La chiave del successo è credere in sé stessi prima ancora che lo facciano gli altri. Quante volte capita di sentirci inadatti, non al posto giusto? E quante sono invece le volte in cui decidiamo di convincerci di potercela fare?
Sono sicura che la maggior parte di coloro i quali stanno leggendo queste righe, trovano maggior riscontro nella prima domanda.
A tal riguardo, c’è un'osservazione tratta da un film che fa riflettere e che recita: "La nostra più grande paura non è quella di essere inadeguati. La nostra più grande paura è quella di essere potenti al di là di ogni misura. È la nostra luce, non la nostra oscurità che più ci spaventa" (Film - Coach Carter).
Ed ecco che subito ci accorgiamo di come nella maggior parte dei casi ad influenzare le nostre azioni, i nostri comportamenti, sono proprio i nostri pensieri.
Riuscire ad essere consapevoli del qui e ora non ha eguali.
Spesso, errore comune è quello di essere costantemente concentrati sul passato e sul futuro, dimenticandoci di vivere il tempo presente. La società frenetica in cui viviamo spesso ci induce a farlo, senza neanche accorgercene.
Ma pensate quanto sarebbe bello, prendersi durante la giornata uno spazio di tempo per "fermarsi", fermarsi col pensiero, con le parole, con quello che ci circonda. Un momento solo nostro, nel quale finalmente poter essere semplicemente noi stessi!
Ciò che va cambiato è proprio l'approccio alla vita, alle situazioni, agli eventi.
Spesso sentiamo persone lamentarsi della cosiddetta "sfiga", che sembra inesorabilmente travolgere tutto e tutti. Ma non sarà forse il nostro pensiero a vederla unicamente come unica causa degli eventi che accadono intorno a noi?
Mi spiegò meglio: nella vita non si può mettere in dubbio la presenza di eventi oggettivamente negativi e ad impatto altamente emotivo. Ciò che però si può mettere in dubbio è il modo in cui ognuno di noi reagisce a questi eventi.
Se per esempio andiamo al supermercato e non troviamo proprio quell'ultima scatola di lievito che ci serviva per realizzare quel bel dolce che abbiamo visto sul web, non è detto che se andiamo in un altro supermercato, oltre a trovare il lievito, non vi è la possibilità di incontrare una persona a noi cara che non vedevamo da tanto tempo.
Questo per dire come l’apparente sfortuna che nel primo supermercato abbiamo pensato di avere, in realtà si è rivelata un’importante leva per trovare un'opportunità migliore in un momento successivo.
L’invito, quindi, è quello di coltivare quotidianamente pensieri positivi che, nel breve o lungo periodo, si trasformeranno in azioni.
Concludo con questa considerazione tratta sempre dal film Coach Carter: "Noi siamo nati per rendere manifesta la gloria che c'è dentro di noi, non è solo in alcuni di noi è in tutti noi. Se noi lasciamo la nostra luce splendere inconsciamente diamo alle altre persone il permesso di fare lo stesso. Appena ci liberiamo dalla nostra paura la nostra presenza automaticamente libera gli altri".
Il pensiero positivo è come un muscolo: va allenato.