- Scritto da Ubiminor
- Categoria: Letture e Visioni
Per gentile concessione dell'autore pubblichiamo un estratto da "Mio fratello è figlio unico (ma ha molti follower)" di Felice Di Lernia (Bordeaux edizioni).
Quanto male può fare una domanda?
Decine di bambini escono dal retro della parrocchia nella quale hanno appena partecipato a un incontro di catechismo. Un padre accoglie la sua bambina chiedendole “Qualcuno dei bambini ti ha dato fastidio?”. Glielo chiede direttamente, senza premettere nulla, neppure un saluto. È la prima cosa che le dice. La bambina gli risponde allontanandosi con lui, e saltellando, e io non riesco a sentire la sua risposta.
- Scritto da Ubiminor
- Categoria: Letture e Visioni
Per gentile concessione dei curatori, Claudio Bencivenga e Alessandro Uselli, pubblichiamo l'introduzione del libro "Adolescenti e comunità terapeutiche" (Edizioni Aples Italia).
Di solito i libri sulle Comunità Terapeutiche si aprono con la storia e la definizione di cosa la comunità sia, come si articoli e cosa rappresenti per tutti gli attori del grande teatro che la costituisce: ospiti, curanti, famiglie, istituzioni. Basterebbe leggere le introduzioni dei tanti volumi che sono stati scritti sulla terapia di Comunità - che oggi costituiscono nell’ambito dell’intervento della psichiatria una letteratura di settore importante - per rendersi conto di quanta strada le comunità terapeutiche abbiano fatto dai primi esperimenti degli anni 30 sino a oggi.
- Scritto da Elena Buccoliero
- Categoria: Letture e Visioni
Cari amici e colleghi,
mi fa piacere informarvi che proprio in questi giorni l’editore “la meridiana” ha pubblicato un nuovo titolo, per ora soltanto in e-book.
Si chiama “Papà di Sole e Papà di Tempesta” ed è una favola che ho scritto per parlare di famiglie difficili con bambini dai 6 ai 90 anni.
In diverse scuole primarie è già stata sperimentata, sia con la mia presenza sia con una conduzione autonoma da parte dell’insegnante, e i bambini hanno sempre colto e capito molto bene il senso della storia, senza spaventarsi o turbarsi, ma riuscendo a parlare di emozioni difficili - come la paura - in un clima di ascolto e accoglienza.
A volte in classe c’erano alcuni bambini con vissuti familiari simili a quelli che vengono raccontati: è stato bello, hanno capito che se ne può parlare (e ogni bambino era libero di farlo o meno secondo i suoi desideri).
C’erano molti più bambini che in famiglia sono proprio sereni e che hanno trovato uno spazio per parlare della rabbia, della fiducia, dell’importanza di aprirsi con gli altri e di essere ascoltati. Per loro è stato uno dei passaggi auspicabili in quella tanto necessaria educazione alle emozioni.
“Papà di sole e Papà di tempesta” non parla solo ai piccoli: un amico psicoterapeuta (che starà leggendo questa mail) l’ha letta ad una adolescente ermetica che sull’onda della storia ha incominciato a parlare di sé… e c’è chi sta pensando di proporla agli adulti, anzi meglio, ai papà, in contesti diversi.
Per tutti naturalmente c’è il lieto fine!
E ci sono le illustrazioni, preziose, di Giulia Boari, che raccontano le emozioni meglio delle mie parole.
Per chi volesse saperne di più, o citarla sui propri siti, social ecc., qui il link:
Per chi invece volesse acquistarla, bisogna spostarsi a quest’altro link:
https://www.bookrepublic.it/
Vi saluto con le parole di Debora, una bambina di 10 anni che ha letto questa storia insieme ai compagni e alla sua insegnante:
Da piccolo papà Osvaldo
non raccontava
le cose brutte o le paure
ma le teneva per sé.
Così rimase piccolo
e pieno di rabbia.
Prima di leggere la storia dicevo:
“Terrò per me i miei segreti brutti”,
ma adesso penso che
dirò tutto ai miei genitori.
E con questo, tantissimi auguri,
Elena Buccoliero
p.s. a braccetto con “Papà di Sole e Papà di Tempesta” c’è “Con voce bambina” (meridiana, 2012), un’altra piccola storia familiare.
Chi non la conoscesse può trovare notizie qui:
- Scritto da Ubiminor
- Categoria: Letture e Visioni
Per gentile concessione del curatore e dell'editore, pubblichiamo l'introduzione di "Crescere nonostante. Un romanzo di formazione", a cura di Stefano Laffi (edizioni dell'asino).
