Tutte le famiglie disfunzionali sono simili.
Tutte hanno i genitori con disturbi mentali, uno dei quali funziona come “genitore mentalmente disturbato in capo”, e l'altro, se ce n’è un altro, che funge da “supporter del genitore mentalmente disturbato in capo”. A volte ci si trova di fronte a una “folie à deux”, in cui due genitori hanno un disturbo psicotico condiviso.
Questi genitori, continua Gerald Frederick Schoenewolf, psicanalista che si è occupato a lungo di questi temi, diventano come dei direttori di casting e creano i ruoli che ogni bambino giocherà all’interno della famiglia.Un bambino, di solito il più grande, interpreta il ruolo di “sapiente”. Altri giocano ruoli diversi che hanno un comune denominatore: tutti hanno una posizione riconosciuta e accettata all’interno della famiglia. L’ultimo ruolo è quello del capro espiatorio designato, il quale deve sobbarcarsi la maggior parte della rabbia prodotta all’interno della famiglia e viene visto, in realtà, come non appartenente alla famiglia ed è quindi un emarginato.
Ai fratelli “accettati” viene dato il permesso, da parte dei genitori mentalmente disturbati, di trattare il capro espiatorio in qualunque modo vogliano. I capri espiatori vengono demonizzati dai genitori e quindi caratterizzati come bambini che meritano qualsiasi trattamento ricevano. I fratelli sono felici di avere qualcuno cui sentirsi superiori e su cui spostare la rabbia con cui i loro genitori li hanno inconsciamente “contaminati”. Nessuno esce intatto da una famiglia disfunzionale, ma siccome la responsabilità ultima è sempre del capro espiatorio, alla fine è lui il più danneggiato.
è difficile sopravvivere ad una famiglia disfunzionale,
perché questi genitori fanno il lavaggio del cervello ai loro figli,
tanto da sembrare ai loro occhi dei buoni genitori
È difficile sopravvivere ad una famiglia disfunzionale, perché questi genitori fanno il lavaggio del cervello ai loro figli, tanto da sembrare ai loro occhi dei buoni genitori, e di solito addestrano i figli maggiori a lodarli e a prendere le loro difese, se uno degli altri bambini esprime critiche o rabbia. Il ruolo di ogni membro della famiglia viene ripetutamente sottolineato, tanto che quando un bambino raggiunge l'età adulta le sue abitudini, gli atteggiamenti e i sentimenti sono stati così ben praticati ed esperiti, che sembrano normali. Sembra quindi del tutto normale a un bambino più grande deridere, prendere a calci, insultare e, in generale, trattare il capro espiatorio come un inferiore.
Più e più volte, a un bambino viene detto chi è e ciò in cui credere. Dopo un po', crede di essere in realtà la persona che gli è “stato assegnato” di essere, e non si preoccupa più di trovare il vero se stesso. Ciò è particolarmente vero per i membri della famiglia che hanno i ruoli più importanti, come quello di chi interpreta il “sapiente”. R.D. Laing, lo psichiatra britannico, ha paragonato questo fenomeno all'ipnosi e ha osservato: “Quanto di ciò che di solito sentiamo è quello che sentiamo in quanto siamo stati ipnotizzati? Quanto di ciò che siamo è quello per cui siamo stati ipnotizzati?”*
Il capro espiatorio è quello che ha più probabilità di risvegliarsi dall'incantesimo, perché il suo ruolo è il più ripugnante. Tuttavia, Laing avverte: “Se qualcuno in una famiglia comincia a rendersi conto di essere l'ombra di un burattino, egli dovrà avere la massima attenzione e stare bene attento a chi comunicherà queste informazioni”. Se il capro espiatorio, per esempio, esclama di fronte a tutti i membri della famiglia, e in particolare ai genitori: “Questo è pazzesco! Questa famiglia è folle!”- il capro espiatorio verrà severamente punito. Nessuno deve mai, mai mettere in dubbio la mitologia costruita all’interno della famiglia.
