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A fronte di 1.202 minori stranieri non accompagnati presenti in Lombardia, scarseggiano i tutori volontari. Anche per via del fatto che l'unico bando per candidarsi e formarsi risale all'estate 2017. Dal 23 febbraio 2022 sul Burl c'è il nuovo bando.
Clicca qui per scaricare il bando
Clicca qui per scaricare la brochure esplicativa
Per qualsiasi informazione si può contattare l’Ufficio del Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza al numero 02/67486290 nei giorni di martedì e giovedì dalle ore 10:00 alle ore 12:00 oppure tramite e-mail:
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Prima la pandemia e ora la guerra: rabbia e sfiducia per 8 adolescenti su 10
https://www.repubblica.it/
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Servono ancora le carceri minorili?
http://www.vita.it/
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1 ragazza su 2 subisce quotidianamente molestie in strada (cat calling) e 4 su 10 sono vittime di violenza (fisica, psicologica o sessuale o verbale).
Il 63% delle ragazze prevede di subire discriminazioni nel mondo del lavoro.
Ma gli adolescenti non vogliono restare a guardare, il 54% vuole impegnarsi per essere protagonista del cambiamento.
Milano, 8 marzo 2022 – La giornata internazionale della donna diventa il megafono per amplificare la voce delle ragazze e dei ragazzi della Gen Z, rispetto alla più grande e trasversale sfida del nostro secolo, il raggiungimento della parità di genere.
Sono oltre 1700 gli adolescenti coinvolti nell’ Osservatorio indifesa realizzato da Terre des Hommes e OneDay Group, anche grazie al supporto di BIC® e BIC Corporate Foundation, che hanno voluto esprimere l’insofferenza verso pregiudizi e retaggi culturali che ancora frenano l’uguaglianza tra uomini donne nella nostra società.
In effetti i dati parlano chiaro e anche tra le ragazze più giovani le discriminazioni di genere sono una certezza difficile da scalfire. Il 68,7% di loro pensa che il proprio futuro e le proprie scelte saranno limitate da retaggi culturali maschilisti e retrogradi, pregiudizi e stereotipi.
Come afferma il 43,4% delle ragazze la scuola è uno degli ambienti dove avvengono più discriminazioni, o violenza, seguito da social network, mass media (rispettivamente con il 42% e il 35%) e la politica (38%), ma a stupire è soprattutto la percentuale di ragazze che si immagina il mondo del lavoro come luogo più a rischio, ne è convinta il 63,5%.
Visto dalla prospettiva delle giovani donne anche il web è un luogo pericoloso, il 65% teme di subire Revenge porn quando è in rete.
Le ragazze inoltre hanno piena consapevolezza delle diverse forme che può assumere la violenza di genere, o perché vi hanno assistito, il 70% tra le intervistate ha assistito a violenza verbale (insulti e parolacce) e il 53,6% tra loro ha assistito a violenza psicologica contro altre donne, oppure perché ne sono le prime vittime: 4 ragazze su 10 hanno subito violenza fisica, psicologica, sessuale o verbale e il 53% ci dice di subire molestie per strada (cat calling).
Le nuove generazioni sono stanche di aspettare e sanno di dover scendere in campo da protagoniste per cambiare le cose, lo afferma il 54% dei giovani, ma un maggior impegno è richiesto anche a insegnanti (56%) alla famiglia (49,4%) e ai politici (44,4%).
Sono tante le proposte concrete emerse dalle risposte dei ragazzi ed evidenziate nei loro commenti. A formare una to do list che riflette la consapevolezza delle nuove generazioni: affinché ogni ragazza e ogni ragazzo possano giocare alla pari il cambiamento necessario è prima di tutto, culturale.
