- Scritto da Alessandra Ballerini
- Categoria: Minori immigrati / Immigrazione
I giudici dovrebbero sapere. Di più, dovrebbero vederli. Dovrebbero assistere a quel pianto silenzioso, quel mormorio di labbra, quel grazie ripetuto increduli, dovrebbero, magari nascosti dietro una tenda, per non inibirli, ammirare quell’incontenibile esplosione di gioia che si tramuta, talvolta, in un improvvisato balletto.
- Scritto da Ubiminor
- Categoria: Metodi & Teorie
Il cosiddetto cybergossiping si verifica quando due o più persone fanno commenti e danno giudizi su un dispositivo digitale su una terza persona la quale non è “presente”. Questo tipo di comportamento online è piuttosto comune tra gli adolescenti quando si scambiano di messaggi o quando interagiscono sui social network.
- Scritto da Elena Buccoliero
- Categoria: Giustizia minorile
Di due genitori, se uno solo resiste in genere è la madre. Non stavolta, che cultura, abitudini e patologie psichiatriche rendono la mamma davvero poco affidabile. Resiste il padre, ci sono i nonni paterni, ma quando la lancetta si avvicina all’adolescenza la ragazza presenta il conto.
Mi è nata con l’etichetta
come la merce del supermercato.
- Scritto da Barbara Volpi
- Categoria: Fermo immagine
Fermo immagine: Marina 30 anni dopo una notte insonne a calmare il piccolo Valerio di pochi giorni telefona entusiasta a Thomas, il marito, per dirgli di aver risolto i suoi problemi di comprensione dei pianti del piccolo: “Tesoro, finalmente riusciremo a dormire la notte, stai sereno. Ho scaricato un App che mi dice perché Valerio piange. Non mi sembra vero, appena torni a casa te la faccio vedere, e vediamo che cosa straordinaria hanno inventato per mamme disastro come me. Si chiama “Baby Cry Translator App” e quando Valerio piange ci fa capire per quale motivo lo fa: se ha fame, se ha il pannolino sporco, se sta male, se ha sonno o è a disagio per qualcosa: È davvero spettacolare!”
L’essere genitori, la trasformazione e la crescita che questo delicato processo identitario comporta, fatta di gesti, acquisizioni, scoperte, fallimenti, dubbi, mettono alla prova i futuri genitori, già a partire dai primi momenti di gestazione fino alla nascita del bambino, momento che rappresenta, dal punto di vista operativo, lo starting point per iniziare ad agire finalmente da mamma e papà.
- Scritto da Ubiminor
- Categoria: Narrazioni
Quando ero una giovane adolescente, mia madre era solita guardare trasmissioni che presentavano e discutevano esperienze di dipendenza. Capitava spesso a quell'epoca, nei programmi televisivi serali. "Amo il tossicodipendente, odio la dipendenza" diceva mentre sorseggiava la sua bibita gassata. Non si immaginava che sarei diventata proprio come i personaggi delle storie che venivano raccontate e scorrevano sullo schermo.
- Scritto da Barbara Volpi
- Categoria: Fermo immagine
"Mamma, papà perchè le immagini non scorrono e rimangono ferme?"
Questa volta si parte da un video scaricato da You Tube (https://www.youtube.com/watch?v=OI5WN35k5jY), nel quale viene dimostrato in maniera diretta e molto efficace, senza troppi paroloni, l’effetto dei dispositivi digitali (in particolar modo del touch screen) sul terreno più rigoglioso per eccellenza quale è l’infanzia. Osservandolo facciamo esperienza in modo partecipe sia dell’attivazione dei nostri neuroni specchio, di cui mi riservo di discuterne presto, sia della trasformazione del gesto che si esprime nella testimonianza intenzionale della bambina già nei primi mesi di vita. Potremmo dire che il bambino nell'era digitale, ancor prima di camminare, riesce a toccare lo schermo, a sfogliarne le immagini, a cercare di sportarle, nell’euforia gratificante di compiere azioni simil-adulte, grazie alla magia delle dita che sanno come ripetere ciò che vedono intorno.
- Scritto da Elena Buccoliero
- Categoria: Letture e Visioni
La tutela dei bambini e delle bambine testimoni di violenza intrafamiliare si legge in filigrana. Ha sede nella complessa rete che si attiva per contrastare la violenza di genere e coinvolge una pluralità di soggetti e interventi solo in parte disegnati tenendo in mente il benessere dei più piccoli.
- Scritto da Ubiminor
- Categoria: Autori di reato
Spesso si pensa al teatro solo in termini di intrattenimento ma il lavoro sull'espressività può avere un grande impatto positivo per il recupero di ragazzi che manifestano comportamenti antisociali.
- Scritto da Barbara Volpi
- Categoria: Fermo immagine
Ore 20:00:
Teresa 14 anni, si scambia foto con le amiche nel gruppo di WhatsApp creato da Serena, la leader della scuola per decidere quale sarà l’outfit di domani: “Mi raccomando ragazze tutte rigorosamente in rosso” e dai qui a cascata si avvia un proliferare di selfie scattati allo specchio, screenshot di outfit e make-up famosi copiati dai tutorial in rete di ragazze Tumblr, che spiegano come sistemarsi capelli, vestiario, foto, voce, audio, pose, che creano e copiano frasi alla ricerca spasmodica di quei miliardi di like che possano sancire la loro trasformazione da ragazze normali a eroine del web seguite da centinaia di follower. La mamma è nella stanza accanto sdraiata sul letto, esausta dopo una lunga giornata di lavoro, prende finalmente l’Ipad in mano e sussurra tra sé e sé: “Finalmente riesco a vedere cosa ha pubblicato quella sgallettata della mamma di Virginia, non la sopporto proprio chissà chi si crede di essere”, incurante di quello che sta facendo sua figlia nella stanza accanto.
- Scritto da Elena Buccoliero
- Categoria: Giustizia minorile
In comunità è entrata dopo che ha denunciato per abusi il compagno della madre. Non è stata creduta, non dal giudice degli adulti (rancorosa, gelosa della mamma, sicuramente) e non dalla mamma che alla fine quell’uomo lo ha lasciato, ma per tutt’altre ragioni. Così la ragazza è ancora in comunità e chiede di restarci, è l’unica nicchia dove trova quiete.
Scusa
non parlo con te né con nessuno.