Se la maturità forse è sempre stata un mito, è di oggi la piena coscienza che siano in crisi gli adulti, come modello e come traguardo a cui naturalmente tendere: i cambiamenti degli ultimi anni sono stati invero radicali e spesso mortificanti; e il domani è tutto da inventare. Il loro romanzo di formazione, i ragazzi, invece di leggerlo e imitarlo, se lo stanno scrivendo da soli. Crescere nonostante racconta un “romanzo” in cui gli adulti sono invitati a porsi in modo nuovo rispetto ai ragazzi, in ultima analisi rispetto a se stessi.
- Scritto da Ubiminor
- Categoria: Letture e Visioni
Per gentile concessione dell'autrice, Zoe Rondini, pubblichiamo un brano di Nata Viva (Società Ed. Dante Alighieri)
Quando ero piccola tutti mi dicevano che ero uguale agli altri bambini, poi crescendo mi è venuto qualche dubbio.
Adesso mi domando quand’è che ho cominciato a capire che avevo qualcosa che mi “distingueva” dagli altri, qualcosa che non gli permetteva di accettarmi, li metteva a disagio. Non a tutti si intende, ma già dal modo in cui la gente si avvicinava a me, riuscivo subito a distinguere se una persona era sensibile, senza pregiudizi e senza imbarazzi, oppure no.
- Scritto da Barbara Volpi
- Categoria: Letture e Visioni
Per gentile concessione dell’autrice pubblichiamo l’introduzione del saggio di Barbara Volpi “Gli adolescenti e la rete” (Carocci editore)
Come appaiono gli adolescenti di oggi? L’immagine che li rappresenta maggiormente li vede completamente immersi nel loro variegato mondo tecnologico; davanti allo schermo del pc regolano il mouse con una mano, con l’altra sono completamente assorbiti nell’invio dei messaggi dal loro “telefono intelligente”, lo smarthphone, ascoltano contemporaneamente la musica scaricata da YouTube, scelgono le foto migliori da pubblicare su Facebook, mentre nel medesimo istante tentano di studiare tenendo i libri aperti sulla scrivania della loro camera. I ragazzi che rappresentano questa generazione “multitasking”, nati e cresciuti nell’era digitale, non conoscono un’altra esistenza, né sarebbero in grado di condurla senza l’appendice strutturale tecnologica che permea quasi tutti gli aspetti importanti della loro vita, dallo studio al divertimento, dalle necessità comunicative al bisogno di relazionarsi con i pari e con il partner.
- Scritto da Joseph Moyersoen
- Categoria: Letture e Visioni
La famiglia Bélier è una famiglia di contadini, allevatori di bovini e produttori di formaggi nella Regione della Loira. Paula (interpretata dalla bravissima Louane Emera), 16 anni, è l’unica della sua famiglia, composta da padre (interpretato da François Damiens), madre (interpretata da Karin Viard) e fratello, a non essere sordomuta.
- Scritto da Joseph Moyersoen
- Categoria: Letture e Visioni
Un ottimo film di animazione, forse il migliore fra quelli realizzati finora dal binomio Disney-Pixar, che esplora il mondo della mente umana e delle emozioni. Il film inizia con la nascita della bambina Riley, “uno splendido fagottino” come dicono i suoi genitori. Nel “quartiere generale” della mente di Riley compare subito un'emozione: Gioia e sembra che ci saranno solo loro due, "...ma questo durò solo per 33 secondi" dice Gioia, perché nella mente di Riley è già nata un'altra emozione: Tristezza.
- Scritto da Giuseppe Munforte
- Categoria: Letture e Visioni
L’adolescenza è un territorio insidioso dal quale si esce spesso portando con sé ferite che dureranno per sempre. Allo stesso tempo, è anche la stagione delle grandi possibilità. Un periodo in cui circolano energie e potenzialità che se ben indirizzate possono dischiudere il futuro.
- Scritto da Francesca Massa
- Categoria: Letture e Visioni
Il miele e l’aceto. La sfida educativa dell’adolescenza di Lamberto Bertolé, Novecento Editore è una riflessione molto lucida e profonda sull’adolescenza ma anche sul mondo adulto in relazione ad essa. E’ un libro che tutti dovremmo leggere per iniziare a riflettere e confrontarci sul futuro dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze.
Il primo aspetto a colpirmi de “Il miele e l’aceto” di Lamberto Bertolé è stata la copertina. In copertina si vede la foto di un adolescente che si tuffa, che si lancia “verso l’infinito e oltre”.