- “Magari potrebbe essere utile trasmettere tramite i mass media un tot di giorni a settimana solo post, testi e video che parlino di questo argomento così importante. Anche a scuola sarebbe utile parlare almeno due volte al mese di questo argomento”
- “dovremmo far capire alle persone che non serve a niente educare le ragazze su queste cose, ma, invece, si dovrebbero educare i ragazzi a rispettare tutte”
- “Penso, prendo come esempio il settore lavorativo, che servirebbe un sistema di valutazione e retribuzione dei dipendenti più meritocratico: bisognerebbe pagare la qualità effettiva del lavoro svolto. Mostrare più spesso in televisione lavori tipicamente visti come "da donna" svolti da un uomo potrebbe aiutare a normalizzare la cosa col tempo"
- “Avere più modelli femminili, insegnare fin da bambini l'uguaglianza, punire davvero chi discrimina, vietare determinati atteggiamenti e parole in ambiti dove c'è un grosso pubblico”
Ragazzi e ragazze della GenZ conoscono bene i meccanismi delle discriminazioni di genere e fa male leggere i dati dell’Osservatorio indifesa e vedere che molestie e violenza sono presenti nella quotidianità di tante ragazze” Dichiara Paolo Ferrara, Direttore Generale di Terre des Hommes “Ogni anno con la nostra campagna indifesa ci impegniamo a diffondere i dati della violenza e delle discriminazioni, ma cerchiamo anche di offrire a ragazze e ragazzi percorsi che possano accrescere la loro consapevolezza su queste tematiche e proporre nuovi modelli femminili nonché opportunità di formazione e percorsi di empowerment che possano dotarli degli strumenti necessari per essere davvero leader del cambiamento per una società più equa e inclusiva”
“Da diversi anni OneDay conduce un Osservatorio insieme a Terre des Hommes sui temi della discriminazione di genere e del bullismo per il target giovani. Lo scenario che emerge da questi preziosi momenti di ascolto è chiaro: i giovani sono sensibili e socialmente attenti alle dinamiche legate all'inclusion & alla diversity e alle violenze di genere, ma soprattutto vogliono modelli di riferimento solidi. Chiedono che la sensibilizzazione parta dalla scuola e dai social media, coinvolgendo così i contesti più influenti della loro vita. Per OneDay le nuove generazioni sono sempre al centro, per questo continua con impegno a portare avanti momenti di ascolto e campagne di sensibilizzazione” dice Gaia Marzo, Corporate Communication Director & Equity Partner di OneDay Group.
La campagna indifesa
indifesa è una grande campagna di sensibilizzazione con cui Terre des Hommes ha messo al centro del proprio intervento la promozione dei diritti delle bambine nel mondo a partire da interventi sul campo volti a dare risultati concreti per rompere il ciclo della povertà e offrire migliori opportunità di vita a migliaia di bambine e ragazze nel mondo.
All’interno di questa cornice, dal 2014 Terre des Hommes, in collaborazione con OneDay e ScuolaZoo, porta avanti l’Osservatorio indifesa, con cui ad oggi ha coinvolto più di 50.000 ragazzi e ragazze di tutta Italia, per un totale di più di 10 milioni di contatti. L’Osservatorio è uno strumento per ascoltare la voce dei ragazzi e delle ragazze italiane su violenza di genere, discriminazioni, bullismo, cyberbullismo e sexting ed è a oggi, l’unico punto d’osservazione permanente su questi temi.
L’Osservatorio indifesa 2021 è stato realizzato grazie al prezioso supporto di BIC® che è a fianco di Terre des Hommes e rinnova la sua collaborazione con la Fondazione per la Campagna indifesa e il progetto Network indifesa la prima rete italiana di WebRadio e giovani ambasciatori contro la discriminazione, gli stereotipi e la violenza di genere, bullismo, cyber-bullismo e sexting per promuovere la partecipazione e il protagonismo dei ragazzi e delle ragazze.
Inoltre, nel 2020 Terre des Hommes insieme a Junior Achievement Italia ha avviato #IoGiocoAllaPari – Palestra di Diritti e Competenze, un percorso di empowerment generazionale e parità di genere rivolto a ragazze e ragazzi di scuola secondaria di II grado. Un progetto che unisce la consapevolezza dei diritti con quella delle competenze grazie a un percorso di formazione innovativo e basato sul role modeling, articolato in 15 workshop online, tenuti da altrettante «Dream Coach», esperte e professioniste, voci sono di riferimento nei rispettivi settori professionali.
