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Esistono personalità caratterizzate da una sensibilità estrema, la quale comporta una reattività superiore alla media a stimoli interni e esterni, porta a percepire in modo più forte anche piccole caratteristiche dell’ambiente circostante. Di fronte a sollecitazioni più intense o prolungate, come rumori o luci forti, oppure a dinamiche interiori intense, possono sentirsi sopraffatte.

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La psicologia le definisce come “Persone Altamente Sensibili” (PAS). Questa caratteristica ha degli aspetti positivi, come un più alto grado di empatia e di sensibilità relazionale, ma comporta anche una maggiore vulnerabilità.

È importante che venga dunque individuata precocemente n un giovane, in modo da poterne contenere le conseguenze negative.

Per avere un’idea di cosa si tratta, si può pensare a un adolescente ai primi anni delle superiore, al termine di un compito in classe. Sta cercando di concludere o di trascrivere un tema di italiano, la campanella sta per suonare. Nell’aula c’è già un po’ di rumore, i compagni stanno chiacchierando, probabilmente hanno già concluso il loro lavoro.

Le luci al neon risultano opprimenti, con il loro bianco brillante. Vicino un compagno tamburella fastidiosamente la penna sul banco e il rumore risuona nelle orecchie del nostro adolescente. Sente l’odore sgradevole di uno zaino di fianco a lui. I pantaloni gli danno fastidio e così il maglione. Si sente la bocca secca. Il ragazzo sta finendo di scrivere ma il suo cervello viene confuso da tutti questi stimoli, che lo tirano da una parte e dell’altra. È come se fosse concentrato su tutto contemporaneamente e allo stesso tempo su niente.

Quando dà un’occhiata all’orologio, l’ansia lo vince. Questo accade perché per lui è tutto troppo intenso, viene sopraffatto, non ce la fa a concentrarsi. Vorrebbe lasciare tutto e correre fuori. Andare a casa e chiudere tutto il resto fuori. Si chiede perché la vita sia così pesante.

Se si percepisce qualcosa del genere in un figlio o in un giovane con cui si ha a che fare, potrebbe voler dire che si tratta di una persona altamente sensibile.

Questi ragazzi hanno sistemi nervosi che elaborano emozioni e stimoli in modo più acuto rispetto agli altri. Sentono, pensano e percepiscono più degli altri.

Cosa significa persona altamente sensibile (PAS)?

Il concetto di alta sensibilità è stato introdotto e approfondito dalla psicologa Elaine N. Aron nei primi anni '90, dando il via a una serie di ricerche che hanno studiato l'alta sensibilità negli ultimi tre decenni.

La studiosa quando ha elaborato il concetto, prevedeva che il 15-20% delle persone possedesse questa caratteristica. Studi più recenti hanno indicato che l’incidenza arriva al 30% della popolazione.

Riconoscere i giovani che rientrano in questo gruppo è fondamentale per supportare il loro sviluppo.

I ricercatori definiscono tre sottotipi distinti di persone altamente sensibili:

Il super “sensore”, che ha un sistema nervoso che percepisce i minimi dettagli dell'ambiente circostante, molto percettivo e consapevole di sfumature che ad altri sfuggono.

Il super-sensibile, che piange facilmente, si sente emotivamente esausto dopo le interazioni sociali o viene eccessivamente influenzati dalle relazioni con altri.

L'”esteta”, che vive momenti di grande ispirazione e spiritualità quando si trova a contatto con la bellezza, la musica, l'arte e la natura. La creatività ha un impatto profondo su di lui.

Come può un genitore o un insegnante riconoscere un giovane altamente sensibile?

Anzitutto, perché risente in modo eccessivo di stimoli esterni. Si può pensare all’aula descritta sopra: le luci forti, il chiacchiericcio rumoroso, il ticchettare dell'orologio, la percezione del battito del cuore che accelera mentre la pressione aumenta e l’ansia cresce.

Un adolescente altamente sensibile vive in modo più intenso il mondo esterno. Ogni singolo suono, rumore e odore è più forte per lui.

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L'iperstimolazione si può verificare ovunque, in ambienti rumorosi, in spazi scolastici caotici, partecipando a eventi sociali affollati che possono fare sentire agitati, nervosi ed esausti.

Se un ragazzo ha una elevata sensibilità sensoriale, si può strutturare il suo ambiente per supportare meglio le sue esigenze, frenando l’oppressione del sovraccarico sensoriale. Potrebbe utilizzare cuffie antirumore negli spazi affollati, si potrebbe far mettere luci calde al posto di luci forti per illuminare l’ambiente e concedergli la possibilità di allontanarsi per qualche tempo quando lo stimolo è eccessivo, in modo tale che possa calmarsi.

Si riconosce, poi, un giovane altamente sensibile in riferimento a una profonda sensibilità emotiva.

Molti giovani con questa caratteristica provano le emozioni più intensamente degli altri. Forse è stato detto loro che sono "troppo sensibili" perché piangono facilmente, sia che stiano ad esempio guardando una commedia romantica, o per un piccolo gesto di attenzione da parte di uno sconosciuto o persino vedendo un post con un animale affettuoso.

Tuttavia, spiegano gli studiosi, mentre le emozioni sono forti e totalizzanti per alcuni giovani ad alta sensibilità, per altri i sentimenti sono inaccessibili. Questi giovani hanno sviluppato una distanza dalle loro emozioni come meccanismo di difesa. I coetanei e la famiglia possono averli condizionate a credere che i loro sentimenti li rendano deboli o insopportabili.

Molti giovani sensibili sono abili nell'impiegare strategie per impedire a se stessi di provare emozioni o di pensare. Mentre l'evitamento può funzionare, a volte, nel breve termine, può però alla lunga portarli a sentirsi distaccati e disconnessi dalla vita.

Per convivere liberamente con la propria profondità emotiva, dicono i terapeuti, occorre essere disposti a riconoscere i propri sentimenti spiacevoli e a viverli, piuttosto che fuggire da loro.

Mentre alcuni giovani possono passare da un'interazione all'altra senza perdere un colpo, quelli altamente sensibili tendono ad aver bisogno di spazio tra un contatto e l’altro per riprendersi. Potrebbero aver bisogno di dormire di più o desiderare del tempo per stare soli o sentirti fisicamente svuotati dopo conversazioni impegnative con amici.

Se un giovane si sente in colpa o si vergogni per aver bisogno di questo tempo di distacco, bisogna aiutarlo a comprendere che è essenziale, che non è un capriccio. I giovani altamente sensibili hanno bisogno di una “tregua”.

Questi giovani sono una risorsa per un gruppo o per una classe di studenti, perché affrontano il mondo con maggiore intuito, compassione e coscienziosità . La ricerca conferma che possiedono punti di forza unici come maggiore empatia e premura, creatività potenziata e maggiori abilità sociali.

Dunque, avere un figlio o uno studente altamente sensibile non è una cosa negativa ma, al contrario, potrebbe essere una ricchezza, per le sue capacità emotive uniche.


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