I giovani sarebbero più felici e più sani rispetto ai loro omologhi di dieci anni fa, secondo un nuovo studio sul benessere degli adolescenti in Europa e Nord America.
La relazione, pubblicata a fine marzo 2015 ed effettuata nell'ambito di una collaborazione con l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) coordinata a livello internazionale dall’Università di St Andrews, getta nuova luce sulle abitudini e sul grado di felicità dei ragazzi tra gli 11 e i 15 anni di oltre 40 Paesi diversi nell’arco di un periodo di 16 anni (1994-2010).
Si tratta di una raccolta di studi approfonditi riferiti su una vasta gamma di questioni, derivanti da più paesi e da numerose indagini effettuate su giovani in età scolastica. I risultati mostrano alcuni miglioramenti significativi nel modo in cui i giovani riferiscono in merito alla loro salute e al loro benessere.
Nel complesso, i risultati suggeriscono che, sebbene esistano ancora fattori di preoccupazione, gli adolescenti contemporanei sono in una posizione migliore rispetto alle generazioni passate.
L’analisi è stata pubblicata dal Journal of Public Health ed è l'unico studio di questo tipo realizzato in Europa e nel Nord America. Fornisce approfondimenti sui fattori determinanti a livello sociale della salute e del benessere dei giovani.
Il professor Candace Currie, coordinatore internazionale dello studio, ha detto che la ricerca rappresenta "una fonte vitale di informazioni per governanti, genitori e per i giovani stessi".
Il professor Currie ha commentato: "L'adolescenza è una fase cruciale della vita in cui si gettano le basi per l'età adulta, in modo che questa sia sana o, al contrario, difficoltosa. Mentre c'è molto da festeggiare per la salute e il benessere di molti giovani di oggi, tanti altri continuano a vivere problemi reali e preoccupanti.
"I risultati e le evidenze di questo documento offrono ai politici un’opportunità per mettere in campo azioni in grado di garantire la salute della prossima generazione."
I documenti inclusi nel report descrivono come i trend possano essere interpretati quando si analizzano modelli e scostamenti tra i diversi Paesi, nelle varie aree di interesse, quali le abitudini alimentari, l'obesità, l'attività fisica, il bullismo, il sesso sicuro , la comunicazione a casa con i familiari, e l'uso di alcol, tabacco e cannabis.
{xtypo_quote}Evidenti segnali di miglioramento{/xtypo_quote}
I risultati mostrano che negli ultimi dieci anni una quota crescente di adolescenti mangia frutta e verdura, è fisicamente attiva con esercizio svolto su base giornaliera, mantiene i denti puliti, non è vittima di violenze, valuta il proprio stato di salute come eccellente, pratica il sesso sicuro, e trovano facile parlare con i propri genitori delle cose che sono per loro importanti.
Accanto a questo si assiste assistito ad un calo del bullismo, del consumo di alcol a settimana, e un numero crescente di giovani che non fanno uso di tabacco e cannabis.
Eppure, nonostante questa tendenza generale verso un'alimentazione e stili di vita più sani sani, la ricerca ha anche scoperto che il tasso di obesità è aumentato aumentati o è rimasto stabile, a livelli già elevati, tra il 2002 e il 2010.
I ricercatori responsabili dello studio avvertono che, nonostante i risultati complessivamente positivi, molti - se non la maggior parte - degli adolescenti che vivono in Europa e nel Nord America, ancora non soddisfano le raccomandazioni per una vita sana.
Nella Repubblica Ceca, in Danimarca, Italia, Lituania, Russia, Scozia, Slovenia, Svizzera e Stati Uniti d'America, meno giovani sono risultati fisicamente attivi, su base giornaliera, nel 2010 rispetto al 2002.
{xtypo_quote}Le criticità{/xtypo_quote}
I risultati mostrano criticità in riferimento al fatto che diversi gruppi rimangono ancora a rischio per problemi di salute, con conseguenze potenzialmente dannose e di lunga durata.
Le analisi dettagliate hanno rivelato che le ragazze, i ragazzi più grandi e in particolare quelli dei paesi del Nord Europa sperimentano livelli più bassi di soddisfazione di vita. I risultati rivelano anche che nella maggior parte dei paesi, i minori provenienti da famiglie meno abbienti riscontrano più problemi di salute.
E anche se la maggior parte degli adolescenti ha riferito di godere di un’ottima salute, un marcato aumento nell’uso di farmaci per il mal di testa è stato rilevato in 12 dei 20 paesi studiati.
Il rapporto suggerisce che il quadro di generale ottimismo sembra sorprendente se si considera che, a fronte della grave crisi economica degli ultimi dieci anni, le politiche e le azioni volte a migliorare la salute pubblica in molti paesi sono state potenziate. Si conclude, inoltre, che la sensazione generale che i giovani stiano meglio oggi potrebbe anche essere influenzata da cambiamenti culturali, nelle norme di comportamento e nei valori sociali.
Il professor Currie ha aggiunto: "Per più di 30 anni lo studio HBSC e la rete di ricerca ha costruito un quadro sempre più dettagliato delle tendenze e degli sviluppi della salute degli adolescenti a livello internazionale. Questo prezioso database potrebbe essere in grado di supportare le strategie finalizzate a interrompere i cicli negativi che hanno preso piede nel secondo decennio e possono contribuire a generare disuguaglianze di salute a lungo termine. I responsabili politici possono utilizzare questo lavoro per fare in modo che le loro decisioni siano mirate, efficaci e abbiano radici nel mondo reale".
"Confrontando i giovani di oggi con le loro controparti di dieci anni fa possiamo meglio comprendere come la loro salute sia influenzata dalle circostanze in cui vivono, dalla possibilità di accesso alle cure, alla scuola, dalla disponibilità di strutture ricreative, e dalle qualità delle loro case, delle città e delle comunità in cui vivono. Questa ricerca può rappresentare una vitale fonte di informazioni".
Un approfondimento è disponibile qui: http://eurpub.oxfordjournals.org/content/25/suppl_2/1