I ragazzi che si impegnano nella crescita personale già da piccoli probabilmente deriveranno da questo impegno molti vantaggi nella vita. Un genitore dovrebbe favorire questa attitudine, anche se può essere un po' complicato capire esattamente come insegnare ai figli l'auto-miglioramento.
Eppure esistono diverse strategie e attenzioni che possono aiutare.
Anzitutto è importante insegnare ai figli che possono amare se stessi così sono mentre si sforzano anche di migliorare. Non si può aspettare che stiano bene con se stessi solo dopo aver raggiunto gli obiettivi che si sono posti di raggiungere.
È importante chiedere loro cosa amano di loro stessi, assicurandosi che identifichino le qualità che riflettono la loro personalità, non solo il loro aspetto esteriore. Sebbene sia salutare per un figlio pensare di essere piacevole, l'opinione dei bambini e dei ragazzi su se stessi dovrebbe estendersi ben oltre il loro aspetto.
Una volta identificate le aree in cui voglio migliorare, che siano la scuola, lo sport o le amicizie, si possono definire con loro i passi concreti che possono intraprendere per lavorarci.
Anche se un figlio ha un’opinione molto alta di se stesso in un certo ambito, è bene ricordargli che esistono sempre margini di miglioramento, per sviluppare in lui un po' di consapevolezza di sé.
Sono d’aiuto le conversazioni regolari sul fatto che tutte le persone hanno dei punti deboli ed è importante dare la priorità a quelli su cui vuoi lavorare, accettando anche che non si possa eccellere in tutto.
Un figlio dovrebbe essere elogiato per cose che sono sotto il suo controllo e su cui già si impegna, senza enfatizzare il risultato (ad esempio un bel voto) e concentrandosi piuttosto sui suoi sforzi e lodandolo di per sé.
Lodare le scelte di un ragazzo lo aiuterà a rimanere concentrato sulle cose che può controllare nella vita, come i suoi sforzi e il suo atteggiamento.
È salutare per i ragazzi lavorare costantemente verso nuovi obiettivi. Gli obiettivi possono includere qualsiasi cosa, dal desiderio di imparare uno sport all’avere più amici.
Un figlio deve essere aiutato a identificare obiettivi sani che sono impegnativi ma realizzabili.
Se imposta l'asticella troppo in alto, potrebbe predisporsi per il fallimento. Al contrario, se i suoi obiettivi sono troppo facili, in realtà non miglioreranno se stessi.
Per stabilire obiettivi realistici e raggiungibili, si può essere d’aiuto suddividendo il traguardo finale in tanti piccoli traguardi intermedi.
Indipendentemente dal fatto che un ragazzo abbia successo, il modo in cui elabora l'evento determina quanto apprende da esso. Parlando con lui della sua esperienza si possono trasformare gli eventi quotidiani in lezioni di vita.
Per un genitore può essere allettante risolvere i problemi di un figlio al posto suo, ma non gli si fa un buon servizio gestendo le attività al suo posto e risparmiandogli fatica e frustrazione.
Di fronte a un problema, parlare con un ragazzo dei tanti modi diversi per risolverlo, aumenterà la sua capacità di risoluzione dei problemi. Ogni problema che un ragazzo incontra è un'opportunità per migliorare se stesso.
Quando un ragazzo parla in modo esageratamente negativo su se stesso, affermando ad esempio che non riuscirà mai a fare una certa cosa, occorre aiutarlo a capire che i suoi pensieri non sono necessariamente veri e che con la pratica può migliorare.
La chiave è evitare di dire quello che si vuole che pensi, rassicurandolo sulle sue possibilità, perché l’obiettivo è sempre quello che impari da solo a raggiungere davvero quello che si è proposto.
In questo modo si può evitare anche la tentazione di “salvare” il ragazzo impedendogli di commettere errori. Gli incidenti frustranti e le esperienze fallite devono essere trasformate in opportunità di crescita personale.
Ci saranno momenti in cui un figlio non sarà motivato a cambiare. In questi casi, alcuni incentivi potrebbero essere proprio ciò di cui tuo figlio ha bisogno per fare meglio, e possono riguardare ad esempio giochi e passatempi che ama in modo particolare.
L'auto-miglioramento non deve riguardare l'essere la persona più intelligente, più bella o più atletica semplicemente per vanità. Invece, un ragazzo può imparare a migliorare se stesso perché questo di per sé dà un senso e uno scopo.
Se l'obiettivo di tuo ragazzo è ottenere un voto alto in una certa disciplina scientifica, gli si può parlare di come questo potrebbe portarlo in futuro a inventare qualcosa che potrebbe essere d’aiuto alle persone o all'ambiente.
Un ragazzo deve essere consapevole che ogni giorno può fare la differenza nella vita di qualcuno essendo gentile, generoso e disponibile.
Per rimanere coinvolti nella ricerca di un figlio per l'auto-miglioramento, si dovranno fornire molte indicazioni lungo la strada, assicurandosi che i suoi obiettivi siano sani per lui.
Se inizia una dieta drastica o una routine pesante di esercizi, occorre intervenire e affronta la situazione. Oppure, se inizia a studiare così tanto da non dormire a sufficienza, lo si deve aiutare a vedere che queste abitudini fanno più male che bene.
Un genitore dovrebbe fare da modello, anche in questo, per un figlio, parlandogli dei modi in cui sta lavorando lui stesso attivamente sul proprio auto-miglioramento e comunicando al ragazzo il desiderio di fare lo stesso.