- Scritto da Samuel Same Kolle
- Categoria: Metodi & Teorie
Prenatalità e nascita
S. Freud e O. Rank hanno sostenuto l’importanza dell’influenza prenatale e della nascita sullo sviluppo psichico dell’individuo. Nella sua opera pubblicata nel 1923, Il trauma della nascita, O. Rank conferisce allo shock della nascita un’importanza universale e primordiale. Egli riduce ogni comportamento umano, o all’effetto di questo trauma, o a un ricordo felice del seno materno. Egli afferma anche che “la maggior parte delle creazioni umane (…) rappresentano dei tentativi di realizzazione della situazione primitiva, cioè la repressione in un lontano inaccessibile del trauma della nascita.”i Rank mostra di seguito come alcune produzioni umane come il linguaggio e l’arte nascano da questo trauma della nascita: “la prima reazione che segue la nascita consiste in grida che diminuiscono la tensione affettiva dell’angoscia (…).
- Scritto da Samuel Same Kolle
- Categoria: Metodi & Teorie
I riferimenti sono molteplici nella psicanalisi freudiana quando si tratta di studiare o di capire, nel campo della tragedia e della pittura, il rapporto tra la creatività dell’artista e la sua opera (cf. Freud [1907 ; 1910 ; 1913]). Le opere postfreudiane che studiano il rapporto dell’opera d’arte musicale e il proprio creatore sono piuttosto rarei. Quelle che esistono consistono in studi molto generali che nascondono il problema particolare della creatività soprattutto da un punto di vista psicoanalitico. Ora, l’influenza che esercita l’opera d’arte musicale sulle persone è profonda e inquietante. Riflesso dell’affettività, linguaggio delle emozioni, la musica, che è uno strumento di comunicazione, serve anche a esprimere alcuni sentimenti come l’angoscia, la tenerezza, la tristezza, la gioia, ecc. Ecco alcuni effetti di certi generi musicali nello psichismo: la musica giapponese rilasserebbe e provocherebbe il sonno, quella di Mozart stimolerebbe le capacità intellettuali, quella di Grieg faciliterebbe l’euforia, così il jazz rinforzerebbe il sistema immunitario, la techno ecciterebbe e farebbe migliorare le performances sportive, ecc. Quindi ci potremmo stupire per le così esigue ricerche sullo studio della creatività musicale.
- Scritto da Chiara Dragoni
- Categoria: Metodi & Teorie
“Ciò che l’artista esprime è la figura dell’inconscio”.
È da questa considerazione che comincia lo studio del Professor Samuel Same Kollè di Douala (Camerun). Partendo da una profonda osservazione della realtà giovanile che lo circonda, Egli unisce la sua passione per la storia e la psicanalisi per dare una risposta alla creazione e all’influenza della musica e del suo interesse in chi la ascolta.
- Scritto da Ubiminor
- Categoria: Abuso di sostanze
Vi sarebbero tassi più elevati del cosiddetto "binge drinking" (l'”abbuffata alcolica”, fatta di bevute di grandi quantità di liquore in poco tempo, finalizzata allo stordimento e alla perdita di controllo) da parte degli adolescenti lesbiche e gay rispetto ai loro coetanei eterosessuali. Secondo un recente studio, questo dato sarebbe da riferirsi a uno stress cronico causato da una situazione sociale e relazionale più difficile rispetto agli altri ragazzi.
- Scritto da Elena Buccoliero
- Categoria: Vittime di violenza
Quali sono le risorse dei bambini?
Prima di tutto il desiderio di crescere, l’apertura al futuro. L’investimento nello studio nonostante tutto, l’avvio di relazioni importanti con coetanei o adulti dentro e fuori dalla famiglia o dai servizi, l’espressione artistica, la capacità di credere o costruire un proprio mondo interiore sono espressione di questa meravigliosa energia.
- Scritto da Ubiminor
- Categoria: Minori immigrati / Immigrazione
Ragazzi italiani e ragazzi stranieri
secondo i protagonisti
del portale Non ci sto dentro
- Scritto da Elena Buccoliero
- Categoria: Vittime di violenza
Pubblichiamo un estratto dell'intervento di Elena Buccoliero nel quaderno "Riconoscere la violenza o negarla" (maggio 2014). ll quaderno raccoglie gli atti di un ciclo di incontri proposto dalla Scuola della Nonviolenza. Scopo del percorso era mettere a fuoco i meccanismi di negazione della violenza maschile nelle relazioni d’intimità, meccanismi presenti in tutti gli attori coinvolti: gli uomini maltrattanti per giustificare i loro comportamenti, le donne maltrattate per rimanere nella relazione nonostante tutto, i figli per giustificare i genitori e infine questi ultimi, per non intaccare la propria immagine di “bravo papà” e “brava mamma”. L’iniziativa era inserita nell’ambito del progetto “Violenza di genere e rete locale” coordinato dal Comune di Ferrara, partecipato da Centro Donna Giustizia, Centro di ascolto uomini maltrattanti e Movimento Nonviolento, e realizzato con il contributo del Dipartimento per le Pari Opportunità.
- Scritto da Ubiminor
- Categoria: Metodi & Teorie
Le ragazze apostrofate come troppo "grasse" da genitori, fratelli, amici, compagni di classe o da un insegnante, all'età di 10 anni, hanno più probabilità di essere obese all'età di 19 anni, come indicato da un nuovo studio realizzato dagli psicologi della University of California - Los Angeles (UCLA).
- Scritto da Alessandra Ballerini
- Categoria: Minori immigrati / Immigrazione
Ho fame. Ho freddo. Ho male nelle ossa. La luce dopo tanto buio mi abbaglia. Non so dove sono. Divise e guanti di lattice mi spostano. Come fossi un fagotto infetto. Mi parlano e credo siano ordini, lo capisco dal tono ma non comprendo neppure una parola.
- Scritto da Ubiminor
- Categoria: Metodi & Teorie
Sono passati ormai venticinque anni da quando la nascita del world wide web ha cambiato la società, consentendo un libero accesso a Internet. Come questa rivoluzione tecnologica abbia influenzato lo sviluppo del cervello continua ad essere una questione aperta.