- Scritto da Elena Buccoliero
- Categoria: Vittime di violenza
È un crescendo di violenza, di disumanità. Solo per stare agli ultimi, a Verona il tentativo di bruciare la casa di una coppia gay e loro stessi, in Toscana la morte di un bimbo di un anno per mano del padre (voleva sterminare tutta la famiglia), in troppi luoghi continue aggressioni a persone straniere, anche bambini o ragazzi. Mi sembra urgente…
Mi sembra urgente un luogo aperto, una piazza
forse una chiesa aperta ad ogni razza
- Scritto da Ubiminor
- Categoria: Vittime di violenza
La discriminazione e il bullismo sperimentati dagli studenti entro il primo anno di scuola media che sono in sovrappeso o addirittura obesi, porta ad un grave aumento dei problemi emotivi entro la fine di terza media.
- Scritto da Barbara Volpi
- Categoria: Fermo immagine
Fermo immagine: ore 9.30 Circo Massimo Roma:
SE….
Matteo, un bambino di 6 anni sale su una colonnina alta quanto lui, ha difficoltà a farlo ma non demorde. L’equilibrio precario con cui si muove e con cui cerca in maniera gloriosa di portare a termine la sua impresa, viene minato dal fatto che nella mano destra stringe con forza il cellulare. Nel momento in cui riesce finalmente a salire, ignaro della bellezza che lo avvolge, si mette davanti alla faccia il telefonino e attua/mima il gesto ormai consueto del selfie. I genitori continuano a camminare davanti a lui e sorridono orgogliosi di un fare simil adulto-tecnologico che è nelle mani dei bambini ed è entrato “naturalmente” nei loro gesti.
- Scritto da Joseph Moyersoen
- Categoria: Letture e Visioni
“Sembra mio figlio” narra la storia di Mohammad Jan Azad (Ismail nel film, interpretato dal poeta e giornalista Basir Ahang) che, con il fratello Hassan, è stato costretto dai talebani a fuggire dall’Afghanistan all’età di 9 anni ed è giunto in Italia dopo varie vicissitudini e traversie, dove ha svolto con molto impegno un percorso di regolarizzazione e inserimento.
- Scritto da Ubiminor
- Categoria: Metodi & Teorie
La violenza giovanile è pervasiva e ha gravi conseguenze sullo sviluppo degli adolescenti, con conseguenze di lungo periodo sul loro equilibrio e sulle possibilità di una loro positiva integrazione sociale.
- Scritto da Elena Buccoliero
- Categoria: Giustizia minorile
Nell’estate 2017 una bambina di pochi mesi è caduta dal davanzale ed è morta nell’impatto a terra. La mamma si trovava in un’altra stanza, la zia era di spalle e la piccola giocava sul letto con il fratellino e il cuginetto di pochi anni, ma il letto era vicino alla finestra…
- Scritto da Ubiminor
- Categoria: Genitorialità
Osservare un ragazzo crescere e trasformarsi sempre di più in un adulto può suscitare emozioni contrastanti per molti genitori. Anche se la maggior parte dei diciassettenni esibiscono molta maturità, hanno ancora bisogno di buone dosi di guida e supporto.
- Scritto da Ubiminor
- Categoria: Apprendimento
Iscriversi all’università, essere riusciti a superare i test di ingresso, non significa che uno studente sia pronto per quello che lo attende. Occorre aver maturato alcune basilari competenze di adultità. I genitori possono aiutarli in questo, sostenendo e incoraggiando i loro ragazzi ad aumentare il loro grado di autonomia e responsabilità personale mentre sono ancora alle superiori.
- Scritto da Barbara Volpi
- Categoria: Fermo immagine
L’incontro uomo-pc, dispositivi digitali, nuovi media, è stato progettato nella sua straordinaria potenzialità progressista, con l’obiettivo/speranza di fornire all’uomo una strumentalità ideale che gli permettesse di godere della sua genialità di essere protagonista e artefice di un avanzamento tecnologico predisposto per essere governato da lui e al suo servizio.
- Scritto da Ubiminor
- Categoria: Esperienze & Educazioni
Gli uomini commettono la maggior parte degli omicidi. Gli esperti, i politici e i media si spendono molto per spiegare, di volta in volta, le tragedie che si verificano, chiedendosi se siano dovute a malattia mentale, alla scarsa efficacia delle attività di prevenzione e di contrasto del disagio sociale o alla facile disponibilità di armi da fuoco. Tutte queste possibili spiegazioni ruotano intorno a domande più grandi e centrali: perché c'è sempre un uomo dietro queste sparatorie? E perché è quasi sempre un giovane uomo?