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Un ottimo film di animazione, forse il migliore fra quelli realizzati finora dal binomio Disney-Pixar, che esplora il mondo della mente umana e delle emozioni. Il film inizia con la nascita della bambina Riley, “uno splendido fagottino” come dicono i suoi genitori. Nel “quartiere generale” della mente di Riley compare subito un'emozione: Gioia e sembra che ci saranno solo loro due, "...ma questo durò solo per 33 secondi" dice Gioia, perché nella mente di Riley è già nata un'altra emozione: Tristezza. 

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Il tempo passa e il “quartiere generale” della mente della bambina è sempre più affollata di emozioni, le cinque “emozioni base”: Gioia, Tristezza, Disgusto, Rabbia e Paura. A ognuna di loro sono assegnati compiti ben specifici: Gioia garantisce la felicità ed è l’emozione dominante di Riley, Paura garantisce la sua sicurezza, Rabbia garantisce che Riley non venga sopraffatta dagli altri, Disgusto evita che Riley venga avvelenata fisicamente e socialmente, mentre Tristezza si assicura che gli altri si accorgano di lei, dei momenti in cui ha bisogno di qualcosa o qualcuno.

Inoltre, si scopre di più sull'organizzazione della mente: ogni ricordo viene cristallizzato in una sfera del colore dell'emozione associata (gialla per la Gioia, azzurra per la Tristezza, viola per la Paura, rossa per la Rabbia e verde per il Disgusto) e viene prima archiviato nel “quartiere generale”, per poi essere trasferito a fine giornata nella “memoria a lungo termine”, costituito da un immenso labirinto di scaffali. Alcuni ricordi, fondamentali per la formazione della personalità di un individuo, sono definiti “ricordi base” e vengono archiviati e custoditi in un nucleo all’interno del “quartiere generale”.


In questo viaggio dentro la mente c'è davvero molto:
grandi spazi da attraversare, le paure più profonde,
nonché i bui abissi in cui i ricordi vengono dimenticati o rimossi


A ogni “ricordo base” è associata una “isola della personalità” che si forma attorno al “quartier generale” e si anima ogni volta che l'individuo è mosso da un’emozione legata ad essa. Le “isole della personalità” sono personali per ogni individuo e lo rendono unico, e quelle della personalità di Riley sono cinque: l’isola della stupidera, alimentata dai momenti di divertimento spontaneo, l’sola dell’amicizia, l’sola della famiglia, l’isola dell’hockey e l’isola dell’onestà.

Ogni volta che serve, le emozioni possono richiamare un ricordo dalla memoria a breve o a lungo termine, letteralmente proiettando il contenuto della sfera sul monitor della sala di controllo del “quartiere generale” che, nella mente di Riley, è coordinato da Gioia.

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