Il modo in cui un adolescente percepisce lo status sociale della sua famiglia è un predittore più potente su quello che sarà il suo benessere personale, la sua salute mentale e anche sulla sua preparazione e adeguatezza ad affrontare l'istruzione superiore rispetto allo stato sociale reale della famiglia.
È quanto risulta da una ricerca realizzata con un campione di studio rappresentativo dell'intera gamma di condizioni socio-economiche nel Regno Unito.
"Perfino tra fratelli che crescono nella stessa famiglia, in periodi in cui le entrate e le risorse della famiglia sono identiche, le percezioni dei giovani sul livello sociale ed economico in cui si posiziona la loro famiglia indica se avranno successo nel passaggio all'età adulta" spiega la dottoressa Candice Odgers, autrice senior dello studio.
"Anche se non è stato possibile riordinare in modo preciso causa ed effetto nell’ambito di studio, i risultati indicano la necessità di verificare se il cambiamento delle percezioni dei giovani sulla loro posizione nella società può aiutarli a salire la scala sociale ed economica."
“La quantità di risorse finanziarie a cui i ragazzi hanno accesso è uno dei predittori più affidabili delle loro possibilità di salute e di successo nella vita. Questi risultati tuttavia mostrano che conta anche il modo in cui i giovani vedono il posto della loro famiglia in un sistema gerarchico”.
Secondo la Odgers e i suoi colleghi, le ricerche precedenti si sono concentrate in gran parte sullo stato sociale soggettivo degli adulti e sulla sua eventuale associazione con problemi di salute fisica e mentale.
Benché esistano poche ricerche sul ruolo dello stato sociale soggettivo nelle prime fasi della vita, i ricercatori hanno messo realizzato una meta-analisi che ha riscontrato un minor numero di problemi di salute mentale tra gli adolescenti che percepivano la loro famiglia all’interno di uno stato socioeconomico o sociale più elevato.
I ricercatori hanno utilizzato un campione di gemelli per verificare se gli adolescenti con un background familiare identico ma con la percezione di un più elevato livello di status sociale della loro famiglia di quanto non avessero i loro fratelli della stessa età e dello stesso sesso, abbiano sperimentato un maggiore benessere generale nella prima e nella tarda adolescenza.
I ricercatori hanno seguito oltre duemila gemelli dello stesso sesso nati in Inghilterra e in Galles nel 1994-95 che facevano parte dello “Studio sul rischio ambientale (e-risk) longitudinale sui gemelli”, del King's College di Londra.
Gli adolescenti hanno valutato il livello sociale della loro famiglia all'età di dodici e poi di diciotto anni. A partire dalla tarda adolescenza, queste opinioni sono risultate indicative di quanto bene stesse andando il ragazzo nella sua vita, indipendentemente dall'accesso della famiglia a risorse finanziarie, dalle possibilità di assistenza sanitaria, di un’alimentazione adeguata e di avere buone opportunità educative.
"Testare il modo in cui le percezioni dei giovani legate al benessere tra i gemelli hanno fornito una rara opportunità di controllare lo stato di povertà nonché i fattori ambientali e genetici condivisi dai giovani all'interno della stessa famiglia.
I fratelli sono cresciuti con uguale accesso a risorse oggettive, ma molti di loro differivano nel modo in cui collocavano la loro famiglia nella scala sociale – fattore che è risultato indicativo dei successi o degli insuccessi del ragazzo, oltre che del suo stato di benessere".
Le percezioni dello stato sociale familiare soggettivo della tarda adolescenza erano significativamente correlate a numerosi indicatori del livello di salute e benessere, tra cui ansia, problemi di comportamento, devianza, depressione, uso di marijuana e livello di ottimismo.
I ricercatori hanno verificato lo stato socioeconomico oggettivo sia statisticamente che secondo l’analisi comparativa della percezione dei gemelli, e hanno stabilito che i risultati si sono confermati.
Hanno anche trovato scarso riscontro per l’assimilazione biologica delle percezioni adolescenziali dello stato sociale familiare come riferita da biomarcatori infiammatori o da test cognitivi nella tarda adolescenza, o per lo stato sociale familiare soggettivo nella prima adolescenza come un forte correlato di benessere o predittore di problemi futuri.
I risultati dello studio mostrano anche che, nonostante siano cresciuti nella stessa famiglia, le opinioni dei gemelli non erano sempre identiche.
All'età di diciotto anni, il gemello che ha valutato la posizione della famiglia come superiore aveva meno probabilità di avere avuto sanzioni per atti illegali, è risultato avere più spesso un livello di istruzione più elevato, disporre di un lavoro e avere meno problemi di salute mentale rispetto al fratello.
"Questi risultati sono stati sia inaspettati che incoraggianti - inaspettati in quanto le percezioni dei giovani spesso sono state superiori agli indicatori oggettivi di reddito e risorse in relazione a indicatori chiave e costosi di benessere, e incoraggianti se si scopre che cambiando il modo in cui i giovani vedono se stessi nella società si può puntare ad aiutarli sia a considerare, sia ad effettivamente avanzare nella scala sociale" conclude la professoressa Odgers
I materiali della ricerca sono disponibili nel Proceedings of the National Academy of Sciences.