Sostengono la campagna indifesa: Bata, Benefit Cosmetics, BIC®, BIC Foundation, C&A, Douglas, Esserbella, catena di profumerie del Gruppo Esselunga, Fondazione Milan, Fondazione Zanetti, MainAD, Sorgenia, RGI Group, Valvorobica.
About Terre des Hommes
Terre des Hommes dal 1960 è in prima linea per proteggere i bambini di tutto il mondo dalla violenza, dall’abuso e dallo sfruttamento e per assicurare a ogni bambino scuola, educazione informale, cure mediche e cibo. Attualmente Terre des Hommes è presente in 22 paesi con 140 progetti a favore dei bambini. La Fondazione Terre des Hommes Italia fa parte della Terre des Hommes International Federation, lavora in partnership con EU DG ECHO ed è accreditata presso l’Unione Europea, l’ONU, USAID e il Ministero degli Esteri italiano - Agenzia Italiana per la Cooperazione Internazionale (AICS). Per informazioni: www.terredeshommes.it
About OneDay Group
OneDay è il business & community builder italiano che sviluppa e lancia sul mercato nuove realtà imprenditoriali smart secondo un approccio al lavoro unico e innovativo basato sui pillar di velocità, ambizione e concretezza. Il comune denominatore dei suoi business è il target: le nuove generazioni! Per loro OneDay costruisce community e progetta servizi e prodotti. Mission? Mettere davvero le nuove generazioni al centro con progetti concreti e d’impatto. Fanno parte del gruppo OneDay: ScuolaZoo, WeRoad, ZooCom, Together, House of Talent, Glint e la neonata Mambo.
Per maggiori informazioni e richiesta di interviste, contattare:
Terre des Hommes Italia
Anna Bianchi, Ufficio Stampa Terre des Hommes Italia, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ; +39 3341691927
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Baby gang, vite esposte
https://www.agensir.it/
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l 19 marzo il furgone di Solidando partirà per l’Ucraina per portare aiuti di prima necessità alle famiglie che sulla loro pelle stanno vivendo questa tragica situazione.
Nel frattempo vi chiediamo di aiutarci a riempirlo il nostro il furgone, perché arrivi a destinazione il più carico possibile.
Grazie all’aiuto del consolato ucraino abbiamo stilato una lista dei prodotti – alimentari e non – che più servono e più serviranno nelle prossime settimane. Eccola.
Doccia schiuma
Shampoo
Dentifricio
Spazzolino da denti
Assorbenti femminili
Carta igienica
Detersivi in polvere in piccole confezioni
Pannolini per bambini
Latte in polvere
Siringhe
Guanti sterili
Cerotti in rotoli
Garze
Zucchero in bustine
The
Riso
Pasta Biscotti
Potete recapitarci quello che intendete donare direttamente in via Santa Croce 15, dal lunedì al venerdì, dalle 09:00 alle 18:00. Aiutateci a far girare questo messaggio e grazie per quel che potrete fare.
N.B.: se non vi è possibile donare prodotti, per contribuire potete usare il nostro IBAN:
IT89 H056 9601 6000 0002 6623X78
Indicando come causale “Solidando X Ucraina”.
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Adolescenti “incantati” dai social, gli esperti: "Irritabili ed aggressivi. A rischio la loro salute"
https://www.lavocedigenova.it/
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Il progetto “Che razza di parole!” è statp realizzato da Avvocato di Strada ODV, con il contributo dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali – UNAR, in occasione della XVIII settimana d'azione contro il razzismo .
L'Associazione Avvocato di strada è un'organizzazione nazionale di volontariato con sede a Bologna che ha lo scopo di fornire assistenza legale alle persone senza dimora su tutto il territorio nazionale e di realizzare progetti per sensibilizzare la cittadinanza e le istituzioni sul tema delle discriminazioni.
