La maggior parte delle relazioni affettive hanno alti e bassi, le coppie possono arrabbiarsi, non essere d'accordo e persino rompere ma, quando si tratta di adolescenti, spesso le cose si esasperano e i ragazzi si trovano ad attraversare periodi di grande agitazione, arrivando a adottare comportamenti vessatori.
La relazione si può dirigere in modo pericoloso verso un percorso oscuro e infido di controllo, gelosia, manipolazione e intimidazione.
Poiché la tecnologia è al centro della vita della maggior parte degli adolescenti, accade abbastanza spesso, che si verifichino abusi digitali, violenza che sembra riguardare, secondo alcune ricerche, fino a un ragazzo su quattro.
Uno studio americano su 2.218 studenti di età compresa tra 12 e 17 anni ha rilevato che circa il 28% degli adolescenti è stato vittima di abusi digitali.
Che cos'è l'abuso digitale?
L'abuso digitale si verifica quando qualcuno usa la tecnologia per manipolare, intimidire e controllare un'altra persona.
Sebbene possa assumere molte forme diverse, questo tipo di abuso in genere comporta bullismo, molestie, stalking e persino coercizione sessuale. L'abuso digitale è spesso accompagnato da altre forme di abuso, tra cui l'abuso emotivo, l'abuso verbale e persino l'abuso fisico.
Degli adolescenti che hanno a che fare con abusi digitali, il 96% subisce anche abusi psicologici, violenze fisiche e abusi sessuali dai loro partner. In effetti, l'abuso aggiuntivo che subiscono è da 2,5 a 5 volte più frequente, secondo lo studio, di quanto non accada a coloro che hanno relazioni in cui si sono verificati abusi che non erano però di tipo digitale.
Proprio come altre forme di abuso, l'abuso digitale riguarda il potere e il controllo. La persona che sceglie di compiere abusi digitali cerca di carpire le password, tiene d'occhio il proprio partner utilizzando la tecnologia, invia un numero eccessivo di messaggi, controlla l'uso dei social media, richiede al partner di impegnarsi in attività sexting e utilizza ogni tipo di strumento tecnologico per controllarlo e monitorarlo.
Come identificare l'abuso digitale in una relazione
Poiché la tecnologia è parte integrante della vita di un adolescente, molti non si rendono conto che ciò che stanno vivendo è un abuso finché non diventa un problema serio. In effetti è comune, specialmente all'inizio della relazione, presumere che i primi segni di quello che di fatto è un abuso digitale, siano in realtà un'indicazione di attaccamento del partner per loro.
Molte volte, gli adolescenti non si rendono conto che la gelosia, la possessività e gli sms eccessivi sono i primi segnali di controllo e non un segno di amore. Quindi, quando l'abuso si è intensificato fino a forme di controllo più serie, come il voler sapere dove ci si trovi in ogni momento, il limitare le persone con cui l’altro può interagire sui social media, il monitorare i messaggi e le e-mail, e così via, se queste prevaricazioni sono già profondamente radicate nella relazione, liberarsi dall'abuso diventa molto più difficile.
Per questo motivo, è importante che sia gli adolescenti che i genitori riconoscano i segni dell'abuso digitale prima che diventi una modalità di comportamento nella relazione.
Abuso digitale tramite smartphone e computer
La maggior parte delle volte, gli adolescenti che si dedicano all'abuso digitale si affidano a smartphone e pc come strumenti non solo per perpetuare il loro abuso, ma anche per monitorare e controllare. Se si nota che un figlio risponde freneticamente ai messaggi o che sta ricevendo un numero significativo di messaggi, è probabilmente il momento di indagare per capire cosa sta succedendo.
Un partner abusante invia un numero eccessivo di messaggi anche quando l’altro è con la famiglia, a scuola, al lavoro o anche sta dormendo. Si vuole che sia disponibile digitalmente a tutte le ore del giorno, ci si arrabbia se non risponde immediatamente ai messaggi e questo può anche poi arrivare ad abusi emotivi o fisici.
