrontando le situazioni come se le si incontrasse per la prima volta. Questa mentalità aiuta a rompere le nozioni preconcette e apre la porta a nuovi punti di vista.

Nel mondo frenetico e ricco di informazioni di oggi, coltivare la curiosità è dunque più importante che mai, soprattutto per i più giovani.

Con risorse infinite a portata di mano, i giovani hanno oggi opportunità senza precedenti di esplorare nuovi argomenti e di entrare in contatto con gli altri. Tuttavia, l'abbondanza di informazioni può anche portare a un coinvolgimento superficiale, in cui si scorrono videate o ci si affida a risposte rapide anziché scavare più a fondo.

La vera curiosità richiede di rallentare e impegnarsi in una comprensione più certa, anche quando ciò richiede tempo e sforzo. Facendo così, un giovane può coltivare saggezza anziché semplicemente accumulare conoscenze.

Esercitare il potere della curiosità è una pratica trasformativa che arricchisce ogni aspetto della vita. Stimola l'apprendimento, rafforza le relazioni, promuove la creatività e aiuta a affrontare l'incertezza con resilienza e apertura.

Abbracciando una mentalità curiosa, un giovane sblocca il suo potenziale per crescere e dare contributi significativi al mondo. La curiosità gli ricorderà che la vita è un viaggio infinito di scoperta e che le domande che ci si pone spesso contano tanto quanto le risposte che si trovano.


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