- Scritto da Elena Buccoliero
- Categoria: Giustizia minorile
La seconda parte della conversazione con Gherardo Colombo.
- Scritto da Elena Buccoliero
- Categoria: Giustizia minorile
Da quando ha scelto di uscire dalla magistratura per dedicarsi all’educazione, Gherardo Colombo incontra ogni anno più di 50.000 ragazzi. Ci fermiamo a parlare con lui a margine di una di queste conversazioni, entusiasmanti e intensamente partecipate, nelle quali Colombo è pronto a mettersi in discussione per davvero, e ad ascoltare per davvero, coinvolgendo il suo auditorio con spunti di riflessione necessari: il significato di cittadinanza, le possibilità e gli impegni che per ognuno derivano dalla nostra Costituzione, l’esclusione della violenza nell’opposizione all’ingiustizia, il dovere di prepararsi e il diritto di contare nella vita sociale, sono alcuni tra i messaggi più forti che quotidianamente dissemina nelle scuole di tante città d’Italia. Avendo in mente quegli adolescenti risulta spontaneo parlare con lui di come la giustizia si occupa di loro, e di come dovrebbe farlo.
- Scritto da Elena Buccoliero
- Categoria: Giustizia minorile
1.
Ho sfoderato un sorriso
e se lo sono diviso.
Ho teso a entrambi una mano.
Mamma a papà: Sta' lontano.
- Scritto da Elena Buccoliero
- Categoria: Giustizia minorile
Tre anni fa voleva studiare da cuoca e vivere come le sue compagne italiane. Oggi ha una faccia rom, abiti rom, polvere rom, e 7 mesi di gravidanza per un secondo cugino violento con lei fino all’ultimo giorno della loro relazione. Riflettendo davanti al giudice su questa trasformazione ammette: "Lo so, il mio progetto era fare la cuoca e vivere in una casa, ma è troppo difficile per una come me essere quella che volevo diventare. Non ci puoi riuscire quando fai questa vita qui, con queste persone qui. Devo capire che questo è il mio destino".
- Scritto da Elena Buccoliero
- Categoria: Giustizia minorile
Filastrocca dell’occhio nero della mamma
La mia mamma ha un occhio nero.
Non lo so se è proprio vero,
lei m’ha detto questa volta
che ha sbattuto nella porta.
- Scritto da Elena Buccoliero
- Categoria: Giustizia minorile
I tribunali per i minorenni prendono ogni giorno decisioni difficili. Scelte delicate, suscettibili certo di errore ma orientate ogni volta sulla valutazione dei rischi e dei danni che un minore patisce, molto spesso per mano degli adulti a lui più vicini vale a dire i suoi genitori e i familiari più stretti.
Negli ultimi anni una retorica mielosa e in bianco e nero ha raccontato storie dove i buoni erano ben distinti dai cattivi e dove la conclusione era invariabilmente una sola: i bambini e i ragazzi devono crescere con i loro genitori. Con loro, chiunque essi siano e comunque si comportino.
- Scritto da Elena Buccoliero
- Categoria: Giustizia minorile
I tribunali per i minorenni prendono ogni giorno decisioni difficili. Scelte delicate, suscettibili certo di errore ma orientate ogni volta sulla valutazione dei rischi e dei danni che un minore patisce, molto spesso per mano degli adulti a lui più vicini vale a dire i suoi genitori e i familiari più stretti.
Negli ultimi anni una retorica mielosa e in bianco e nero ha raccontato storie dove i buoni erano ben distinti dai cattivi e dove la conclusione era invariabilmente una sola: i bambini e i ragazzi devono crescere con i loro genitori. Con loro, chiunque essi siano e comunque si comportino.
- Scritto da Ubiminor
- Categoria: Giustizia minorile
E’ per me l’ultimo giorno. Esco dal tribunale dei minorenni dove ho lavorato negli ultimi anni. In pensione. Ma ecco che leggo lo ‘schema di disegno di legge delega al governo’ per l’efficienza del processo civile.
- Scritto da Elena Buccoliero
- Categoria: Giustizia minorile
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un moltiplicarsi si attacchi al sistema della giustizia minorile italiana, deputata alla difesa dei diritti di bambini e ragazzi. Questi attacchi, mossi da associazioni di genitori e da avvocati (non a caso: adulti), troverebbero la loro ragione d'essere in una presunta leggerezza con la quale i Tribunali per i Minorenni allontanerebbero i minori dalle loro famiglie.
- Scritto da Elena Buccoliero
- Categoria: Giustizia minorile
Giuseppe Latilla, psicologo e giudice onorario, racconta l’esperienza del Tribunale per i Minorenni di Bari.
Beppe, incominciamo da te. Quando hai iniziato il tuo lavoro come giudice onorario al Tribunale per i Minorenni di Bari?
Nel ’94. Ho avuto una sospensione di sei anni, ho lavorato per un triennio in Corte d’Appello e poi sono rientrato al Tribunale per i Minorenni, e questo è il mio secondo mandato.