L’abusante minaccia conseguenze se non riceve risposte ai messaggi, i quali diventano sempre più intimidatori, offensivi, umilianti e manipolativi.
Esige di sapere dove si trovi l’altro in ogni momento e invia messaggi o chiama fino a quando non risponde. Richiede di "condividere la propria posizione" o di utilizzare un altro tipo di sistema di tracciamento GPS come modo per monitorare la posizione del partner.
Richiede password per smartphone e account di posta elettronica. Legge i messaggi di testo, le e-mail e le chat online. Invia foto e video espliciti. Spinge l’altro a impegnarsi nel sexting e poi usa queste immagini come un modo per esercitare un controllo aggiuntivo.
Abuso digitale attraverso i social media
I social media sono diventati il contesto primario in cui l'abuso digitale viene perpetrato dagli adolescenti.
Poiché i social media consentono alle attività e alle foto di un ragazzo o di una ragazza di essere visualizzate da un gran numero di persone, gli adolescenti che spesso subiscono abusi vedranno queste interazioni come una minaccia alla relazione e spesso diventeranno gelosi e controllanti quando si tratta dell'uso dei social media da parte del partner.
Quando si nota un cambiamento nel comportamento di un figlio riguardo all’uso dei social media, si dovrebbe scavare un po' più a fondo per vedere cosa sta succedendo.
Un partner abusante dice con chi può e con chi non si può essere “amici” sui social media. Monitora gli account e si arrabbia o è geloso delle attenzioni che l’altro riceve. Utilizza la funzione di verifica della presenza online sui social media per monitorare e tenere sotto controllo.
Obbliga l’altro a rimuovere i post sui social media o le foto che attirano l'attenzione o piacciono a molte persone.
Crea account falsi per spiare per cercare di sorprendere l’altro a tradire la relazione. Esige che gli venga chiesto il permesso prima di pubblicare qualcosa online.
Usa i social media per umiliare, offendere e mettere in imbarazzo l’altro dopo una rottura. Hackera gli account o ne crea uno falso, soprattutto dopo una rottura della relazione, per poter colpire.
Come prevenire gli abusi digitali
Nessun adolescente entra in una relazione con l'aspettativa di poter essere abusato. Ma, sfortunatamente, l'abuso digitale è piuttosto comune nelle relazioni tra adolescenti.
Per questo motivo, un genitore e un figlio devono prendere ogni precauzione per assicurarsi di essere “digitalmente sicuri”.
Occorre ricordare a una figlia o a un figlio che ha il diritto di sentirsi al sicuro nelle sue relazioni, assicurandosi che sappia che una relazione sana implica il rispetto reciproco e una vita al di fuori della relazione, fatta di amici e attività.
È bene che un ragazzo poi non condivida le password con nessuno, nemmeno con il suo partner e che non usi app per la condivisione della posizione. Va anche sottolineato che il suo smartphone è una sua proprietà personale e che non dovrebbe darlo a qualcun altro, incluso il suo partner.
Un giovane va aiutato a stabilire password sicure e impostazioni sulla privacy sugli account dei social media e a controllare tutte le foto prima che vengano pubblicate online.
A volte gli adolescenti non si rendono conto che quello che stanno attraversando non è normale. Oppure potrebbero avere troppa paura del loro partner per sapere come porre fine all’abuso. Ma, insieme, si può trovare un modo sicuro per farlo.
L’interruzione di una relazione malsana non andrebbe chiesta esplicitamente, con una forzatura. I ragazzi dovrebbero arrivare a prendere questa decisione da soli. Troppe volte, infatti, le richieste di un genitore hanno un effetto opposto, con la conseguenza di unire ancora di più i due ragazzi, che sviluppano così una mentalità da "noi due contro il mondo".
Meglio procedere con cautela, facendo domande, portando la ragazza o il ragazzo a comprendere da solo che la sua relazione non è salutare.