La vicinanza e la forza dell’immedesimazione nei pensieri e nei sentimenti dell’altro, in particolare la capacità di comprenderne problemi e sofferenze, è un’abilità sociale di fondamentale importanza e rappresenta uno degli strumenti di base per una comunicazione interpersonale efficace e positiva.
L’empatia, uno dei principali fattori che consentono l’accesso agli stati d’animo degli altri, raggiungerebbe la sua massima espressione nella giovane età adulta.
È questo il dato che sottolinea un nuovo studio di recente pubblicazione, il quale rivela che i giovani adulti mostrano le risposte empatiche più forti verso gli altri nel dolore fisico, psicologico o sociale, rispetto agli adolescenti e agli adulti più grandi.
I ricercatori hanno misurato l'attività cerebrale mentre i partecipanti osservavano situazioni dolorose, scoprendo che le risposte empatiche si sviluppano con l'età ma raggiungono il picco nella giovane età adulta.
Le persone di età più avanzata hanno mostrato reazioni cerebrali più forti al dolore, ma hanno valutato il dolore degli altri come meno intenso, il che suggerisce un divario tra l'empatia percepita e quella espressa.
I risultati della ricerca, spiegano gli studiosi, evidenziano la natura evolutiva dell'empatia nel corso della vita, influenzata dalle esperienze sociali e dall'esposizione a scenari correlati al dolore. Lo studio sottolinea la complessità dell'empatia e il suo ruolo critico nelle interazioni sociali.
Gli psicologi hanno scoperto che i giovani adulti sono particolarmente sensibili al dolore sociale, quando si manifesta, ad esempio, in situazioni di imbarazzo, dolore e tristezza, e provano una maggiore empatia per gli altri che vivono condizioni di dolore sociale rispetto agli adolescenti o agli adulti.
L'empatia è una forma particolare di intelligenza emotiva. Questa consiste nell’abilità di riconoscere e comprendere le emozioni sia in se stessi che negli altri, sapendo poi utilizzare questa consapevolezza nella gestione e nel miglioramento del proprio comportamento e delle relazioni con gli altri.
L’empatia, in altre parole, è una forma di intelligenza emotiva che aiuta a gestire le relazioni sociali, una componente fondamentale, dunque, dell'interazione sociale che consente alle persone di comprendere e condividere le emozioni degli altri.
La ricerca, pubblicata sulla rivista Social Cognitive and Affective Neuroscience, ha esplorato come le risposte empatiche differiscano tra adolescenti (10-19 anni), giovani adulti (20-40 anni) e anziani (oltre i 60 anni), registrando l'attività cerebrale mentre i partecipanti guardavano fotografie di persone in situazioni fisicamente o socialmente dolorose.
I risultati hanno dimostrato che le risposte cerebrali alle situazioni dolorose aumentano dall'adolescenza all'età adulta e avanzata.
Ciò dimostra che le risposte empatiche si sviluppano nel corso della vita, man mano che aumentano le esperienze sociali e l'esposizione a diverse situazioni sociali problematiche e legate al dolore.
Sebbene la ricerca abbia dimostrato che le risposte empatiche del cervello delle persone diventano più forti con l'avanzare dell'età, l'aumento dell'attività cerebrale negli anziani si accompagna a una riduzione della valutazione del dolore degli altri.
La professoressa Heather Ferguson, ricercatrice principale dello studio e docente di psicologia alla University of Kent, suggerisce che ciò sia dovuto al fatto che gli adulti più grandi sono meno bravi a esprimere empatia per gli altri rispetto ai giovani.
La professoressa Ferguson ha affermato che lo studio fornisce preziose intuizioni sulla natura complessa delle risposte empatiche agli altri che soffrono. Le risposte empatiche agli altri che soffrono raggiungono il picco nella giovane età adulta, come si vede nelle loro valutazioni comportamentali dell'intensità del dolore avvertito.
Tuttavia, con l'avanzare dell'età il cervello diventa sempre più reattivo alla vista del dolore altrui, il che suggerisce che gli adulti più grandi provavano empatia quando guardavano le fotografie del dolore, ma in seguito erano meno precisi nel valutare l'intensità di tale dolore e ad agire di conseguenza.