Gli adolescenti che borbottano e mugugnano sono quasi un luogo comune, parte del racconto personale dei genitori agli amici o delle fiction più popolari. Molti ragazzi dalla notte al giorno, raggiunta la pubertà, diventano monosillabici, perdendo la loro precedente loquacità.
Questo può lasciare increduli e anche esasperati i genitori, che si chiedono dove sia andato il loro bambino che era tanto loquace e socievole, domandosi se mai tornerà come prima.
Ma perché succede? Ed è un motivo di preoccupazione?
Quest'ultima non è una domanda infondata in quanto, per una piccolissima minoranza di bambini e adolescenti, borbottare sarà un sintomo di un problema di salute sottostante come la perdita dell'udito o un problema di salute mentale come la psicosi.
Questo perché la psicosi influenza il modo in cui il cervello elabora le informazioni, in modo che si senta e creda a cose che non sono reali, e le persone in questa condizione spesso borbottano tra sé e sé in risposta alle voci nelle loro teste, spiegano gli psicologi.
Per quanto riguarda gli adolescenti con perdita dell'udito, la loro percezione del suono cambia e potrebbero non essere in grado di sentire chiaramente la propria voce. Questo potrebbe incoraggiarli a mormorare, ma potrebbero anche non essere consapevoli di borbottare.
Questi problemi sono, tuttavia, fortunatamente rari; ad esempio, i disturbi psicotici colpiscono una percentuale molto bassa dei ragazzi di età compresa tra i cinque e i 18 anni.
Ma il borbottio non dovuto a una condizione patologica può essere collegato a una serie di fattori diversi.
Per la maggior parte degli adolescenti il borbottio è il risultato dei cambiamenti psicologici, sociali, emotivi e di sviluppo che stanno avvenendo nel loro corpo e nella loro vita, provocati da profondi cambiamenti ormonali.
L'adolescenza è un periodo di transizione significativa; non sono ancora né bambini né adulti ed è molto difficile per gli adolescenti gestire tutti questi cambiamenti, affermano gli esperti di psicologia dello sviluppo.
Il borbottio è estremamente comune e normale e, per la maggior parte degli adolescenti, non c'è nulla di cui preoccuparsi: è una fase di sviluppo.
Nei ragazzi, potrebbe essere innescato quando la loro voce si “spezza”, a causa dell'imbarazzo del tono squillante con cui parlano, caratteristica che potrebbe renderli più impacciati e inclini a borbottare.
Un fattore importante è lo sviluppo della corteccia prefrontale nel cervello, che controlla la capacità di attenzione, gli impulsi e le reazioni emotive - ed è spesso causa dell'assunzione di rischi e delle alte emozioni di adolescenti e giovani adulti.
La corteccia prefrontale e l'amigdala, responsabile dell'espressione delle emozioni, si stanno ancora sviluppando durante l'adolescenza e questo significa che spesso hanno risposte emotive intensificate e i loro stati d'animo possono cambiare rapidamente, cosa che trovano difficile da gestire, quindi borbottare potrebbe far parte di questo, spiega la neuropsicologia.
Potrebbero non voler essere ascoltati perché si sentono impacciati e privi di fiducia, e spesso non sono nemmeno consapevoli di quanto stiano borbottando.
Un altro ruolo chiave dell'adolescenza è separarsi dai genitori per diventare indipendenti.
Molti adolescenti vogliono più privacy, quindi diventano monosillabici o preferiscono mandare messaggi piuttosto che parlare, con l’obiettivo di diventare più autonomi e indipendenti. Anche questo in adolescenza è “normale” e perfettamente sano.
Per quanto riguarda come comportarsi con un adolescente che borbotta, gli esperti consigliano di ignorarlo ove possibile.
Un adolescente borbottante può essere frustrante per i genitori. Tuttavia, è normale che accada, quindi bisogna non prenderla sul personale e ignorarlo piuttosto che discutere o litigare con lui.
Una volta che un adolescente ha trovato la propria indipendenza, senso di sé e identità, svilupperà un rapporto diverso con i genitori ed è probabile che ritorni a essere un chiacchierone anche con loro.
Se si ha bisogno di parlare con un adolescente nella fase di borbottamento, occorre scegliere un momento buono per lui.
Le passeggiate e i viaggi in auto possono rendere il processo più facile perché i ragazzi si sentono meno impacciati e c'è meno pressione rispetto allo stare seduti faccia a faccia, consigliano gli psicologi.
La fase del mugugno, dei mezzi silenzi, delle mancate risposte, per quanto poco piacevole per un genitore, fa anch’essa parte dello sviluppo dell’identità e del periodo di distacco dal contesto familiare, il quale resta comunque, anche per un adolescente borbottante, un punto di riferimento e sostegno fondamentale.