Si potrebbe pensare che i video games, ormai diffusi in modo capillare grazie agli smartphone, inducano a isolamento e solitudine, aumentando le possibilità che un adolescente non riesca a costruire buone relazioni con i pari.
I risultati di due recenti studi realizzati dall'Università di Uppsala sembrano smentirlo. A detta dei ricercatori, infatti, i giovani appassionati di giochi digitali non hanno meno amici a scuola rispetto ai loro coetanei che non amano questo genere di divertimento.
Nel loro studio i ricercatori Lina Eklund e Sara Roman hanno analizzato il modo in cui i giochi digitali influenzano la formazione delle amicizie tra i giovani. I risultati mostrano che né gli adolescenti che trascorrono gran parte del loro tempo a giocare né quelli che si descrivono e identificano come giocatori hanno meno amici della scuola rispetto ai loro coetanei che giocano poco o nulla.
Evidentemente anche gli studenti che si auto-definiscono e vedono come giocatori tendono a diventare amici l'uno dell'altro. In altre parole, l'interesse comune per il gioco digitale sembra favorire la creazione di nuove amicizie a scuola.
Gli adolescenti intervistati (nella loro tarda adolescenza) riferiscono che, mano a mano che si avvicinano alla vita adulta, riescono parallelamente a limitare e a gestire la loro passione per il gioco digitale, in modo tale da dare priorità e il giusto peso alle cose che sono importanti per la loro età, come gli amici, lo sport e la scuola.
Lo studio si è basato sull'analisi di tutti i 115 studenti del primo anno di una nuova scuola secondaria superiore in una metropoli svedese.
In particolare, gli autori hanno analizzato il modo in cui la rete di relazioni sociali degli studenti sono state create e come si sono modificate durante il loro primo anno scolastico. Sono state condotte dieci interviste approfondite con i giovani studenti giocatori.
"I risultati sono al contempo sorprendenti e attesi. Di sicuro pensavamo che i" giocatori "si facessero amici in base alla stessa passione per i video games.
Il gioco è una parte così importante della cultura giovanile di oggi che qualsiasi altra cosa, come conseguenza nelle loro relazioni, sarebbe ben più strana. Proprio come gli adolescenti stringono relazioni e stanno insieme attraverso gusti musicali condivisi, anche il gioco è ormai un fattore importante nel consumo dei media e per la costruzione di interessi comuni che non sono di per sé un freno alla socialità.
D'altra parte, tuttavia, non eravamo così sicuri che i giocatori non si dimostrassero meno socievoli o che non avessero meno amici a scuola, in quanto, su questo punto, le precedenti ricerche erano limitate e lascivano dubbi su questi elementi" conclude la professoressa Eklund.
In definitiva, gli adulti non dovrebbero vedere i nuovi interessi dei ragazzi come una modalità di per sé pericolosa per lo sviluppo delle loro reti di relazioni sociali e ricondurre eventuali tendenze all'isolamento a fattori più personali, che nella tecnologia possono trovare nuove modalità di espressione, senza esserne la causa determinante.
I materiali della ricerca sono disponibili sul sito dell’Università di Uppsala.
Riferimenti bibliografici
Lina Eklund, Sara Roman. Digital Gaming and Young People’s Friendships. YOUNG, 2018; Lina Eklund, Sara Roman.
Do adolescent gamers make friends offline? Identity and friendship formation in school. Computers in Human Behavior, 2017.