- Scritto da Elena Buccoliero
- Categoria: Giustizia minorile
In comunità è entrata dopo che ha denunciato per abusi il compagno della madre. Non è stata creduta, non dal giudice degli adulti (rancorosa, gelosa della mamma, sicuramente) e non dalla mamma che alla fine quell’uomo lo ha lasciato, ma per tutt’altre ragioni. Così la ragazza è ancora in comunità e chiede di restarci, è l’unica nicchia dove trova quiete.
Scusa
non parlo con te né con nessuno.
- Scritto da Elena Buccoliero
- Categoria: Giustizia minorile
In tribunale abbiamo notizia di un’adolescente pakistana che diserta la scuola e vive con i genitori e i fratelli in condizioni al di sotto della decenza sotto ogni profilo: sanitario, igienico, delle possibilità di futuro. Sono intervenuti i servizi per un allontanamento d’urgenza. La ragazza si è opposta con tutte le sue forze per non andare via.
Io voglio stare qui
come una cosa
polverosa.
- Scritto da Elena Buccoliero
- Categoria: Giustizia minorile
Questa lettera il tribunale l’ha ricevuta davvero. In un procedimento per decidere l’adottabilità di un ragazzo l'interessato, 13 anni, ha scritto, e poi ribadito chiaramente in udienza, il desiderio di diventare a tutti gli effetti il figlio dei suoi affidatari.
Caro giudice, ti scrivo
e, ti prego, dammi ascolto.
- Scritto da Elena Buccoliero
- Categoria: Giustizia minorile
Nella coda più fredda di questo inverno ho notizia di una mamma che col suo bambino (non ancora 6 anni) trascorre i pomeriggi in autobus, pur di stare al caldo, perché se il bimbo fa rumore papà si arrabbia. E quando papà si arrabbia, si sa già come va a finire.
4 gradi sotto zero
batto i denti, son sincero.
- Scritto da Elena Buccoliero
- Categoria: Giustizia minorile
Io colleziono i nomi
le facce, le fratture
so di maledizioni
conosco sfumature.
- Scritto da Elena Buccoliero
- Categoria: Giustizia minorile
Con un pensiero di gratitudine a Danilo Dolci: “Ognuno cresce solo se sognato”.
Si sa che ognuno cresce
solo se sognato.
A volte non riesce
a chi non è pensato
e chi abita il sogno
di un uomo in catene
può ignorare il bisogno
di sciogliere le vele.
- Scritto da Elena Buccoliero
- Categoria: Giustizia minorile
Chiudere in casa una figlia, prometterla in sposa. Quel che per me è una prigione, per altri può essere un modo di proteggere da spazi di autonomia scontati per me - buoni o cattivi che siano - ma per altri un’offesa. Se mai ci riuscissimo, a passare dai postulati alle buone ragioni che coviamo dentro! Certo, non per questo finiremmo per assomigliarci.
Siamo nomadi, certo
ma in appartamento
che un po’ è un deserto
un po’ un tradimento
- Scritto da Elena Buccoliero
- Categoria: Giustizia minorile
La mamma è andata a cercarla, Elizabeta ha opposto un rifiuto. Non è facile capire. Dal dolore sgorgano le promesse, ma fino a che punto sono sinonimo di cambiamento?
Mi sono intrufolata
nella comunità.
Non mi ero rassegnata
volesse stare là.
- Scritto da Elena Buccoliero
- Categoria: Giustizia minorile
Queste “filastrocche per una scelta difficile” sono dedicate a Elizabeta, una ragazza sinti di 16 anni che per sfuggire a un futuro già segnato ha chiesto di entrare in una comunità educativa. Più di tutto, ciò che l’ha condotta è stato il desiderio di studiare, che per lei non è promessa di denaro o prestigio ma conoscenza e scoperta.
- Scritto da Elena Buccoliero
- Categoria: Giustizia minorile
Melina voleva essere una fata, muovere un cambiamento, guidarlo, assestarlo secondo ciò che si aspetta. Dimentica che la vita degli altri non è nelle sue mani, fossero anche i suoi genitori. La mamma, ora che per la prima volta in più di vent’anni ha provato ad alzare la testa, non vuole più stare al gioco. Al giogo. Melina riuscirà ad accettarlo?
Lui diceva “Stai zitta
che non capisci niente”.
Mi sentivo sconfitta.
Davvero mi comprende?