La maggior parte dei genitori è cosciente del fatto che arriverà un momento in cui preadolescenti e adolescenti inizieranno a comportarsi male, almeno occasionalmente, facendo cose un tempo impensabili e assumendo atteggiamenti ostili o anche violenti. Questi pessimi comportamenti sono noti come comportamenti esternalizzanti.
Quali sono i comportamenti esternalizzanti? In breve, sono azioni che dirigono l'energia “problematica” dei ragazzi verso l'esterno.
È bene per adulto saper identificare tali comportamenti, in modo da poter intervenire adeguatamente, o in autonomia o con un aiuto e suggerimenti esterni. I comportamenti esternalizzanti infatti non solo possono condurre gli adolescenti a situazioni difficili, ma possono lasciare conseguenze di lunga durata nella loro vita.
Alcuni esempi di comportamenti esternalizzanti
Un ragazzo o un adulto che mostra comportamenti esternalizzanti compie azioni che danneggiano gli altri invece di prendersela con se stesso (in questo caso, si parla invece di comportamenti interiorizzanti).
I comportamenti esternalizzanti comprendono l’aggressività fisica, il bullismo verbale, l’aggressività relazionale, l’atteggiamento sfidante e la ribellione, i furti e gli atti vandalici.
Gli adolescenti mostrano molti comportamenti esternalizzati, specialmente quando si trovano in difficoltà o hanno problemi in corso nella loro vita. I ragazzi hanno maggiori probabilità rispetto alle ragazze di dar luogo a comportamenti esternamente in modo più “vistoso”, come il bullismo fisico, ma, nel complesso, i livelli di aggressività sono simili tra i due sessi.
Gli adolescenti sono vulnerabili sia all'esternalizzazione che all'internalizzazione dei comportamenti
Spesso, preadolescenti e adolescenti mostrano comportamenti sia esternalizzanti che interiorizzanti. Gli adolescenti possono vandalizzare beni altrui (comportamento esternalizzante) a scuola mentre, allo stesso tempo, fanno uso di droghe o alcool (comportamento internalizzante).
I genitori possono avere un figlio che si "sfoga" con comportamenti esternalizzanti, facendo fronte a difficoltà interiori, e un altro che si affida invece a comportamenti interiorizzanti.
Sebbene il primo ragazzo possa essere considerato "il figlio problematico", entrambi i ragazzi hanno bisogno di aiuto e intervento prima che facciano del male a se stessi o gli altri.
Conseguenze
I ragazzi che mostrano comportamenti esternalizzanti possono affrontare una serie di conseguenze per i loro comportamenti.
A un livello di moderata gravità, questo può includere note, convocazione dei genitori da parte di insegnanti preoccupati per il comportamento indisciplinato dei giovani in classe, e così via. Tutto questo può peggiorare e provocare alla fine punizioni scolastiche, sospensioni o addirittura espulsione dalla scuola.
Non poche scuole hanno politiche di tolleranza zero riferite all'uso di droghe, al bullismo o ai comportamenti violenti. Quindi, i ragazzi che si impegnano a esternalizzare il comportamento usando questi metodi possono anche venire espulsi dalla scuola.
Nella peggiore delle ipotesi, i ragazzi che rivolgono verso l’esterno anziché verso l’interno la loro energia distruttiva possono avere problemi con la giustizia e venire arrestati per furto, vandalismo o aggressione, oppure possono trovarsi a dover affrontare le conseguenze di pesanti sanzioni amministrative.
Questo può segnare l'inizio di un lungo viaggio nel sistema giudiziario penale se il comportamento è fortemente deviante.
Perché i ragazzi metto in atto comportamenti esternalizzanti
I ragazzi possono agire in modi che danneggiano gli altri per una serie di ragioni diverse.
Potrebbero essere vittime di abusi fisici, sessuali o emotivi. Potrebbero aver perso un genitore o un altro parente stretto o sperimentato il divorzio, l'abbandono dei genitori o altre esperienze traumatiche, come la violenza domestica, l'incarcerazione di un genitore o il problema dell’abuso di sostanze da parte di un genitore.
Alcuni ragazzi che agiscono in modo distruttivo possono soffrire di malattie mentali o disturbi della personalità. D'altra parte, molti bambini con difficoltà di apprendimento si comportano male per distogliere l'attenzione dal fatto che hanno difficoltà ad apprendere.
Essere espulsi dalla classe può sembrare preferibile al rendere manifesta a tutti la loro disabilità di apprendimento.
Qualunque sia la ragione per cui i ragazzi si impegnano a esternalizzare le loro difficoltà con comportamenti distruttivi, è importante che ricevano aiuto e intervento adeguato. Questo potrebbe anche includere consulenza, terapia o valutazione di una eventuale disabilità o disturbo dell'apprendimento.
In questi casi un genitore deve necessariamente avvalersi di un consulente esperto per affrontare al meglio la situazione, evitando che lo sviluppo del suo ragazzo venga pregiudicato.