Incominci la giornata
Da una buona colazione
Ecco qui raffigurata
La prevenzione.
Bevi latte e cioccolata
Una cosa l’ho imparata
Prendi il pane lì in credenza
Fa del male la violenza
Spalmi il miele sulla fetta
Il bambino si rispetta
O sennò la confettura
Non si inghiotte la paura
Questa torta è buona, e molto
Come pure il buon ascolto
L’accompagno con il succo
C’è accoglienza, non è un trucco
Tanti frutti di stagione
Hai capito la questione
Il più dolce l’ho spremuto
Se hai bisogno chiedi aiuto
Ora basta con la torta
E non chiudermi la porta.
Ti prepari per la scuola
Ogni mamma non sia sola
Salverà la digestione
Una buona prevenzione.
Le filastrocche giudiziarie
I tribunali per i minorenni prendono ogni giorno decisioni difficili. Scelte delicate, suscettibili certo di errore ma orientate ogni volta sulla valutazione dei rischi e dei danni che un minore patisce, molto spesso per mano degli adulti a lui più vicini vale a dire i suoi genitori e i familiari più stretti.
Negli ultimi anni una retorica mielosa e in bianco e nero ha raccontato storie dove i buoni erano ben distinti dai cattivi e dove la conclusione era invariabilmente una sola: i bambini e i ragazzi devono crescere con i loro genitori. Con loro, chiunque essi siano e comunque si comportino.
Ogni altro intervento, anche quando è temporaneo e di stimolo al cambiamento per giungere a relazioni familiari più serene, viene presentato come crudeltà, come ingiustizia. Avrebbe, ciascun genitore, il diritto di fare dei propri figli tutto ciò che vuole - e di evitare il dolore, per sé e per il bambino. Piuttosto la perversione, il maltrattamento, l'incertezza endemica. Tutto sembra meglio della sofferenza che sta dentro alla crisi e alla necessità di cambiare.
Il cinismo infantile di Cukerì che racconta scelte giudiziarie estreme, eppure ordinarie nelle aula dei tribunali per i minorenni, è uno sberleffo a questa logica e un modo per affermare una volta di più che i bambini e i ragazzi sono persone. Non proprietà, non appendici degli adulti ma persone, soggetti di diritto, nei cui panni occorre provare a mettersi e che è opportuno disporsi ad ascoltare in ogni singola e distinta decisione che riguardi da vicino la loro vita.
Le precedenti filastrocche