Aiutare i giovani ad acquisire comportamenti e capacità di visione che gettino le basi per il loro benessere interiore è uno degli obiettivi educativi degli adulti che si occupano di loro. Uno studio recente rileva che chi riesce a bilanciare la vita presente con la pianificazione per il futuro è in grado di resistere allo stress quotidiano in modo più efficace senza soccombere a stati d'animo negativi.
"È risaputo che i fattori di stress quotidiani possono renderci più propensi ad avere sentimenti negativi o cattivo umore", afferma Shevaun Neupert, professoressa di psicologia North Carolina State University e coautrice dello studio. "Il nostro lavoro getta ulteriore luce su quali variabili influenzano il modo in cui rispondiamo allo stress quotidiano".
Nello specifico, i ricercatori hanno esaminato due fattori che si ritiene influenzino il modo in cui gestiamo lo stress: consapevolezza e coping proattivo.
La consapevolezza è quel fattore che si produce quando le persone sono centrate e vivono nel momento, piuttosto che soffermarsi sul passato o preoccuparsi del futuro. Il coping proattivo si riferisce invece a quando le persone si impegnano nella pianificazione per ridurre la probabilità di stress futuro.
Per vedere come questi fattori influenzano le risposte allo stress, i ricercatori hanno esaminato i dati di 223 partecipanti allo studio. Lo studio ha incluso 116 persone di età compresa tra 60 e 90 anni e 107 persone di età compresa tra 18 e 36 anni. Tutti i partecipanti allo studio erano negli Stati Uniti.
A tutti i partecipanti è stato chiesto di completare un questionario iniziale per stabilire la loro tendenza a impegnarsi in un coping proattivo.
Ai partecipanti è stato quindi chiesto di completare questionari per otto giorni consecutivi che esplorassero le fluttuazioni e i cambiamenti nella consapevolezza. In quegli otto giorni, ai partecipanti è stato anche chiesto di segnalare i fattori di stress quotidiani e la misura in cui hanno vissuto momenti di umore negativo.
I ricercatori hanno scoperto che impegnarsi in un coping proattivo era utile per limitare l'effetto dei fattori di stress quotidiani, ma che questo vantaggio sostanzialmente scompariva nei giorni in cui un partecipante riportava una scarsa consapevolezza.
"I nostri risultati mostrano che una combinazione di coping proattivo e un'elevata consapevolezza fanno sì che i partecipanti allo studio di tutte le età siano più resilienti contro gli stress quotidiani" afferma la professoressa Neupert.
"Fondamentalmente, abbiamo scoperto che la pianificazione proattiva e la consapevolezza rappresentano circa un quarto della varianza nel modo in cui i fattori di stress hanno influenzato l’umore o i sentimenti negativi.
"Gli interventi mirati alle fluttuazioni quotidiane della consapevolezza possono essere particolarmente utili per coloro che hanno un alto livello di coping proattivo e possono essere più inclini a pensare al futuro a scapito di rimanere nel presente".
Sembra dunque ai ricercatori che questi due fattori, consapevolezza del presente e anticipazione proattiva di possibili cause di stress, possano essere alla base di attività da diffondere a partire soprattutto dai più giovani.
Adolescenti e giovani adulti sono infatti soggetti, soprattutto in questa fase, a stress e ansia, derivanti da problemi e urgenze del presente che non vengono affrontati con la necessaria lucidità, e “proiezioni” in avanti vissute in modo non equilibrato, a scapito di un’attenzione al presente. Atteggiamento che produce stress e mina la possibilità di inquadrare e perseguire con efficaci gli obiettivi che ci si prefigge di raggiungere.