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Due bandi per abbattere le barriere della comunicazione e favorire l'inclusione delle persone sorde a scuola, al lavoro e nelle relazioni sociali
Disponibili due nuovi bandi del PIS - Pio Istituto Sordi - uno nazionale, un altro riservato alla città di Milano - per finanziare progetti con attività aggregative, educative, culturali, sportive o di sensibilizzazione e favorire l'inclusione delle persone sorde.
Milano, 29 aprile 2022 - La condizione della sordità è tanto diffusa quanto sommersa. Secondo l'OMS, nel mondo sono circa 460 milioni le persone in condizione di perdita dell'udito di cui 34 milioni in età infantile, con un progressivo incremento nel prossimo futuro.
Il PIS, Pio Istituto Sordi, storica Istituzione educativa milanese oggi divenuta Fondazione di erogazione, mette a disposizione due dotazioni, una a rilevanza nazionale una locale rispettivamente di 80 e 30mila euro per supportare attività mirate sulla disabilità uditiva. Le scadenze per la presentazione delle candidature sono 31 maggio e 30 giugno.
In Italia le persone che hanno una perdita uditiva sono circa 5 milioni di cui il 75% ha una perdita uditiva leggera o media e il 5% grave o profonda. La maggior parte di loro ha perso l’udito dopo l’acquisizione del linguaggio, soprattutto a partire dai 50 anni di età. Un terzo delle persone sopra i 65 anni convive con una perdita di udito. In Europa la perdita di udito coinvolge oltre 34 milioni di persone ed è considerata condizione a vario titolo disabilizzante.
La sordità neonatale è la più frequente disabilità sensoriale congenita e, sempre secondo l’OMS, incide in circa 1-4 casi ogni mille abitanti. In Italia sono almeno 90mila le persone con disabilità uditiva (certificati ai fini INPS), con un'incidenza intorno al 1,5%.
Perdere l’udito in età precoce spesso significa incorrere in difficoltà di acquisizione del linguaggio con tutto ciò che ne consegue: disagio, rischio di isolamento, difficoltà di comunicazione e relazione.
“Le opportunità messe costantemente a disposizione dal PIS sono molte, tutte focalizzate sull'abbattere le barriere che incontra chi convive, a diverso titolo, con la sordità e siamo felici di valutare e accogliere idee e progetti innovativi e mirati” riferisce Daniele Donzelli, Presidente del PIS.
Di inizio anno è anche la messa online del nuovo sito web, una vetrina più moderna e intuitiva, ricca di informazioni per conoscere la storia, le attività, i progetti svolti e le opportunità per realtà onlus e singoli individui coinvolti a vario titolo con la disabilità uditiva.
Anche in pandemia la Fondazione non si è fermata: sono state distribuite mascherine trasparenti per consentire la labiolettura, sono stati organizzati eventi sportivi come il progetto sostenuto da Fondazione Vodafone Campioni Sordi ieri, oggi e domani, sono state erogate borse di studio per giovani universitari con sordità (opportunità tuttora attiva con un bando ad hoc in scadenza al 30 settembre), è stata avviata una collaborazione per l’attivazione di uno sportello di consulenza psicologica gratuito per i soggetti più isolati a causa dei lockdown e sono state, infine, sostenute iniziative all'estero destinate alle persone con disabilità uditiva nei paesi in via di sviluppo.
Nata come istituzione scolastica nel lontano 1854, la Fondazione ha mantenuto negli anni il suo ruolo di guida per le famiglie e le persone che devono fare i conti con la sordità e gli enti che si adoperano per abbattere pregiudizi e barriere favorendo l'inclusione a scuola, al lavoro e nelle relazioni sociali quotidiane.
La sua trasformazione da Istituto pedagogico in Fondazione di erogazione di contributi la rende oggi una delle realtà di riferimento nel Terzo Settore per questa forma specifica di disabilità.
“Valuteremo ogni progetto, di qualunque natura, che abbia come focus l'inclusione delle persone sorde – commenta Stefano Cattaneo, Direttore del PIS – e metta la persona sorda al centro, in linea con le raccomandazioni della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità e con lo spirito della nostra Fondazione”.
Il PIS partecipa stabilmente anche al Tavolo Disabilità sensoriali della Comune di Milano, a UNEBA Unione Nazionale Istituzioni e Iniziative di Assistenza sociale, alla Commissione Gioco al Centro – Parchi gioco per tutti della Fondazione di Comunità Milano Città Sud Ovest ed Est Martesana.
Proprio con la Fondazione di Comunità, ha preso vita il secondo bando (scadenza 30 giugno) riservato ad attività con sviluppo sulla città di Milano per un massimo di 5mila a progetto finanziato.
Il PIS finanzia le proprie attività con fondi propri e donazioni, e proprio la dotazione del Fondo Sordità Milano costituito in Fondazione di Comunità Milano può essere incrementata con ulteriori contributi liberali da parte della cittadinanza.