Questo è il motivo per cui le famiglie spesso si sentono minacciate quando uno dei loro membri va in terapia. Temono che le mitologie di famiglia, che sono state così ben collaudate per tanti anni, cadano come una fila di domino, uno dopo l'altra. La paura è infondata.
risvegliarsi e trovare la propria individualità
distaccandosi da famiglie disfunzionali,
è un calvario lungo e arduo
Anche quando il capro espiatorio o altri fratelli con ruoli minori nella famiglia si risvegliano e iniziano a raccontare le cose come stanno, vengono trattati come se fossero loro i pazzi e talvolta vengono addirittura ricoverati in ospedali psichiatrici per "essere calmati" e riportarli “alla sanità mentale” (cioè, di nuovo ad un posto fedele alla mitologia della famiglia).
Infatti risvegliarsi e trovare la propria individualità distaccandosi da tali famiglie disfunzionali, è un calvario lungo e arduo. Per poter trovare la propria sanità mentale dopo essere stati ipnotizzati e aver subito per anni il lavaggio del cervello, occorre poter disporre anzitutto di un aiuto – da amici che hanno fatto questo passo o da un professionista - che può sostenerti e a tener salda la mente mentre si parla di cose che possono sembrare affermazioni profane e mentre trovi il coraggio di riferire ad alta voce ricordi che sembrano tradimenti in riferimento agli abusi avvenuti in famiglia. L’ego dei capri espiatori in una tale famiglia è stato a lungo schiacciato e negato, e per loro, pertanto, è estremamente difficile affermarsi o pensare per se stessi.
La famiglia e i suoi membri rimanenti (cioè, la maggior parte della famiglia) si mettono a ostracizzare, sminuire, degradare e, in tanti altri modi, a punire quelli che rompono il cerchio ipnotico e cercano di fuggire, facendoli sentire come dei traditori. Faranno qualsiasi cosa per evitare una tale fuga, per bloccare la novità che minaccia la "santità" della famiglia e l'identità di coloro che vi sono rimasti.
La famiglia disfunzionale non allenterà mai la pressione e non lascerà mai andarsene in pace coloro che si sono risvegliati. Alla fine, quindi, coloro che si risvegliano, hanno spesso bisogno di arrivare a una rottura completa con la famiglia disfunzionale.
la famiglia disfunzionale cercherà
in ogni modo di interferire in questa completa separazione
o, al contrario, di provocarla
E anche allora la famiglia disfunzionale cercherà in ogni modo di interferire in questa completa separazione o, al contrario, di provocarla. Sarà spesso maleducata e offensiva nei confronti di coloro che scappano, tanto che la famiglia disfunzionale può anche arrivare a pensare che sia stata una sua idea quella di cacciar via i traditori.
Pertanto, i distacchi necessitano spesso di anni di costruzione dell'io attraverso la psicoterapia o un qualche altro strumento. Coloro che si separano avranno bisogno di imparare a credere nel loro vero io, al posto dei sé in cui sono stati ipnoticamente costretti a credere. Ci vogliono anni di tentativi e esperienze fatte relazionandosi in altro modo.
Alla fine, questi componenti della famiglia che si sono risvegliati dovranno riscuotersi e trovare una propria strada. Il miglior modo di rispondere è quello di non reagire più alle prese in giro, agli sbeffeggiamenti, alle offese, alle umiliazioni e alle demonizzazioni generate dalla famiglia disfunzionale. La migliore vendetta è, come si suol dire, vivere una buona vita. Colui che si è separato finalmente capisce e ignora la famiglia disfunzionale, anche se un membro della famiglia disfunzionale cade a terra di fronte a lui e finge un attacco di cuore, esclamando: 'Mi stai uccidendo!”
È in questo momento che può trovare la pace.
Il capro espiatorio può imparare a smettere di interpretare il loro ruolo designato nella sua vita adulta, ma non sarà facile, conclude il professore Gerald Frederick Schoenewolf. Ogni nuova situazione nella sua vita non mancherà di suscitare una risposta da capro espiatorio che è stata condizionata in lui nel corso di tutta la sua infanzia. Ci vorranno anni di pratica, ma alla fine il capro espiatorio potrà scoprire chi è davvero, e potrà iniziare a vivere una vita che rifletta le sue aspirazioni, piuttosto che le frustrazioni dei suoi genitori.
* Laing, RD, (1969), La politica della famiglia, Harmondsworth, Inghilterra: Penguin Books.