Nell’ambito della propria attività di sensibilizzazione, ed in occasione della XVIII settimana d'azione contro il razzismo, Avvocato di Strada, con il contributo dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali – UNAR, ha deciso di dare vita ad un progetto chiamato “Che razza di parole!” finalizzato al coinvolgimento di 20 studentesse e studenti frequentanti il 4° e 5° anno della scuola secondaria di secondo grado, per la realizzazione di un processo penale simulato su un caso di odio online (c.d. hate speech) nel quale saranno gli stessi studenti ad interpretare il ruolo di parte offesa, imputato, organo giudicante, pubblico ministero, difesa, testimone o delle altre figure che prenderanno parte al processo.
I ragazzi interessati potranno presentare la propria candidatura compilando, entro e non oltre la data del 2 marzo 2022 alle ore 14.00, il modulo indicato al seguente link indicando le proprie generalità e le motivazioni che lo spingono a presentare la candidatura.
Nel caso dovesse pervenire un numero di candidature superiore ai posti disponibili, Avvocato di Strada selezionerà i partecipanti sulla base delle motivazioni presentate.
I ragazzi partecipanti al Progetto, con l’aiuto di avvocati volontari dell’Associazione, saranno coinvolti in prima persona nella simulazione di un processo penale su un caso di hate speech secondo le fasi illustrate brevemente di seguito:
Fase 1 (studio del caso):
in questa fase i partecipanti, con l’aiuto dei tutor, dopo essersi divisi nei gruppi che rappresenteranno le parti coinvolte nel processo simulato (gruppo Accusa, gruppo Difesa, gruppo Organo giudicante, gruppo Testimoni), inizieranno lo studio del caso sottoposto e predisporranno la strategia migliore per il ruolo assegnatogli.
Durante questa fase, sarà richiesto ai ragazzi di partecipare obbligatoriamente ai seguenti incontri:
- 04/03/2022, ore 17-19, incontro online tramite Zoom con i tutor
- 10/03/2022, ore 17-19, incontro online tramite Zoom con i tutor
- 15/03/2022, ore 17-19, incontro online tramite Zoom con i tutor
Fase 2 (processo simulato):
questa fase si svolgerà interamente a Bologna (costi di trasferta, vitto e alloggio saranno coperti dall'Associazione) nelle giornate del 18 e 19 marzo 2022 secondo il programma indicato di seguito:
- il giorno 18/03/2022 i partecipanti arriveranno a Bologna e dopo una prima fase di conoscenza si divideranno nei rispettivi gruppi (alla presenza dei relativi tutor) per la preparazione del processo.
- il giorno 19/03/2022, dalle ore 9 alle ore 13, ci sarà la simulazione del processo penale in location da definire (probabilmente presso un’aula del Tribunale di Bologna). Il processo simulato sarà trasmesso in diretta online (tramite Youtube) e i docenti che vorranno, indipendentemente dalla presenza o meno di loro studenti tra i partecipanti, potranno coinvolgere le classi nella visione dell’iniziativa durante il suo svolgimento.
Per maggiori informazioni potete scrivere a
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I dati regione per regione raccontano un Paese che non offre le medesime opportunità a tutte le persone di minore età. Presentato oggi a Milano il Rapporto CRC “I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia – I dati regione per regione”.
