I giovani che hanno ascoltato la musica con i loro genitori durante l'infanzia - e specialmente durante l'adolescenza - riescono a costruire e a mantenere migliori relazioni con le loro madri e i loro padri quando entrano nell'età adulta.
È quello che afferma un nuovo studio realizzato nell'ambito del dipartimento di Comunicazione dell’Università dell’Arizona.
"Se si hanno figli ancora piccoli e si ascolta musica insieme a loro, questo aiuta a creare una maggiore vicinanza e empatia con loro. Questa esperienza, più tardi nella vita, farà sì che i genitori potranno restare più facilmente vicini a loro, quando lo sviluppo renderà il rapporto più complesso" afferma il coautore dello studio Jake Harwood, professore e direttore del dipartimento.
"Se si hanno figli adolescenti e si riesce ad ascoltare con piacere musica insieme o a condividere esperienze musicali con loro, questo produce un effetto ancora più forte sulla relazione futura e sulla percezione del ragazzo della relazione con i genitori nell'età adulta che sta per arrivare" spiega Harwood.
Influenze musicali
I ricercatori hanno intervistato un gruppo di giovani adulti, 21 anni di età media, riguardo la frequenza con cui sono stati coinvolti dai loro genitori, da bambini, in attività come ascoltare musica insieme, assistere a concerti o suonare strumenti musicali insieme. I partecipanti hanno riferito i loro ricordi di esperienze avvenute tra gli 8 e i 15 anni di età.
Hanno anche poi raccontato come percepiscono ora la relazione con i genitori.
Mentre le esperienze musicali condivise a tutti i livelli di età sono state associate a una migliore percezione della qualità del rapporto genitore-figlio nella giovane età adulta, l'effetto è stato più evidente per le esperienze musicali condivise avvenute durante l'adolescenza.
"Con i bambini piccoli, l'attività musicale è abbastanza comune: si cantano ninne nanne, si inventano per loro filastrocche" dice Harwood. "Con gli adolescenti è meno comune, e quando le cose sono meno comuni possono avere effetti più grandi, perché quando accadono queste cose sono davvero importanti."
La ricerca, pubblicata dal Journal of Family Communication, ha preso avvio da un progetto universitario di Sandi Wallace, una studentessa della classe di Harwood in musica e comunicazione, autrice principale dello studio.
"Ero interessato a vedere se la musica, con tutto il suo potere e la sua influenza sulla società di oggi, potesse magari agire e influenzare positivamente la relazione genitore-figlio" spiega Wallace.
Coordinamento ed empatia
Per il loro studio, Wallace e Harwood hanno indagato e analizzato altri modi in cui i ragazzi avevano trascorso del tempo con i loro genitori, crescendo, e sono stati in grado di determinare che la musica sembra avere un effetto unico.
Gli studiosi affermano che due fattori possono aiutare a spiegare la relazione tra esperienze musicali condivise e una migliore qualità della relazione.
Il primo è il coordinamento.
"La sincronizzazione, o coordinamento, è qualcosa che accade quando le persone suonano musica insieme o ascoltano musica insieme" dice Harwood. "Se suoni musica con i tuoi genitori o ascolti musica con i tuoi genitori, potresti anche fare altre attività sincronizzate come ballare o cantare insieme a loro, e i dati mostrano che questo fa sì che ci si piaccia di più l’un l’altro".
L'altro modo in cui la musica può rafforzare la qualità delle relazioni è attraverso l'empatia, dice la Wallace.
"Molte ricerche recenti si sono concentrate su come le emozioni possano essere evocate attraverso la musica e su come ciò possa produrre empatia e risposte empatiche verso il proprio partner d'ascolto".
Harwood e Wallace hanno trovato evidenze che il coordinamento e l'empatia giocano un ruolo, anche se la coordinazione sembra essere più influente, basata sulle risposte dei partecipanti allo studio che misurano la loro empatia per i genitori e su come si sentano in sintonia con i loro genitori quando lavorano per portare a termine un compito insieme.
Armonia familiare
Per i genitori è importante fare attenzione a che le esperienze musicali condivise con i loro figli non siano complicate.
In effetti, attività semplici come ascoltare musica in macchina insieme possono avere un impatto ancora maggiore di esperienze musicali più formali come suonare in una band insieme, secondo le scoperte dei ricercatori, anche se il loro campione di studio di partecipanti che suonavano strumenti musicali con i loro genitori era limitato.
Da questo punto di vista la ricerca futura dovrebbe esaminare più da vicino le differenze tra esperienze musicali formali e informali, e considerare anche come la musica possa influenzare la qualità di altri tipi di relazioni, comprese le partnership romantiche, spiega la Wallace.
Per ora, la Wallace e il professor Harwood esortano i genitori ad aumentare le loro interazioni musicali con i figli, in particolare i figli adolescenti, e persino a incoraggiarli a prendere il controllo del quadrante della radio ogni tanto.
"Le persone che stanno per diventare genitori o hanno figli piccoli, dovrebbero pensare a lungo termine a ciò che vorrebbero diventasse il loro rapporto con i figli" afferma la Wallace.
"Questo non vuol dire che questa potrebbe essere la prescrizione per un rapporto perfetto, ma qualsiasi genitore desidera trovare il modo di migliorare il proprio rapporto con i figli e assicurarsi che si mantenga a lungo termine, e questo della musica può essere un modo efficace in cui ciò può essere realizzato".
I materiali sono disponibili sul sito dell’Università dell'Arizona