- Scritto da Ubiminor
- Categoria: Apprendimento
La maggior parte dei genitori ammette che parlare con un figlio adolescente a volte è difficile. In alcune circostanze quasi impossibile. Ed è ancora più difficile quando genitori e figli non parlano correntemente, con uguale padronanza, la stessa lingua.
- Scritto da Barbara Volpi
- Categoria: Fermiamoci un attimo
Fermo immagine:
Isabella (29 anni) è in sala d’attesa del pediatra insieme alla piccola Gaia (9 mesi) per la consueta visita mensile tesa a verificare la crescita della bambina, e dove finalmente potrà rivolgere al medico i quesiti che si è appuntata, sotto suo consiglio, tra una visita di controllo e l’altra: posso inserire le fragole nell’alimentazione? La piccola si sveglia ancora durante la notte e noi siamo esausti, che possiamo fare? Ancora non sembra indicare gli oggetti, va tutto bene? È cresciuta? Mentre Isabella fa un rapido rewind della sua checklist, Gaia seduta sulle sue ginocchia rivolge lo sguardo al bambino seduto accanto a lei di circa 1 anno e mezzo, che scorre con il suo ditino le immagini colorate sullo schermo del tablet, mentre davanti a lei un’altra bambina della stessa età circa ha in mano lo smartphone della mamma e sorride al touchscreen, completamente assorta da Peppa Pig che canta una canzoncina. In sala d’attesa c’è in silenzio inconsueto per un ambiente in cui le voci dei bambini si facevano sentire con tutto il loro carico di vitalità, energia, sguardi vivaci tesi a cogliere lo sguardo dell’altro come guida orientativa di comprensione della realtà.
- Scritto da Ubiminor
- Categoria: Genitorialità
Il figlio di Marta ha iniziato a picchiarla quando aveva 14 anni. "Semplicemente non sapevo cosa fare" ha raccontato lei. "Se qualcun altro mi avesse colpito, avrei chiamato la polizia. Ma questo era mio figlio! Non volevo che fosse arrestato, ma volevo che l'abuso si fermasse.
- Scritto da Elena Buccoliero
- Categoria: Giustizia minorile
Se un ragazzo deve trascorrere la messa alla prova in comunità per arrivare all’estinzione del reato, la fuga è una grave trasgressione. Per questo ci ritroviamo nell’aula del dibattimento a metà percorso, accusa difesa servizio sociale e tutti quanti noi, per capire che cosa è successo.
Le ragioni di questo ragazzo afghano colpiscono anche noi del collegio. E in un attimo avverto il limite del rito e la nostra presunzione, che avevamo perfino pensato di averlo “messo alla prova”.
- Scritto da Barbara Volpi
- Categoria: Fermo immagine
Il dialogo tra genitori e figli, ma anche tra vecchie e nuove generazioni, è sempre stato difficile e complicato da gestire e con l’avvento delle nuove tecnologie la sfida si è rilevata ancora più ardua.
Da una parte infatti lo svincolo adolescenziale porta i giovani a staccarsi in modo repentino dai genitori per iniziare a muovere i primi passi sul suolo dei grandi in modo a volte sfrontato, a volte timido, a volte esagerato, mentre dall’altra gli adulti, nella verifica del loro stesso percorso genitoriale, rimangono sbalorditi nell’assistere a questo distacco che assume toni e forme difficili da gestire e da comprendere.
- Scritto da Ubiminor
- Categoria: Nel mondo
Gli adolescenti sono più propensi a dichiararsi colpevoli di reati che non hanno commesso, perché non sono ancora in grado di prendere decisioni mature quanto un adulto.
- Scritto da Alessandra Ballerini
- Categoria: Minori immigrati / Immigrazione
I giudici dovrebbero sapere. Di più, dovrebbero vederli. Dovrebbero assistere a quel pianto silenzioso, quel mormorio di labbra, quel grazie ripetuto increduli, dovrebbero, magari nascosti dietro una tenda, per non inibirli, ammirare quell’incontenibile esplosione di gioia che si tramuta, talvolta, in un improvvisato balletto.
- Scritto da Ubiminor
- Categoria: Metodi & Teorie
Il cosiddetto cybergossiping si verifica quando due o più persone fanno commenti e danno giudizi su un dispositivo digitale su una terza persona la quale non è “presente”. Questo tipo di comportamento online è piuttosto comune tra gli adolescenti quando si scambiano di messaggi o quando interagiscono sui social network.
- Scritto da Elena Buccoliero
- Categoria: Giustizia minorile
Di due genitori, se uno solo resiste in genere è la madre. Non stavolta, che cultura, abitudini e patologie psichiatriche rendono la mamma davvero poco affidabile. Resiste il padre, ci sono i nonni paterni, ma quando la lancetta si avvicina all’adolescenza la ragazza presenta il conto.
Mi è nata con l’etichetta
come la merce del supermercato.
- Scritto da Barbara Volpi
- Categoria: Fermo immagine
Fermo immagine: Marina 30 anni dopo una notte insonne a calmare il piccolo Valerio di pochi giorni telefona entusiasta a Thomas, il marito, per dirgli di aver risolto i suoi problemi di comprensione dei pianti del piccolo: “Tesoro, finalmente riusciremo a dormire la notte, stai sereno. Ho scaricato un App che mi dice perché Valerio piange. Non mi sembra vero, appena torni a casa te la faccio vedere, e vediamo che cosa straordinaria hanno inventato per mamme disastro come me. Si chiama “Baby Cry Translator App” e quando Valerio piange ci fa capire per quale motivo lo fa: se ha fame, se ha il pannolino sporco, se sta male, se ha sonno o è a disagio per qualcosa: È davvero spettacolare!”
L’essere genitori, la trasformazione e la crescita che questo delicato processo identitario comporta, fatta di gesti, acquisizioni, scoperte, fallimenti, dubbi, mettono alla prova i futuri genitori, già a partire dai primi momenti di gestazione fino alla nascita del bambino, momento che rappresenta, dal punto di vista operativo, lo starting point per iniziare ad agire finalmente da mamma e papà.