Una vera e propria “lotteria geografica” condiziona il destino e l’attuazione dei diritti dei quasi dieci milioni (9.287.462) di persone di minore età che vivono in Italia: sempre più evidenti le forti diseguaglianze sociali, economiche e culturali che caratterizzano i vari territori. Il Gruppo di Lavoro per la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (CRC) è un network attualmente composto da 100 soggetti del Terzo Settore che da tempo si occupano attivamente della promozione e tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza ed è coordinato da Save the Children Italia. Il Gruppo CRC pubblica la seconda edizione del Rapporto “I dati regione per regione 2021”, a distanza esatta di tre anni dalla prima. La pubblicazione affianca l’analisi nazionale sviluppata nel Rapporto annuale di monitoraggio al fine di offrire una fotografia regionale attraverso una serie di indicatori e utili spunti per ulteriori approfondimenti. In particolare, l’obiettivo è quello di sensibilizzare le istituzioni pubbliche circa la necessità di una raccolta puntuale, sistematica e disaggregata di informazioni necessarie a programmare interventi efficaci e sostenibili per bambini, adolescenti e le loro famiglie. Inoltre, è nostra intenzione favorire il dialogo tra i territori, fornendo utili materiali di confronto, anche attraverso l’organizzazione degli incontri regionali che si stanno svolgendo in queste settimane.
La pubblicazione è organizzata in 20 schede regionali che offrono dati sintetici e comparabili relativi alle aree tematiche individuate. Partendo dai contenuti dei rapporti annuali di monitoraggio, sono stati individuati sette raggruppamenti tematici. Per ognuno di essi è stato individuato un set di indicatori che, seppur limitato, anche in considerazione della difficoltà di reperire dati disaggregati per la fascia 0-17 anni a livello regionale, possa rappresentare la condizione dell’infanzia nei diversi territori per le specifiche aree tematiche. La raccolta degli indicatori, per un totale di 164 indicatori, è stata resa possibile anche grazie al supporto di numerosi soggetti istituzionali e non solo, che hanno fornito una serie di dati disaggregati su base regionali ai fini della pubblicazione. In particolare, sono presenti nel Rapporto alcuni dati inediti, forniti da vari enti appositamente ai fini della stesura dello stesso: tra questi, ad esempio, i dati sulle persone di minore età a rischio povertà o esclusione, sulla povertà abitativa, sulle attività culturali, lo sport e la povertà alimentare, i dati relativi alla scuola dell’infanzia e alla sicurezza nelle scuole, i dati sui minorenni vittime di abusi.
Se ne riporta di seguito una sintesi rispetto a quelli più significativi per la Regione Lombardia.
- Dati demografici
In Lombardia le persone di minore età sono 1.607.549, il 16,1% della popolazione totale della regione, contro una media nazionale del 15,7%, ma con un trend in diminuzione rispetto al precedente Rapporto.
Il tasso di natalità (per mille abitanti) è di 6,9, superiore di appena 0,1 alla media nazionale (6,8). La speranza di vita alla nascita è di 81,3 anni (inferiore di 0,7 rispetto alla media nazionale di 82 anni). Le famiglie con 5 o più componenti sono 4,7 su 100, inferiori rispetto alla media italiana del 5,2, mentre i nuclei monogenitoriali sono il 15,4% (inferiori di 2,1 punti rispetto alla media italiana).
- Risorse dedicate all’infanzia e all’adolescenza
In questa edizione è stata aggiunta un’area sulle risorse dedicate all’infanzia e all’adolescenza che ripropone l’analisi realizzata dal Gruppo CRC e pubblicata a maggio 2021 nel Dossier Risorse Infanzia. Nella consapevolezza che si tratta di dati limitati, che forniscono solo una fotografia parziale, è stato ritenuto importante dare visibilità all’allocazione di adeguate risorse all’infanzia e all’adolescenza in quanto ha un’importanza enorme nel garantire a tutti i bambini e a tutti gli adolescenti l’effettiva attuazione dei diritti.
Si evidenzia, ad esempio che, in Lombardia i fondi del PON scuola pro-capite per popolazione 0-17 ammontano a 68,25 euro, nettamente inferiore rispetto alla media nazionale di 170,16 euro.
- Povertà materiale ed educativa
Oltre ai dati sulla povertà economica, in questo rapporto sono stati aggiunti nuovi indicatori che consentono una visione più completa del fenomeno della povertà minorile, che è multidimensionale e non può non tenere conto anche della povertà educativa.
