Se un genitore non permette a suo figlio adolescente di prendere le sue decisioni, di fare errori, di fallire o di avere una flessione nel percorso scolastico, dovrebbe considerare che gli sta inviando un messaggio di inadeguatezza, creando in lui ansia e il pensiero di non essere all’altezza delle cose che sta affrontando.
Questo poi accade in una fase cruciale, nella quale gli adolescenti stanno costruendo la propria identità, separatamente dai loro genitori. La dinamica di vicinanza e protezione propria della genitorialità quando i ragazzi sono più piccoli, cambia completamente quando sopravviene l’adolescenza.
Il problema di fondo sembra essere quello della separazione, che molti genitori faticano ad accettare quando vedono il loro figli, frequentare altri, avere sentimenti e interessi per esperienze nuove, fare viaggi da soli e così via, senza essere in grado di fare il necessario passo indietro.
I ragazzi con genitori eccessivamente controllanti, spesso mancano di fiducia e, di conseguenza, diventano troppo preoccupati di piacere agli altri, perché non si sentono autorizzati a fare errori, a trovare da soli successi e fallimenti, e hanno molta paura del fallimento.
La genitorialità è piena di paure e preoccupazioni, a cominciare dalla prima ecografia. Fin dall’inizio i genitori sono sotto pressione per i figli e poi, in adolescenza, molti di loro non sono in grado di modificare il loro ruolo.
Una nuova ricerca conferma che la genitorialità iper-controllante può essere più dannosa che benefica per un adolescente. In uno studio longitudinale, i ricercatori hanno scoperto che metodi prepotenti e un atteggiamento iper-controllante dei genitori quando i ragazzi avevano 13 anni, sono risultati associati a difficoltà nelle relazioni sociali e nei risultati scolastici e professionali quando gli stessi ragazzi hanno raggiunto i 32 anni.
Gli studiosi osservano che sebbene lo studio non abbia stabilito il nesso di causalità, l'evidenza suggerisce che uno stile genitoriale che controlla psicologicamente durante l'adolescenza potrebbe portare a problemi nella giovane età adulta.
I risultati, prodotti da ricercatori dell'Università della Virginia, sono stati pubblicati in Child Development.
"Genitori, educatori e personale clinico dovrebbero essere consapevoli di come i tentativi dei genitori di controllare gli adolescenti possano effettivamente arrestare i loro progressi" afferma Emily Loeb, autore principale dello studio.
"Questo stile di genitorialità probabilmente crea più di una battuta d'arresto temporanea per lo sviluppo degli adolescenti, perché interferisce con il compito chiave di sviluppare l'autonomia in un periodo critico".
Molti studi hanno identificato il controllo psicologico come un comportamento genitoriale problematico. I genitori cercano di controllare i loro figli in questo modo attraverso mezzi intrusivi e pesantemente manipolatori (ad esempio, privare il ragazzo di amore e affetto quando sono arrabbiati con il figlio, facendolo sentire in colpa per averli turbati).
I ragazzi i cui genitori usano questa tattica tendono ad avere problemi quali voti scolastici più bassi e scarsa autostima, probabilmente perché sono scoraggiati rispetto alla possibilità di farsi valere e ottenere l'indipendenza.
In questo studio, che ha esaminato il controllo psicologico percepito in una fase più iniziale nello sviluppo dell'adolescenza, rispetto a lavori precedente, i ricercatori hanno seguito 184 giovani ogni anno dai 13 ai 32 anni, provenienti da aree urbane e suburbane negli Stati Uniti sud-orientali, di differente contesto socioeconomico.
Circa la metà del gruppo era di sesso maschile e metà femminile e il 42% si identificava come membro di gruppi etnici razziali di minoranza. Lo studio ha anche considerato il reddito familiare, il genere e la media dei voti all'età di 13 anni.
I ricercatori hanno chiesto ai partecipanti di compilare questionari su se stessi, i loro genitori e, in età adulta, sulle loro relazioni e sul livello di istruzione. Hanno anche raccolto informazioni dai coetanei di ogni giovane su quanto fosse benvoluto l'adolescente a scuola e hanno osservato i video di ogni giovane mentre interagiva con il suo amico più caro e successivamente, in età adulta, con il suo partner affettivo.
Lo studio ha evidenziato che avere genitori prepotenti e sovracontrollanti all'età di 13 anni era associato a relazioni affettive meno solide per coloro che erano in relazione all'età di 27 anni, una minore probabilità di essere in una relazione all'età di 32 anni e, in definitiva, percorsi scolastici più modesti all'età di 32 anni.
Questi risultati sono stati spiegati in gran parte da problemi avuti dai 15 ai 16 anni, incluso il fatto che gli adolescenti erano meno psicologicamente maturi e meno amati dai loro coetanei.
Anche se i genitori tentano solitamente di guidare i propri figli verso un adattamento riuscito, la genitorialità iper-controllante nell'adolescenza ha il potenziale per impedire lo sviluppo in un modo fondamentale che non è facile da recuperare in seguito, secondo quanto concludono i ricercatori.