31 luglio 2018, Torino. Ieri la primatista italiana Under 23 di lancio del disco, Daisy Osakue, è stata presa di mira da alcuni giovani che le hanno lanciato un uovo mentre sfrecciavano, presumibilmente con una Doblò, lungo corso Roma. Si tratta dell’11° episodio a danno di persone di colore in meno di due mesi. Quanto sta accadendo non poteva far rimanere indifferenti gli assistenti sociali, i professionisti dell’aiuto che quotidianamente sono chiamati a promuovere una cultura della solidarietà e a porre all’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica situazioni di disagio, di iniquità e di inuguaglianza.
«Il clima di intolleranza e violenza cui assistiamo in questo periodo - afferma Barbara Rosina (Presidente dell’Ordine Assistenti sociali del Piemonte) - deve far riflettere, ma al più presto far reagire le coscienze per arginare tali gesti che non possono essere liquidati come “bravate”».
Rosina aggiunge: «Undici casi di violenza fisica in poche settimane evidenziano un clima di intolleranza e di “rabbia sociale” che non può passare sotto silenzio. Istituzioni, mondo politico, cittadini e operatori sociali devono cooperare per assicurare un clima di vicinanza, rispetto e abbattimento della paura del “diverso”. Ancora più dopo i fatti di questi giorni è necessario richiamare le basi di democrazia e libertà che sono le fondamenta del nostro paese contro ogni forma di razzismo e discriminazione».
«La “banda delle uova” che ha già colpito donne e pensionati dà prova di quanto le relazioni sociali siano sempre più sfaldate e precarie. Ancora una volta e con carattere di urgenza, si palesa la necessità di operare per costruire una società più coesa e accogliente, in grado di proteggere i suoi componenti. Occorre che l’impegno sia un impegno collettivo, ciascuno per il ruolo che occupa in questa società».
«Apprezziamo le prese di posizione pubbliche degli amministratori, come ad esempio quelle di Paolo Montagna (Sindaco di Moncalieri) e Chiara Appendino (Sindaco della Città di Torino), e le manifestazioni di vicinanza di gruppi di cittadini che rappresentano un’Italia più giusta e coerente con i principi costituzionali fondanti la Repubblica italiana. Incoraggiamo a fare altrettanto gli assistenti sociali, le istituzioni e tutti i cittadini. L’Ordine degli Assistenti Sociali non verrà meno ad un’azione, continuativa e costante, indirizzata al contrasto delle discriminazione e alla tutela dei diritti”.
Rosina conclude lanciando un appello: «L’Ordine, a fianco dei cittadini e delle istituzioni, aderirà all’iniziative di cui verrà a conoscenza ed invita la cittadinanza ad uscire allo scoperto, per prendere le distanze dall’insostenibile clima di tensione che sta caratterizzando questa calda estate».
Carmela Francesca Longobardi - Consigliere CROAS Piemonte / addetto stampa Torino
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