In Lombardia la percentuale di minorenni in povertà relativa è del 16,6%, inferiore di 3,8 punti rispetto alla media nazionale, ma superiore rispetto a Piemonte (16,1%), Veneto (13,1%) ed Emilia- Romagna (15,9%), e con una tendenza in aumento di 2,6 punti rispetto al precedente Rapporto.
Significativo anche il dato sulla povertà abitativa: in Lombardia la percentuale di minorenni che vive in abitazioni prive di alcuni servizi e con problemi strutturali è dell’11,3% (media nazionale del 12,8%), mentre i minorenni che vivono in situazioni di sovraffollamento abitativo sono il 45,7% superiore di ben 4 punti rispetto alla media nazionale.
I bambini e i ragazzi di 6-17 anni che nel tempo libero hanno l’abitudine alla lettura di libri sono il 58,6%, quota superiore di 6,7 punti rispetto alla media nazionale.
La percentuale di bambini e ragazzi che nel tempo libero praticano sport è del 70,2%, superiore di 10,4 punti rispetto alla media nazionale e con una tendenza in aumento rispetto al precedente Rapporto.
In relazione alla povertà educativa digitale, la percentuale di minorenni tra 6 e 17 anni che non utilizzano Internet è del 13,9%, inferiore di 1,8 rispetto alla media nazionale.
- Ambiente familiare e misure alternative
Il tasso di affidamenti familiari è di 1,5 ogni mille residenti, in linea alla media italiana di 1,5; così come il tasso per mille residenti di 0-17 anni dei minorenni nei servizi residenziali (1,3) e in aumento dello 0,2 rispetto al precedente Rapporto.
La percentuale di bambini e adolescenti stranieri presenti nei servizi residenziali è del 50,4% (inferiore rispetto alla media nazionale di 54,9%), mentre la percentuale di bambini e adolescenti accolti nei servizi residenziali con disabilità certificata è di 5,8% (0,8% superiore alla media italiana).
Rispetto alle adozioni, le dichiarazioni di adottabilità di minorenni per adozione nazionale sono state 246 (1.237 il totale nazionale), di cui 58 da genitori ignoti (193 il dato nazionale), mentre le domande di disponibilità all’adozione nazionale sono state 901.
Rispetto al tema relativo alle persone di minore età con un genitore detenuto, la percentuale di colloqui con minorenni sul totale dei colloqui è del 13,6% (inferiore alla media nazionale del 20,4%), mentre il numero di istituti penitenziari in cui è presente una ludoteca è di 11 su 19.
- Educazione, gioco e attività culturali
I dati sull’educazione indicano che la percentuale dei comuni coperti da servizi socioeducativi per la prima infanzia è dell’80,5%, superiore di 20,4 punti rispetto alla media nazionale.
Tra i bambini iscritti alla scuola dell’infanzia, il 58,3% è iscritto alla scuola pubblica e il 41,7% alla scuola privata. Gli anticipatari sono il 2,5%, inferiori di 1,6 rispetto alla media nazionale.
La percentuale di alunni della scuola primaria che usufruiscono del servizio mensa è dell’80,4%, superiore di 24,1 punti rispetto alla media nazionale. La percentuale di classi senza tempo pieno è del 48,19%, inferiore quindi rispetto alla media nazionale del 70,47%.
Uno specifico approfondimento del Rapporto riguarda il diritto all’istruzione per gli alunni con disabilità e per gli alunni stranieri, nella consapevolezza che l’opportunità di frequentare ambienti educativi inclusivi faccia la differenza nei processi di integrazione. Nelle scuole statali sono presenti 45.324 alunni con disabilità, mentre la percentuale di alunni con cittadinanza non italiana presenti sul totale degli ordini è del 15,5%.
La percentuale di persone di 18-24 anni che hanno conseguito la sola licenza media e non sono inseriti in un programma di formazione (Early School Leaver) è del 11,9% (media italiana 13,1%), mentre la percentuale di persone di 15-29 anni che non lavorano e non studiano (Neet) è del 17,4% (media nazionale 23,3%).
