Intervista al Dr. Ton Liefaard, professore di Diritti dei Minori, Facoltà di Legge dell’Università di Leiden, Olanda.
Il professor Ton Liefaard ha una vasta conoscenza nel campo del diritto internazionale e delle norme giuridiche internazionali ed europee in materia di giustizia minorile. Ci parla delle sfide e degli obiettivi del corso di 'Giustizia minorile in Europa, da un punto di vista internazionale' della "Scuola Internazionale di Giustizia Minorile” come della prima iniziativa online che affronti il tema della giustizia minorile in modo esaustivo.
Prof. Ton Liefaard, potrebbe chiarire quale sia il ruolo e l'obiettivo della sua Cattedra? Quali sono le attività legate ai diritti dei minori che sta sviluppando?
L'obiettivo principale è di contribuire alla ricerca accademica di alto livello e alla formazione nel campo dei diritti dei minori. Cerchiamo di collegare la ricerca sul significato e l'attuazione della Convenzione ONU del 1989 sui diritti del fanciullo e altri strumenti giuridici internazionali connessi, a programmi educativi nazionali, sia per studenti che per professionisti. Inoltre, forniamo assistenza, consulenza e altre attività mirate alla sensibilizzazione, a governi e organizzazioni nazionali e internazionali.
In base alla vostra esperienza sul tema, quali sono le sfide che restano da affrontare in Europa dal 2008, anno di pubblicazione della vostra ricerca "Privazione della libertà dei minori alla luce delle leggi e delle norme internazionale dei diritti umani"? Possiamo parlare di un miglioramento della situazione? Inoltre, come suo coordinatore, potrebbe per favore brevemente descriverci il corso "Giustizia minorile in Europa da una prospettiva internazionale" della Scuola Internazionale di Giustizia Minorile (IJJS)?
A mio parere la questione dei minori privati della libertà in vari contesti (giustizia penale, protezione dei bambini, sistema che regola l'immigrazione ecc) ha ricevuto più attenzione di prima. Il tema della violenza contro questi bambini ha portato al consolidamento di strategie di azione, a livello internazionale tanto quanto nazionale. Tuttavia, ci sono ancora molte sfide da affrontare. Nel mio libro del 2008, ho fornito una lista di misure concrete che dovrebbero essere adottate dai legislatori, dai politici e dalle altre autorità competenti per migliorare e salvaguardare la posizione dei minori privati della libertà. Penso che abbiamo bisogno di più attenzione per misure pratiche che si traducano in un miglioramento effettivo della situazione dei minori privati della libertà. Certo, bisogna evitare il più possibile, anzitutto, che i bambini vengano rinchiusi. Non abbiamo più bisogno di ulteriri attività di formazione a livello internazionale, abbiamo invece bisogno di leggi migliori, di regolamenti e politiche reali a livello nazionale. Inoltre, abbiamo bisogno di rimedi e soluzioni più efficaci per i bambini coinvolti. Occorre rendere i bambini più visibili e far sentire la loro voce.
Una delle cose fondamentali è un'educazione adeguata e una continua formazione degli operatori che lavorano all’interno e all’esterno delle strutture in cui i minori vengono rinchiusi. Attraverso questo si possono aumentare i livelli di consapevolezza e creare le competenze necessarie per attuare le norme e i regolamenti. Penso che il corso di formazione on-line sviluppato dal OIJJ fornisca un ottimo punto di partenza. Potrebbe anche fare da catalizzatore per ulteriori e più specifici e approfonditi materiali di formazione nel campo della giustizia minorile, compresa la privazione della libertà dei minori.
Quale tipo di conoscenze e competenze acquisiranno i partecipanti al corso?
Il corso si propone di fornire una visione globale della normativa internazionale più importante (ONU) ed europea relativa alla giustizia minorile. Vuole essere informativo e stimolante, è la prima iniziativa on-line nel settore della giustizia minorile. Serve come punto di partenza per un più mirato approfondimento delle conoscenze su specifici elementi della giustizia minorile. Soprattutto, spero che i partecipanti apprezzino il corso, un prerequisito per acquisire più conoscenza e comprensione delle questioni.
Si affronta anche il tema della giustizia riparativa.
La sua accettabilità e sostenibilità deve essere stabilita nella pratica legale corrente, a seconda delle situaizoni. È molto interessante, però, che la giustizia riparativa sia già stato adottata da molti Paesi e abbia trovato la sua strada per ottenere gli standard giuridici europei, anche a livello comunitario.
Cosa vorrebbe dire ai potenziali partecipanti del corso OIJJ? Che cosa sta facendo diventare il corso interessante, e unico, a suo parere?
Questo corso offre ai partecipanti una panoramica completa delle più importanti questioni inerenti la giustizia minorile e affronta le implicazioni delle normative internazionali pertinenti, nonché vari esempi di pratiche europee di giustizia minorile. I partecipanti sono invitati a studiare lo stato dell'arte della ricerca e sfidati a testare le loro conoscenze e competenze riguardanti i diversi aspetti della giustizia minorile affrontati nelle lezioni. Questo, va sottolieneato, è il primo corso completo di giustizia minorile che sia integralmente disponibile in rete.
L'intervista integrale qui
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