Conoscere tutte le attività legate al mondo della sordità potrebbe far meglio percepire l'entità del fenomeno, la sua diffusione in Italia e quanto questa sia una limitazione le cui conseguenze vengono spesso percepite meno rispetto a svantaggi più facilmente visibili.
“La sordità influisce molto sulle relazioni interpersonali e sociali – confermano dal Pio Istituto dei Sordi – per cui serve sensibilizzare le Istituzioni e la società civile su quanto sia importante fare qualcosa ogni giorno per abbattere barriere che spesso non riusciamo nemmeno a immaginare. Questo, soprattutto per bambini e giovani, alle prese con l'inserimento a scuola, le amicizie, lo sport e il mondo del lavoro”.
Favorire anche attraverso questi bandi nuove attività inclusive resta il fine costante del PIS: per ogni dettaglio sui requisiti e informazioni consultare il sito o contattare gli organizzatori.
https://www.pioistitutodeisordi.org/
Ufficio stampa PIS
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Milano, 25 marzo 2022 - Prendersi cura di chi si deve prendere cura. Questo il messaggio che ben sintetizza gli obiettivi del nuovo master proposto dalle cooperative sociali Il Melograno-CBM e Arimo e dalla Scuola Mara Selvini Palazzoli. Il corso di formazione è rivolto a educatori, assistenti sociali, psicologi, avvocati che lavorano in Servizi rivolti a bambini e adolescenti e che desiderano accrescere le proprie competenze nella Tutela dei Minori. Un master che punta nelle formazioni congiunte, che favoriscono l’apprendimento comune e il confronto tra le diverse professioni che si ritrovano quotidianamente a collaborare nella gestione di situazioni multiproblematiche sempre più impegnative e, dopo la pandemia, purtroppo in aumento.
Una cura sempre più necessaria, alla luce dei dati del Ministero della Giustizia sulla devianza e le prese in carico di minori “in stallo evolutivo”, in netto aumento nell’anno della pandemia, il 2020, rispetto al trend discendente registrato nel 2019. Una situazione all’attenzione delle cronache anche in Lombardia che però rispetto a regioni come Emilia Romagna e Piemonte, difetta di comunità terapeutiche in cui gestire al meglio i casi, a cui si aggiungono una progressiva diminuzione degli educatori ma anche di neuropsichiatri nelle strutture ospedaliere.
Così come sono ai livelli di guardia i casi di maltrattamento, abuso e trascuratezza grave che interessano i più piccoli, bambine e bambini che nei casi peggiori, in seguito a provvedimenti giudiziari vengono affidati alle cure dei servizi sociali e delle comunità per minori. Un’emergenza che anche in questo caso richiede strutture adeguate e soprattutto operatori preparati, aggiornati e motivati.
Il master è pensato proprio per permettere agli operatori che già lavorano nei servizi di ritrovare forza e stimolo a proseguire in un mestiere difficile ma ricco di soddisfazioni soprattutto quando si centrano gli obiettivi terapeutici e rieducativi.
Autorevole e di livello il panel di docenti, frutto dell’esperienza maturata sul campo da operatori storici del CBM - il Centro per il Bambino maltrattato dal 2016 confluito nella cooperativa sociale Il Melograno - di Arimo, una delle realtà più specializzate nell'intervento con adolescenti in difficoltà di crescita, e della Scuola di Psicoterapia Mara Selvini Palazzoli.
A dirigere il master una delle figure più preparate nel panorama europeo, lo psicologo e psicoterapeuta della famiglia Stefano Cirillo, tra i fondatori del CBM e direttore della Scuola Selvini Palazzoli. Più di un centinaio gli operatori formati negli ultimi anni durante le passate edizioni del corso di formazione, che prevede tra l’altro la pubblicazione dei lavori finali dei partecipanti su uno dei siti web di riferimento del settore (www.ubiminor.org). I discenti lavoreranno in gruppi durante i quali avranno sempre l’opportunità di confrontare gli aspetti teorici più avanzati appresi con la propria esperienza quotidiana nei servizi di appartenenza.
Il master partirà il prossimo settembre per concludersi a fine giugno del 2023 e si articolerà in 10 moduli formativi di due giornate al mese, il venerdì e il sabato, dalle 9 alle 17. Il corso potrà accogliere fino a un massimo di 35 partecipanti, che dovranno sostenere un colloquio. Le iscrizioni sono aperte fino al 30 aprile. Tremila euro il costo del master, rateizzabile in due tranche, che prevede il rilascio di crediti FCAS ed ECM per assistenti sociali e psicologi. Il master si terrà nella sede della cooperativa sociale Arimo, nella centrale via Calatafimi 10 a Milano.
Per informazioni e iscrizioni la segreteria organizzativa risponde allo 02 70630724 e alla mail:
Dati statistici Ministero della giustizia sulla devianza minorile nei preadolescenti:
https://www.giustizia.it/cmsresources/cms/documents/Analisi_Servizi_minorili_31.12.2021convalidato.pdf