Infine, la percentuale di edifici in cui è presente il certificato di agibilità è del 53,6%, superiore rispetto alla media italiana del 39%.
- Salute e servizi di base
Il tasso di mortalità infantile in Lombardia è del 2,56‰ (media nazionale 2,88‰) e la percentuale di parti cesarei sul totale dei parti è del 23,7 % inferiore di 8 punti rispetto alla media nazionale.
La percentuale di bambini obesi e gravemente obesi è del 4,7%, quota inferiore di 4,7 punti rispetto alla media nazionale e in diminuzione rispetto al precedente Rapporto.
La mobilità ospedaliera interregionale è di 6,6 rispetto alla media nazionale del 9,4.
Rispetto alle coperture vaccinali: la copertura per il morbillo è del 95,6%, superiore di 0,4 rispetto alla media nazionale e con una tendenza in aumento rispetto al precedente Rapporto.
Passando all’ambiente, e specificatamente alla qualità dell’aria urbana, i livelli di esposizioni della popolazione urbana all’inquinamento atmosferico da particolato PM 2,5 superiore a 10 mcg/m3 è del 97%, superiore di 15,1 rispetto al dato nazionale 81,9%. Infine, la disponibilità di verde urbano è di 27,4, inferiore del 6,4 rispetto alla media nazionale del 33,8.
- Protezione
In questa ultima sezione sono riportati i dati relativi ai minori stranieri non accompagnati presenti e censiti che in Lombardia sono 732 (Italia 7.802), tendenza in diminuzione rispetto al precedente Rapporto.
Con riferimento alle persone di minore età in stato di detenzione o misure alternative, nei Servizi residenziali sono presenti 239 minorenni, il 18,2% rispetto al totale nazionale, tendenza in diminuzione rispetto al precedente rapporto.
Per la prima volta quest’anno sono stati poi inseriti i dati forniti dal Ministero dell’Interno rispetto ai minorenni vittime di abuso e di maltrattamento per una serie di reati, che in mancanza di qualsiasi altra informazione relativa al fenomeno della violenza a danno di minorenni, abbiamo ritenuto importante includere, nella consapevolezza che forniscono solo uno sguardo parziale sul fenomeno: i reati per maltrattamento contro familiari e conviventi segnalati nel 2020 sono 3.185, il 14,67% del totale nazionale (21.709).
“In Italia permangono ancora numerose e profonde diseguaglianze regionali nell’accesso e nella qualità dei servizi di salute, dei servizi educativi, e nell’incidenza della povertà, che di fatto significa che le persone di minore età hanno differenti opportunità e diritti a seconda di dove nascano e crescono. Si tratta di forte discriminazione su base regionale, che ha un forte impatto sulla vita dei bambini, e che rende indispensabile avviare una programmazione strategica in grado di investire con efficacia sull’infanzia e adolescenza”. Commenta Arianna Saulini, di Save the Children, coordinatrice del Gruppo CRC. “Con questo lavoro le associazioni del Gruppo CRC intendono contribuire e stimolare un processo che porti ad una maggiore conoscenza e consapevolezza della condizioni dell’infanzia nei singoli territori, e conseguentemente superare le disparità che si fanno sempre più acute”. In particolare aggiunge Liviana Marelli, CNCA, “occorre investire maggiormente sulla cura degli ambienti di vita a partire dalla qualità dell’aria che in Lombardia evidenzia dati peggiori rispetto alla media nazionale, così come vanno incrementare le aree verdi che evidenziano una significativa percentuale inferiore rispetto alla media nazionale. Occorre altresì avere cura dei processi di transizione alla vita adulta con particolare attenzione all’ individuazione di politiche attive di contrasto alla condizione di NEET che in Lombardia evidenzia un dato pari l7,4% e superiore alla media europea (14,2%).
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Responsabili, comprensivi e fiduciosi nella scienza: così la pandemia ha cambiato i comportamenti degliadolescenti
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