I giapponesi lo chiamano Shinrin-Yoku, letteralmente significa “bagno nella foresta”, una immersione benefica nella natura che può avere benefici anche psicologici. Non solo una passeggiata o un allenamento all’aperto ma un’esperienza di contemplazione e contatto in luoghi selvatici come boschi o foreste.
Uno studio da poco realizzato ha valutato l’impatto che le caratteristiche della progettazione urbana e architettonica possono avere sulla salute mentale degli adolescenti.
La salute mentale dei giovani negli ambienti urbani è significativamente migliore quando più natura viene incorporata nella progettazione della città.
Lo studio condotto da ricercatori dell’Università di Waterloo suggerisce che il “bagno nella foresta”, quel metodo immersivo nella natura che consiste nello stare calmi e silenziosi tra gli alberi, osservando il paesaggio intorno a sé mentre si respira profondamente, può aiutare i giovani a ridurre lo stress e aumentare la qualità della salute e il benessere.
Lo studio è stato il primo in assoluto a raccogliere dati in tempo reale da parte degli adolescenti sulle loro risposte emotive a vari ambienti urbani come snodi di transito, strade residenziali, sentieri, parchi e corsi d’acqua.
Gli spazi urbani naturali erano costantemente correlati a punteggi significativamente più alti nei risultati positivi.
"Anche se i risultati potrebbero non sorprendere la maggior parte delle persone, ciò che è significativo è che per la prima volta siamo in grado di dire in modo specifico quanto l'ansia viene ridotta quando i ragazzi si trovano in un parco invece che in un centro urbano della città," ha detto Leia Minaker, professoressa associata alla School of Planning e direttrice della Future Cities Initiative.
La Future Cities Initiative è l'ultima delle iniziative dell'Università di Waterloo per rispondere alla necessità di creare un’architettura urbana futura sana e benefica per tutti.
Dopo essere rimasti a guardare un lago urbano per soli due o tre minuti, i punteggi dei giovani su una scala di ansia convalidata sono diminuiti del 9%.
D’altra parte, i loro punteggi di ansia erano più alti del 13% quando si trovavano in una zona trafficata del centro per lo stesso periodo di tempo.
Questo dopo aver tenuto conto di molti altri fattori, tra cui età, sesso, etnia, diagnosi di salute mentale e stato sociale.
Con la rapida accelerazione dell’urbanizzazione, è fondamentale comprendere meglio l’impatto degli ambienti urbani sui giovani, sostengono i ricercatori. Soprattutto se si considera che la depressione e l’ansia sono tra le principali cause di malattia e sofferenza tra gli adolescenti.
Lo studio ha rilevato che i motivi o schemi che rimandino alla natura sugli edifici, i luoghi naturali negli ambienti urbani, come laghi e parchi di attività pubbliche, e gli elementi del paesaggio, come giardini e alberi, migliorano le esperienze emotive positive dei giovani.
Sebbene queste caratteristiche urbane siano peculiari per i loro benefici sugli adolescenti, potrebbero tuttavia essere interpretate e utilizzate in modo diverso dagli adulti che vi svolgono altre attività.
Ad esempio, gli adulti potrebbero essere più propensi a camminare o correre negli spazi verdi, mentre i giovani hanno maggiori probabilità di fare skateboard o uscire insieme in quei luoghi.
Nel progettare le città pensando alla salute e alla sostenibilità per tutte le fasce d’età, questi risultati di ricerca forniscono evidenze e prove chiare, che i progettisti, i costruttori, i funzionari dell’urbanistica e gli operatori sanitari possono utilizzare per sostenere specifiche caratteristiche naturali di progettazione urbana.
"Gli adolescenti sono spesso esclusi da qualsiasi tipo di decisione riguardo alle città in cui vivono" ha affermato la dottoressa Minaker.
"È importante invece raccogliere e ascoltare le loro opinioni, valutare e quantificare le loro esperienze perché le esperienze in quella fascia di età influenzano molti esiti futuri di salute e malattia a lungo termine".
Il prossimo passo dei ricercatori consisterà nel trovare un collegamento tra i dati sulla salute mentale e gli impatti economici e sociali a lungo termine. La ricerca futura valuterà la salute mentale e fisica dei giovani che vivono in condomini a molti piani, un’altra area di ricerca poco conosciuta ed esplorata.