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Chi ha una figlia può facilmente osservare, tra le ragazze della sua scuola, manifestazioni di esclusione sociale. Può anche scoprire che, nonostante l’educazione in famiglia sia di segno contrario, lei stessa metta in atto comportamenti tesi ad escludere socialmente alcune compagne.

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Perché le giovani adolescenti, in particolare, adottano questo comportamento da “cattiva ragazza”?

L’esclusione sociale è una forma di bullismo

L'esclusione sociale è una manifestazione di aggressività relazionale, una modalità sottile e indiretta di esercitare il bullismo, spesso utilizzata dalle ragazze contro altre ragazze.

L'esclusione sociale è l'atto di “scartare” qualcuno dalle proprie interazioni interpersonali. La vittima può essere esclusa dagli inviti alle feste, può non esserle permesso di unirsi alle compagne durante il pranzo, o anche completamente evitata in ogni situazione sociale.

L'esclusione sociale può anche avvenire in forme più subdole, ad esempio quando si diffondono voci spiacevoli sulla vittima, cosa che può essere fatta sia attraverso il cyberbullismo che nella vita reale. Mentre le voci circolano, la vittima perde sempre di più gli amici e tutti gli altri la evitano. La vittima, inoltre, potrebbe essere stata in precedenza amica delle ragazze che ora la escludono dalle loro interazioni, o potrebbe essere stata esclusa fin dall'inizio.

L'esclusione sociale è una propensione innata?

Secondo una ricerca, le ragazze potrebbero semplicemente agire “naturalmente” quando escludono socialmente altre compagne. La ricerca, pubblicata dalla rivista Psychological Science, ha dimostrato che quando le ragazze si sentivano minacciate da una possibile esclusione sociale, tendevano ad escludere qualcun altro prima che potessero loro stesse essere lasciate da parte.

I maschi, d'altra parte, non hanno la stessa propensione a farlo. La ricerca è stata condotta tra studenti universitari, ma siccome i picchi di aggressività relazionale si manifestano tra i teenagers, i risultati sarebbero stati probabilmente solo più marcati se questi comportamenti fossero stati esaminati tra gli adolescenti. Occorre comunque tenere presente che questa ricerca non prova che l'esclusione sociale sia una tendenza "innata", piuttosto che culturale o appresa nel corso della crescita.

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Le ragazze escludono socialmente più dei ragazzi

Perché le ragazze ricorrono all'esclusione sociale quando si sentono minacciate mentre i ragazzi non lo fanno?

Probabilmente questo ha a che fare con le differenze esistenti tra scene sociali maschili e femminili, dicono i ricercatori. I maschi tendono ad avere gruppi di amici, mentre le femmine tendono a favorire l'amicizia una a una.

Quando un maschio viene socialmente escluso, ha ancora molti altri amici nel suo gruppo su cui contare. Una ragazza, invece, potenzialmente, perde il suo grande alleato quando viene socialmente esclusa da un’amica. Gli studi poi dimostrano che le ragazze sono davvero più gelose quando le loro pari fanno nuove amicizie rispetto a quanto non accada ai ragazzi.

Il dolore dell'esclusione sociale

Perdere un amico cui si è molto vicini è non solo doloroso, ma può anche impattare con le paure evolutive di essere lasciati indifesi e vulnerabili. Piuttosto che essere escluse, allora, le ragazze attaccano e escludono gli altri in modo preventivo. Dato questo, non c'è da meravigliarsi che l'esclusione sociale sia parte integrante della scena sociale nelle scuole superiori femminili.

L'esclusione sociale può essere devastante per le ragazze. Se una giovane si trova in questa situazione, occorre aiutarla e sostenerla in modo che risca ad affrontarla, portandola a comprendere che anche questa è una forma di bullismo, un comportamento socialmente inaccettabile.


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